INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03164 presentata da SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100701

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-03164 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA giovedi' 1 luglio 2010, seduta n.346 SIRAGUSA e DE PASQUALE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: il 23 giugno 2010 il Fatto Quotidiano ha pubblicato un articolo dal titolo «A Palermo una scuola rifiuta 400 iscrizioni»; nell'articolo si legge «La professoressa Maria Frisella, per esempio, preside della scuola in questione, l'alberghiero Ipssar P. Piazza di Brancaccio a Palermo, che si e' presa la grande responsabilita' di rifiutare l'iscrizione al primo anno di corso per 400 alunni di cui almeno una quindicina disabili, come denuncia la Flc Cgil per bocca del segretario provinciale Calogero Guzzetta. «Intanto non vi e' nessun automatismo che il rifiuto delle iscrizioni all'Ipssar produca la scelta di iscriversi in un'altra scuola - dichiara Guzzetta - senza contare che nella migliore delle ipotesi si costringono gli studenti a cambiare indirizzo di studi e, di conseguenza, progetto di vita; ma e' certamente piu' probabile che situazioni cosi' «difficili» sfuggano di mano aumentando la dispersione scolastica. In piu' c'e' il danno della perdita dei posti di lavoro, causato dal rifiuto delle iscrizioni della preside, con il passaggio dalle attuali 99 classi alle 82 del prossimo anno che comporterebbe un surplus di 40 docenti e di almeno 10 assistenti amministrativi, in aggiunta naturalmente ai tagli previsti dalla legge 133». Gia' perche' la preside avrebbe rifiutato le iscrizioni in quanto nella scuola non vi sarebbe un organico di collaboratori scolastici e di assistenti amministrativi sufficiente a garantire un servizio di qualita'. Insomma, e' il cane che si morde la coda. «Ma il dirigente scolastico forse non sa - incalza Calogero Guzzetta - che il personale viene assegnato in relazione al numero degli alunni e che con oltre 400 iscritti in meno diminuiranno ulteriormente - anche per via dei tagli dovuti alla legge Tremonti-Gelmini - sia i collaboratori scolastici che gli assistenti amministrativi». Replica alle accuse, sia pur parzialmente, la preside Maria Frisella: «Non ci facciamo la guerra fra poveri. Quando si guarda a una Istituzione si deve guardare a 360 gradi, che se affrontiamo il discorso filosoficamente un po' di torto ci puo') anche essere. Ma noi dobbiamo rispondere a 3 imprescindibili requisiti: salute, igiene e sicurezza alle quali la stessa Cgil richiama. E cosi' non ci sono le condizioni. Ricordiamoci che i tagli su base triennale sono partiti Finanziaria 2008, aggravati adesso dalla 133 e siamo nell'ordine del 17 per cento tout court. E guardi, io ho piu' volte scritto alla direzione scolastica regionale che ha pur sempre a disposizione un 3 per cento da usare discrezionalmente, magari in casi come questo...». Ma la Cgil gia' denunciato l'accaduto al direttore regionale dell'ufficio scolastico regionale chiedendo «provvedimenti tempestivi al fine di ripristinare la legalita' e il diritto alla scelta da parte delle famiglie degli alunni, anche al fine di rimuovere dall'incarico il dirigente scolastico, unico responsabile di questa grave e incresciosa situazione»; il rifiuto di tali iscrizioni viola gli accordi di rete con l'osservatorio scolastico Maredolce contro la dispersione e gli accordi di rete con le scuole del territorio per l'accoglienza degli alunni disabili (la scuola e' un centro CTRH); se si considera poi che l'IPSSAR si trova in un territorio a rischio come quello di Brancaccio, e' facile immaginare che una tale scelta avra' come conseguenze inevitabili: un incremento della dispersione scolastica; un incremento delle situazioni di svantaggio e di criminalita' giovanile nei quartieri coinvolti; un grave disagio per le famiglie i cui figli sono stati rifiutati; se il Ministro sia al corrente di una tale situazione; se non intenda intervenire, nell'ambito delle sue competenze, affinche' si restituisca agli alunni ed alle famiglie il diritto di scelta e di trovare accoglimento nell'istituto di cui in premessa e a tutela della salvaguardia dei posti di lavoro; se non ritenga altresi' di avviare iniziative di carattere ispettivo anche al fine di verificare la legittimita' della condotta del dirigente scolastico. (5-03164)
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DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20101019 

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