INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04859 presentata da OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110608

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04859 presentata da NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO mercoledi' 8 giugno 2011, seduta n.483 OLIVERIO e MADIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il comune di Petilia Policastro, antico borgo bizantino circondato da mura ad architettura militare, si trova nella provincia di Crotone e dista 46 chilometri dal capoluogo della omonima provincia, conta 9.594 abitanti e ha una superficie di 96,4 chilometri quadrati, per una densita' abitativa di 99,52 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 436 metri sopra il livello del mare; Petilia Policastro tra il censimento del 1991 e quello successivo del 2001 ha fatto registrare una variazione di popolazione di quasi novecento abitanti, pari all'8,39 per cento; il territorio del comune risulta compreso tra i 30 e i 1.715 metri sul livello del mare, con una escursione altimetrica complessiva pari a 1.685 metri; nel suo territorio, lungo i fiumi Tacina e Soleo, sono state ritrovate testimonianze d'insediamenti di origine brettia, risalenti al IV e III secolo a.C.. Lungo il torrente Cropa esistono delle grotte di origine naturale, ma che sin dall'antichita' sono state utilizzate da pastori nomadi durante la transumanza; sono state infatti ritrovati selce e terracotta risalenti all'uomo del pleistocene. L'abitato odierno conserva ancora l'antico centro storico di chiara impronta bizantina; risultano occupati complessivamente 1.434 persone, pari al 14,95 per cento del numero complessivo di abitanti del comune. Insistono sul territorio del comune 106 attivita' industriali con 268 addetti pari al 18,69 per cento della forza lavoro occupata, 190 attivita' di servizio con 262 addetti pari al 18,27 per cento della forza lavoro occupata, altre 112 attivita' di servizio con 308 addetti pari al 21,48 per cento della forza lavoro occupata e 41 attivita' amministrative con 596 addetti pari al 41,56 per cento della forza lavoro occupata; il territorio di Petilia Policastro vive una profonda crisi occupazionale e sociale, che si manifesta, tra l'altro, con un significativo numero di cittadini, in particolare giovani, che ogni anno emigrano per raramente tornare nella terra d'origine; gli abitanti di Petilia Policastro sono costretti a vivere in un forte isolamento sociale che condiziona la vita del borgo: basti pensare che da molto tempo il paese e' privo di un medico pediatra al quale i petilini possano rivolgersi per far curare i tantissimi bambini e con il quale eventualmente affrontare le emergenze sanitarie. A tale proposito e' stata sottoscritta da circa settecento cittadini una petizione popolare, a seguito della quale si e' svolto un consiglio comunale straordinario aperto alla societa' civile. Ma ancora si attendono risposte alle attese della popolazione e gli ammalati in corsa per il primo ospedale utile continuano a morire per qualche minuto di strada di troppo; la difficile situazione che caratterizza questo borgo dell'alto marchesato di Crotone e', inoltre, aggravata dalla carenza infrastrutturale e dalle condizioni di grave precarieta' delle strade che conducono a Petilia Policastro; basti pensare che per raggiungere il piu' vicino ospedale o punto nascita occorre un'ora di macchina; negli ultimi due anni, infatti, alle lungaggini nella costruzione della strada del Petilino si e' sommata nel dicembre 2009 la frana sulla provinciale fra Petilia centro e la frazione di Foresta con un muro ceduto quasi completamente che ancora incombe sulla strada provinciale, restringendo notevolmente la carreggiata e mettendo a serio rischio i numerosi automobilisti che quotidianamente utilizzano la stessa strada che conduce a Crotone e alla strada statale 106; la strada inizialmente e' stata chiusa per diversi mesi e l'unica possibilita' di collegamento tra la frazione Foresta e il comune di Petilia Policastro e' una piccola strada di campagna che attraversa il comune di Mesoraca e solo dopo aver superato la localita' Santa Spina permette di raggiungere Petilia; la strada del petilino, denominata anche strada del mare, e' costituita, nel tratto lungo circa 10 chilometri, da 206 curve (in media una ogni 5 secondi ed e' stata iniziata fin dal 1998. Questa strada consente ai cittadini di Petilia Policastro di arrivare al primo ospedale, al primo aeroporto, alla prima stazione ferroviaria, alla prima super strada, al primo teatro; i lavori di rifacimento della strada, infatti, sono interrotti da tempo e la popolazione ormai snervata attende di conoscere al piu' presto se i lavori di ripristino del tratto stradale interessato dalla frana del 2009 riprenderanno o meno; nell'assordante silenzio l'Associazione «Diritto Al Mare», coordinamento petilino per una viabilita' moderna e sicura, continua a sollevare la questione, attraverso la promozione di convegni e richieste di convocazione del consiglio comunale e a sensibilizzare la popolazione, per far si che venga riaperta al traffico l'arteria stradale interrotta che consentirebbe di raggiungere piu' velocemente il centro abitato di Petilia; la manifestazione per la viabilita' inerente alla strada del mare e alla provinciale 109, interrotta da una frana causata dal dissesto idrogeologico, promossa a Petilia Policastro da diciotto Associazioni che operano sul territorio di Petilia Policastro ha registrato una nutrita e significativa partecipazione; la popolazione di Petilia Policastro e i sindaci di Mesoraca e di Roccabernarda e l'associazionismo cittadino con la manifestazione di venerdi' 3 giugno 2011 hanno voluto esprimere pacificamente il proprio no alla pesante situazione della viabilita' cittadina che certamente non puo' essere risolta da un paio di ruspe alla vigilia della manifestazione pubblica. L'amministrazione provinciale e l'amministrazione comunale di Petilia Policastro, pur essendo state invitate, hanno deciso di non partecipare alla manifestazione; la coordinatrice della manifestazione, l'avvocato Fausta Dovico, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ha sottolineato, a conclusione del corteo che ha attraversato le strade cittadine, la necessita' di ripristinare al piu' presto la strada che taglia in due il territorio del comune e che conduce da Petilia centro alla frazione di Foresta e di procedere al rifacimento della strada del mare, i cui lavori sono sospesi da molti anni. La sopravvivenza di Petilia Policastro e la permanenza degli abitanti nel Borgo dipendono secondo l'avvocato Dovico da un sistema infrastrutturale che attualmente e' assente e che causa particolari disagi allo sviluppo e all'ordinaria vitalita' di un territorio che, disabitato, potrebbe recare ulteriori disagi al gia' precario equilibrio idrogeologico; l'avvocato Dovico ha sottolineato, infine, che la pacifica manifestazione del 3 giugno 2011 non ha un colore politico, ma una caratterizzazione sociale, considerato che verso Crotone e la strada 106 viaggiano cittadini di centro destra e di centro sinistra; in relazione ai danni conseguenti ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio della regione Calabria (inclusi i comuni di Petilia Policastro e Mesoraca) nel febbraio 2010 il presidente della regione e' stato nominato commissario delegato per il superamento dell' emergenza -: se il Governo sia al corrente della grave situazione in cui si trovano gli abitanti di Petilia Policastro a causa della situazione critica delle suddette strade e se il Governo, anche per il tramite del commissario delegato per l'emergenza e nel rispetto delle competenze dei comuni interessati e della provincia, intenda attivarsi per una tempestiva soluzione delle criticita' di cui in premessa, avviando, se possibile, un tavolo di discussione con le amministrazioni comunali di Petilia Policastro e Mesoraca, i cittadini del Petilino e l'amministrazione provinciale di Crotone. (5-04859)
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