INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04664 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110428

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04664 presentata da MANUELA GHIZZONI giovedi' 28 aprile 2011, seduta n.469 GHIZZONI, DE PASQUALE, COSCIA e PES. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: il terzo anno di attuazione delle riduzioni di organico previste dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 incidera' con tagli assolutamente insostenibili, che danneggeranno fortemente la qualita' della scuola; diminuiranno infatti di ulteriori 14.167 unita' i posti dell'organico ATA, con gravi ripercussioni nelle funzioni di segreteria, nelle attivita' di carattere tecnico e per la sicurezza e la salubrita' degli ambienti; ci sara' un organico di diritto sul sostegno agli alunni con disabilita' pari a quello dello scorso anno e, dunque, senza tenere in alcun conto ne' il fabbisogno effettivo, ne' quanto gia' sentenziato dalla Corte costituzionale, che ha ribadito piu' volte che il diritto allo studio, un diritto di rango costituzionale, non puo' essere compresso per mere esigenze di bilancio; diminuiranno (-141), e non era mai accaduto in passato, i posti in organico di diritto nella scuola dell'infanzia, per cui non sara' possibile attivare nessuna sezione aggiuntiva (neppure in presenza di liste d'attesa), nonostante l'aumento delle richieste: ennesima promessa mancata del Governo, che si era impegnato a generalizzare il servizio; nella scuola primaria si realizzera' un pesantissimo taglio di piu' di 9.200 posti e non sara' possibile soddisfare le effettive richieste delle famiglie di tempo pieno e di tempo lungo; sara' eliminato di fatto l'istituto didattico del Team docente, celandone peraltro i relativi dati statistici (cosi' come e' accaduto per i due anni precedenti) contrariamente a quanto previsto dalla legge; scomparira' inoltre - con il taglio di 4.700 posti - lo specialista per l'insegnamento della lingua inglese; nella scuola secondaria di primo grado, si taglieranno circa 1.300 posti, pur non prevedendosi una diminuzione del numero degli alunni; ne conseguira' una riduzione del numero delle classi e un sovraffollamento delle medesime, in violazione delle norme sul tetto stabilito di alunni per classe e di quelle sulla sicurezza e sull'edilizia scolastica; nella scuola secondaria di secondo grado sono fortissime le ripercussioni del combinato disposto dell'ultima tranche di tagli (9.000 posti di organico cancellati) e del riordino delle superiori, che hanno determini meno tempo scuola, meno laboratori, meno insegnanti tecnico pratici, meno assistenti tecnici nei laboratori; in particolare, ad aggravare la situazione, negli istituti tecnici e professionali interverra' anche la riduzione dell'orario settimanale di insegnamento nelle classi successive alle prime due, non investite dal riordino. Infatti, con la circolare n. 21 del 14 marzo 2011 sugli organici, il Ministero ha inviato la nota 272/11 che trasmette lo schema di decreto con le relative tabelle per l'assegnazione degli insegnamenti delle prime e seconde classi dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria superiore alle classi di concorso e 271/11 che - ai sensi dell'articolo 1, comma 4 dei decreti del Presidente della Repubblica 87 e 88 del 15 marzo 2010 pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 15 giugno 2010 sul riordino degli istituti tecnici e professionali - trasmette lo schema di decreto interministeriale per la riduzione a 32 ore, dell'orario settimanale nelle classi III degli istituti professionali e nelle classi III, IV e V degli istituti tecnici. Su tale circostanza, non si puo' non rilevare che la circolare sugli organici rinnova la pessima prassi di anticipare illegittimamente il relativo decreto; ma quest'anno si deve purtroppo assistere alla deprecabile novita' che anche le due citate note, che accompagnano la circolare, anticipano i relativi schemi di decreto, sebbene i regolamenti per il riordino degli istituti tecnici e professionali prevedano, su tali discipline, l'emanazione di un decreto del Ministro e nonostante trattino di materie attualmente regolate da un decreto ministeriale (DM 39/08); poiche' la definizione del regolamento delle nuove classi di concorso e' stata rinviata (al momento, si attende che lo schema giunga al previsto esame delle Commissioni parlamentari, dopo due tormentati passaggi al CNPI) e avra' effetti a partire dall'anno scolastico 2012/13, le prossime assegnazioni saranno relative alle attuali classi di concorso e avranno, quindi, carattere transitorio anche per il prossimo anno scolastico 2011/12, cosi' come accaduto in quello attuale; in particolare, alla nota n. 272/11 tutte le ore dei vari insegnamenti previsti nelle prime e seconde classi e nel quadro orario dei nuovi ordinamenti, saranno attribuite alle classi di concorso oggi esistenti e concorreranno, insieme alle ore delle classi successive, alla costituzione di cattedre orario interne alla scuola: la confluenza dei nuovi insegnamenti nelle vecchie classi di concorso e' stata definita con le tabelle allegate allo specifico schema di decreto; per molti insegnamenti sono previste numerose «atipicita'», mediante le quali si assegna l'insegnamento di una