INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03307 presentata da FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 23/07/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03307 presentato da FUCCI Benedetto Francesco testo di Mercoledì 23 luglio 2014, seduta n. 270 FUCCI e SANDRA SAVINO . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: secondo quanto risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano Il Messaggero Veneto il 18 giugno, la regione Friuli Venezia Giulia, con una lettera inviata il 30 maggio 2014 dal segretario regionale della presidenza, al capo dell'ufficio legislativo del Ministero interrogato, ha formulato l'intenzione di riformare il sistema sanitario regionale, attraverso la fusione tra aziende ospedaliere e territoriali, tramite la concertazione di un percorso da attuare, anche attraverso un eventuale procedimento autorizzatorio che delinei per il livello regionale, tempi e modalità di avvio del nuovo modello organizzativo; la lettera prosegue il suindicato articolo, evidenzia come l'iniziativa s'inserisca all'interno di un disegno di legge concertato anche con l'altro Ministero interrogato, a fronte di una normativa nazionale, che stabilisca l'articolazione della sanità in ospedali, aziende territoriali e aziende ospedaliero-universitarie; la missiva, successiva all'approvazione delle linee guida, continua il quotidiano friulano, testimonia la necessità di una concertazione con lo Stato fin qui inespressa, la cui novità rischia di tradursi tuttavia se non in uno stop, in un allungamento dei tempi della riforma; la suddetta regione inoltre, secondo quanto contenuto nel documento, risulterebbe intenzionata a porre in essere un nuovo modello organizzativo, del proprio sistema sanitario, attraverso riduzioni, accorpamenti ed una nuova rete strutturale degli enti del servizio sanitario regionale; a giudizio dell'interrogante quanto suindicato, se fosse confermato, determinerebbe una serie di difficoltà e complessità di funzionamento nell'assetto del servizio sanitario regionale, sia con specifico riferimento alla scelta di accorpare l'azienda territoriale con quella sanitaria, come ad esempio l'unificazione tra istituti scientifici (Burlo e Cro), con gli ospedali ed i servizi territoriali, che in relazione alle dichiarazioni del presidente della regione Serracchiani, la quale, a differenza di quanto in precedenza sostenuto, ha affermato che la riforma sanitaria che intende prevedere sia da intendersi in via sperimentale; secondo il parere dell'interrogante a tal fine, l'incertezza di quanto annunciato dal medesimo presidente, risulta tanto contraddittoria quanto paradossale, se si valuta che le intenzioni iniziali di riformare strutturalmente il servizio sanitario, per l'intero territorio regionale erano di prevedere soltanto di 5 aziende ospedaliero-territoriali; i ritardi riscontrati anche a livello regionale nell'avviare il processo di riforma annunciato in tre date tutte entro il 15 giugno 2014, a seguito delle conclusioni dei gruppi di lavoro dei tecnici per la revisione dei punti nascita e delle pediatrie, ribadiscono inoltre a giudizio dell'interrogante, sia un evidente stato confusionale nelle decisioni organizzative intraprese in ambito regionale, che delle eventuali decisioni a livello nazionale per la politica sanitaria del Friuli Venezia Giulia e per la quali necessitano i necessari chiarimenti; secondo l'interrogante le intenzioni di avviare in maniera sperimentale il nuovo assetto organizzativo e di assistenza della sanità nei riguardi della suddetta regione, di fatto appaiono negative e penalizzanti per la comunità regionale, in considerazione, che la sperimentazione sulla salute che rappresenta una delle tematiche più importante della vita degli individui, anche dal punto di vista normativo–: se intenda confermare la necessità d'individuazione del nuovo modello organizzativo del servizio sanitario nei confronti del Friuli Venezia Giulia, e, in senso più generale, se il Ministro interrogato intenda prevedere iniziative normative per derogare a quanto stabilito sia dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 ai sensi del quale, le strutture territoriali, quali il dipartimento di prevenzione o la salute mentale, non rientrano all'interno della sfera delle aziende ospedaliere, in quanto strutture tipicamente del territorio, che da quanto disposto dal decreto legislativo 21 dicembre 1999, n.517 il cui impianto legislativo, non contempla l'accorpamento tra territorio e ospedali. (5-03307)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03307 presentata da FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 23/07/2014 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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