INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04683 presentata da NASTRI GAETANO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110503

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04683 presentata da GAETANO NASTRI martedi' 3 maggio 2011, seduta n.470 NASTRI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro per le politiche europee. - Per sapere - premesso che: l'Italia rappresenta uno dei Paesi piu' importanti e prestigiosi dell'intera Unione europea dal punto di vista della coltivazione e della qualita' della risicoltura, con oltre 248 mila ettari e una produzione di oltre 1 milione e 600 mila tonnellate e con una Dop (Baraggia, Vercelli-Biella), due Igp (Delta del Po e Vialone Nano Veronese); solo un terzo e' destinato ai consumi interni, mentre il resto della produzione e' destinato all'esportazione, con la regione Piemonte che costituisce l'area geografica d'eccellenza qualitativa della coltivazione e della produzione; tutti i prodotti agricoli hanno ripreso la marcia verso nuovi record, trascinati dalla domanda, alla quale fa da contraltare la progressiva diminuzione dei terreni disponibili; proprio il riso infatti che guida la domanda, attualmente vale quasi due volte e mezzo rispetto a circa tre anni fa, ma nonostante il momento felice, i produttori e i trasformatori, temono che la modifica della politica agricola comune (PAC), il cui documento si trova in una fase cruciale, in considerazione che sara' soggetto alle proposte legislative a partire dal prossimo luglio da parte della Commissione europea, possa frenare il settore risicolo mediante una riduzione del bilancio degli aiuti economici previsti; anche l'ente nazionale risi, recentemente e' intervenuto in tal senso, paventando il rischio che dal 2012 entri in azione il regime dei pagamenti «disaccoppiati» previsti dall'Unione europea; un meccanismo che consentirebbe di percepire l'aiuto PAC a prescindere dalla coltivazione del riso e addirittura senza coltivare nulla; si creerebbero, a giudizio del suesposto ente, nonche' dell'interrogante, delle posizioni di rendita, con una riduzione di superficie che in tal modo favorirebbe le importazioni; appare evidente, in considerazione di quanto suesposto, porre in maniera centrale e prioritaria, il tema dei sostegni economici e finanziari a favore della risicoltura italiana, nonche' della qualita' che tale alimento vanto del made in Italy, riveste in Europa e nel mondo -: se corrisponda al vero che all'interno del documento della politica agricola comune (PAC), sia prevista l'introduzione a partire dal 2012, del regime dei pagamenti «disaccoppiati» esposti in premessa; in caso affermativo, quali iniziative, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano intraprendere al fine di salvaguardare l'intera filiera risicola italiana, che subirebbe, un danno economico ed occupazionale rilevante, nel caso fossero introdotte le nuove regole dei pagamenti «disaccopiati» indicati dalla PAC. (5-04683)
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