INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05641 presentata da CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111027

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05641 presentata da SUSANNA CENNI giovedi' 27 ottobre 2011, seduta n.543 CENNI, LULLI e FRONER. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: l'azienda Rdb spa (con sede legale ed amministrativa a Pontenure, in provincia di Piacenza) rappresenta una delle imprese leader, a livello nazionale, nella progettazione, produzione e installazione di sistemi e strutture prefabbricate per attivita' industriali, commerciali, infrastrutturali, sociali e di logistica e nella produzione di componenti per l'edilizia residenziale e le ristrutturazioni; i 18 punti produttivi dell'azienda dislocati su tutto il territorio nazionale, che occupano molte centinaia di lavoratori, assumono una rilevanza determinante per l'occupazione e per lo sviluppo di ciascun territorio di insediamento; l'attivita' produttiva dell'azienda e' suddivisa in tre settori, 18 stabilimenti, 200 centri vendita e circa 1000 dipendenti; nel corso degli ultimi mesi, anche a causa della crisi economica internazionale, l'azienda Rdb ha registrato consistenti perdite di bilancio: i dati concernenti l'anno 2010, rispetto alle cifre relative al primo trimestre 2011, registrano un calo del fatturato del 45 per cento (riduzione di oltre 30milioni di euro) ed un sostanziale aumento dell'indebitamento netto. Per quanto riguarda i dipendenti, oltre ad aver fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria (per il periodo novembre 2009- novembre 2010) l'azienda ha ridotto, dal 2009 ad oggi a livello nazionale, l'organico complessivo di circa 200 unita'; la societa' ha deciso di ridimensionare ulteriormente le attivita' del gruppo avanzando un piano di risanamento che di fatto prevede la chiusura di alcuni stabilimenti; tra gli stabilimenti che dovrebbero essere dismessi e' stato inserito quello di Montepulciano (provincia di Siena); un polo produttivo di assoluto rilievo per l'economia ed i livelli occupazionali locali; dei 78 dipendenti dello stabilimento di Montepulciano 70 sono in cassa integrazione da alcune settimane. I lavoratori, per sensibilizzare l'opinione pubblica, le istituzioni e l'azienda, stanno organizzando un presidio permanente davanti alla fabbrica; il sito di Montepulciano ha rappresentato fino ad oggi, per livelli occupazionali, capacita' produttiva e fatturato una struttura attiva e vitale nel tessuto economico locale. Nel recente passato lo stabilimento vantava un organico di circa 120 dipendenti (con un indotto locale di pari entita') ed era «capofila» di altri tre stabilimenti (2 collocati sul territorio toscano e 1 uno in quello laziale) ed a fine 2007 registrava un portafogli ordini di circa 70 milioni di euro. Anche dopo l'incorporazione all'interno del gruppo Rdb ha svolto sempre un ruolo di rilievo; per volumi di lavoro presenti ha inoltre rappresentato un polo di attrazione di maestranze di altri siti produttivi (con il trasferimento di alcuni lavoratori provenienti dallo stabilimento pugliese di Bitetto). Tale fabbrica ha poi sempre avuto continuita' nella produzione, dal momento che lo stabilimento di Montepulciano e' stato interessato da sospensioni per Cassa integrazione guadagni straordinaria (nei reparti produttivi) solo dal mese di settembre di quest'anno e tale sospensione e' stata causata dalla traslazione di commesse locali su altri siti produttivi; gli enti territoriali stanno sostenendo da tempo e con atti ufficiali il mantenimento dello stabilimento di Montepulciano: il consiglio comunale di Montepulciano ha approvato un ordine del giorno per tutelare il «sito produttivo, i livelli occupazionali ed i diritti dei lavoratori»; il consiglio provinciale di Siena (in tutte le sue componenti politiche) ha richiesto un confronto con l'azienda Rdb per raggiungere una soluzione condivisa alla crisi, salvaguardando al tempo stesso lo stabilimento e l'occupazione; la regione Toscana, ed in particolare l'assessore alle attivita' produttive Gianfranco Simoncini, ha recentemente annunciato che convochera' i vertici nazionali di Rdb per confrontarsi sulla situazione e sulle prospettive dello stabilimento di Montepulciano; da alcuni mesi, presso il Ministero dello sviluppo economico, e' attivo un tavolo di concertazione legato alla crisi dell'azienda Rdb. A tale riunioni, coordinate dal Sottosegretario Stefano Saglia, sono presenti le amministrazioni locali interessate e le rappresentanze sindacali territoriali; dalle riunioni fino ad ora svolte e' emersa sostanzialmente la volonta' dell'azienda, come citato precedentemente, di attuare un piano industriale che prevede la chiusura di 7 stabilimenti (compreso il sito produttivo di Montepulciano); il Sottosegretario Stefano Saglia, dopo l'ultima riunione del tavolo di concertazione (che si e' svolto il 20 ottobre 2011), ha dichiarato a mezzo stampa: «la prossima settimana ci sara' un incontro tra banche e azienda per fare il punto sul piano industriale. Le banche hanno fatto una serie di proposte che verranno discusse. Auspico che si trovi un accordo. (...) Il governo si impegnera' a mediare affinche' le banche diano la propria adesione al piano di ristrutturazione». In base a tale esternazioni appare quindi evidente a giudizio degli interroganti come il Governo abbia sostanzialmente avallato il piano industriale presentato da Rdb e conseguentemente il taglio gia' annunciato di 7 stabilimenti e la perdita di centinaia di posti di lavoro -: se il piano industriale di ristrutturazione, a cui fa riferimento il Sottosegretario Stefano Saglia ed emerso dal tavolo di concertazione citato in premessa, preveda inevitabilmente la dismissione di sette stabilimenti; quali siano, nel dettaglio, i sette stabilimenti a rischio chiusura e con quali criteri l'azienda Rdb abbia individuato tali siti produttivi; quali iniziative urgenti intenda intraprendere il Governo per salvaguardare i siti produttivi che rischiano di essere dismessi ed in particolare lo stabilimento di Montepulciano che riveste un ruolo fondamentale per l'economia e per i livelli occupazionali locali; se il Ministro ritenga di valutare altre ipotesi, o di sentire altri investitori, utili alla riconsiderazione degli stabilimenti oggi esclusi dal piano industriale; quali iniziative urgenti intenda intraprendere il Governo per sostenere, anche assieme alla regione Toscana, presso l'azienda Rdb, una rivalutazione del piano di risanamento e (qualora fosse attuato tale piano di risanamento) quali iniziative di competenza intendano attuare per promuovere il trasferimento e l'utilizzo degli stabilimenti destinati alla dismissione a eventuali imprenditori disponibili all'acquisto, al fine di evitare la chiusura di un cosi' elevato numero di siti produttivi. (5-05641)
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FRONER LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LULLI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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