stessa disciplina a piu' classi di concorso, e si lascia alle scuole l'onere di decidere a quale classe di concorso specifica, fra quelle indicate, vada attribuito, fermo restando l'obbligo di assegnare queste ore al personale attualmente in servizio presso l'istituzione scolastica. Con una siffatta procedura, secondo le interroganti assurda e farraginosa, sicura fonte di una marea di disfunzioni e di contenziosi, ci si accinge ad effettuare le nomine in presenza di piu' titolari per le varie classi di concorso nel caso degli insegnamenti «atipici». Qualora in determinate sperimentazioni esistano classi di concorso gia' assegnate a determinate discipline e non previste nelle attuali tabelle, si prevede che le si possa assegnare previo accordo con i referenti provinciali in materia di organici. Nelle tabelle sono presenti alcune imprecisioni e dimenticanze e «atipicita'» non del tutto congruenti con quelle attualmente presenti; con lo schema di decreto allegato alla seconda nota, la 271/11, le classi terze, quarte e quinte dei tecnici e le classi terze degli istituti professionali nell'anno scolastico 2011/2012 proseguiranno secondo i piani di studio previgenti ma con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali, ridefinito secondo i criteri di cui all'articolo 8, comma 2, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica 88/2011 e all'articolo 8 comma 4, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica n. 87 del 2010 (... «la ridefinizione dell'orario complessivo... e' effettuata in modo da ridurre del 20 per cento l'orario fissato dall'ordinamento previgente con riferimento alle classi di concorso con orario annuale pari o superiore a 99 ore, comprese le ore di compresenza degli insegnanti tecnico-pratici»); con tale impostazione la parte preponderante della riduzione oraria colpisce le materie professionali, che disponevano del maggior numero di ore; il citato schema di decreto non si limita a tagliare le ore curricolari per portarle a 32, ma interviene tagliando in modo massiccio le ore di laboratorio: ad esempio, nel monoennio delle terze professionali «chimico biologico» si taglia 1 ora dalla classe A013 (chimica), 1 da A60 (scienze) altre 2 da C240 (laboratorio di chimica) e 2 da C350 (laboratorio di tecnica microbiologica). In tal modo l'orario curricolare scende da 34 a 32 ma le ore di laboratorio calano di ben 4 ore. Negli istituti tecnici la sola classe 26/C (Laboratorio di elettronica) perde 38 ore settimanali nelle varie classi ed indirizzi; gli interventi sopradescritti, secondo le interroganti dimostrano che i Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ancora una volta eccede nella delega, che si limitava a portare l'orario a 32 ore settimanali; i citati due schemi di decreto, a parere dell'interrogante, sono una manifestazione plastica della «logica» dei tagli su cui e' stato impostato il riordino della scuola superiore, palesando una impostazione culturale che scarica sui tecnici e professionali - e perfino sulle classi terminali - la stragrande maggioranza degli oltre 9.000 posti di docente in organico decurtati dalla secondaria superiore; risulta assai negativa, anche nel parere espresso in materia dal CNPI, l'estensione automatica di tale assetto alle classi terminali degli istituti tecnici e professionali di cui ai decreti del Presidente della Repubblica nn. 87 e 88 del 2010, in quanto l'amministrazione avrebbe dovuto riconsiderare i criteri adottati in precedenza, al fine di pervenire ad un piu' equilibrato dosaggio della riduzione oraria delle classi di concorso sulla base della urgenza di assicurare organicita' e sistematicita' ai percorsi di studio di durata triennale e di garantire condizioni di efficacia ed efficienza alla progettazione formativa, da definire ed attuare in coerenza con le prove previste dagli esami di Stato -: se il Ministro interrogato non ritenga utile congelare, in vista di un complessivo ripensamento di tutta la materia (anche alla luce della recente sentenza del TAR 3251/2011 che ha dichiarato illegittimi i decreti sugli organici di quest'anno e dell'anno scorso, che hanno portato a oltre 60 mila tagli), l'adozione della circolare 21 sull'effettuazione della terza tranche di tagli agli organici e dei provvedimenti allegati alle note 271 e 272; se non valuti altresi' necessario provvedere ad un piano straordinario di immissioni in ruolo prevedendo: nuove modalita' di determinazione degli organici; il superamento della distinzione tra organico di fatto e organico di diritto; la stabilizzazione di tutti i posti vacanti (sostegno e spezzoni) sia per i docenti che per il personale ATA; l'istituzione di organici funzionali al piano dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche; la pluriennalita' e stabilita' dei posti di docenti e ATA per garantire la continuita' della didattica e del servizio. (5-04664)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04664 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110428 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
COSCIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PES CATERINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/04664 
GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20110607 

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