INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04780 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110519

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04780 presentata da LUIGI BOBBA giovedi' 19 maggio 2011, seduta n.475 BOBBA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: Sitindustrie e' un gruppo internazionale, commerciale e industriale con sede a Valduggia (VC) in Italia, di cui fanno parte Sitai di Prato Sesia e Valvometal di Valduggia otto stabilimenti di produzione, approvati dai principali enti di certificazione mondiali e localizzati in Italia, Francia, Svizzera, Regno Unito e Cina assicurano, anche grazie alla collaborazione di 1100 persone, un fatturato annuo di 450 milioni di euro ed una gestione integrata delle differenti produzioni: tubi saldati e raccorderia in acciaio inossidabile; tubi e raccorderia in leghe di rame; package in acciaio inossidabile e leghe di rame; valvole industriali; barre e semilavorati di rame e sue leghe; costruzioni e carpenteria metallica; energie rinnovabili; attivita' vitivinicole; nell'estate 2009 Sitindustrie, pur essendo un colosso metalmeccanico, ha annunciato la crisi dell'azienda, senza darne spiegazioni ai lavoratori, chiedendo la cassa integrazione guadagni per i dipendenti, da dicembre dello stesso anno che ha coinvolto le allora 170 persone, scese poi a 140 per pre-pensionamenti e ricollocamenti, facenti parte dei due stabilimenti piemontesi; nell'ottobre 2010 si era scongiurato il fallimento; a meta' giugno 2011 scade la cassa integrazione straordinaria; secondo quanto si apprende dal quotidiano «La Stampa» del 13 maggio scorso, «l'Amministratore delegato di Sitindustrie, Fausto Bocciolone» ha incontrato i lavoratori e ha precisato che nel piano approvato dal tribunale non erano inseriti i soldi per coprire la cassa in deroga da meta' giugno a fine 2011»; i lavoratori del gruppo dovevano godere della cassa integrazione fino al mese di dicembre, invece i 128 dipendenti valsesiani ancora in forze al gruppo Sitindustrie, negli stabilimenti di Valduggia e Prato Sesia si sono visti licenziati; l'accesso al concordato preventivo sembrava aver lasciato qualche spiraglio per la vendita dei due opifici, e alla cassa straordinaria, garantita ancora fino al 18 giugno, si contava di sostituire quella in deroga fino al 31 dicembre, in questo modo si sperava di poter arrivare a una ripresa delle attivita' nel giro del medio-lungo periodo; nel concordato approvato dal tribunale di Novara questa soluzione non e' prevista e l'azienda, che avrebbe dovuto anticipare i soldi della cassa in deroga prelevandoli dal fondo per i trattamenti di fine rapporto, ha preferito scegliere la via del licenziamento; il commissario giudiziale pone delle riserve sulla richiesta di cassa in deroga poiche' la maturazione dei ratei Tfr e' a carico azienda e in questo caso i costi graverebbero sul concordato; un esponente di un sindacato, stando alla stessa fonte, precisa che «l'azienda o il commissario giudiziale avrebbero dovuto destinare 500 euro al mese per lavoratore anticipando i soldi alla Regione, come previsto dalla legge. Non l'hanno fatto»; lo stesso quotidiano precisa il 18 maggio che «i sindacalisti hanno dato una notizia che ha scosso ulteriormente gli animi. La proprieta' avrebbe gia' firmato un accordo preliminare con una societa' lombarda, la Ital Petrol, per l'acquisto della Valvolmetal di Valduggia. "Peccato che dei 21 dipendenti attuali garantirebbe il lavoro soltanto a 13 persone, 12 di Valduggia e una di Prato Sesia - commenta Enrico Pagnoni, segretario provinciale Fiom Cgil Vercelli Valsesia -. Un'azione di cui non siamo stati minimamente avvisati. Anzi la settimana scorsa quando Fausto Bocciolone; amministratore delegato di Sitindustrie, e' intervenuto all'assemblea non ha detto nulla quando invece l'accordo era gia' stato fatto"»; il licenziamento dei 123 lavoratori rappresenta un problema sociale di elevate dimensioni se si considerano anche le famiglie coinvolte e l'indotto -: se non si ritenga urgente verificare quanto in premessa ed intervenire al fine di consentire ai lavoratori di accedere alla cassa integrazione in deroga. (5-04780)
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