INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02650 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100311

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02650 presentata da LUIGI BOBBA giovedi' 11 marzo 2010, seduta n.298 BOBBA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'articolo 12 della Costituzione stabilisce che «La bandiera della Repubblica e' il tricolore italiano», richiamando nell'immaginario collettivo il principio costituzionale dell'unita' ed indivisibilita' della Repubblica, nonche' l'identita' del popolo italiano; l'uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la Comunita' locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico, reso ancor piu' evidente dalla modifica apportata dall'articolo 4 della legge 15 maggio 1997, n. 127 all'articolo 36, comma 7, della legge 8 giugno 1990, n. 142; la disciplina dell'uso della fascia tricolore non e' dettata compiutamente dalle norme, ma e' rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo emanate e riguardanti per lo piu' aspetti settoriali del problema, legata principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di governo; nell'uso corrente si e' affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali; l'alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco impone, pertanto, un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell'avvertita consapevolezza della dignita' e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realta' dello Stato come elemento di unita' giuridica, nel cui ambito ogni cittadino e' tenuto a partecipare al mantenimento dei valori che lo caratterizzano e lo fondano; in particolare la circolare 5/1998 emanata dal Ministro dell'interno Rosa Russo Jervolino, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18 novembre 1998, prevede che «Il Sindaco in quanto tale puo' utilizzare la fascia tricolore, anzi deve utilizzarla, nell'adempimento delle proprie funzioni istituzionali, tutte le volte in cui la propria veste di partecipazione alle manifestazioni pubbliche venga interpretata come appunto espletamento del proprio ruolo ed assuma ufficialita'; diversamente, nell'ipotesi di partecipazione a titolo privato, o comunque non ufficiale, si dubita fortemente non solo della opportunita', ma anche della legittimita' dell'utilizzo di tale simbolo distintivo»; detta circolare si armonizza con il dettato costituzionale di cui all'articolo 54, nel quale si prevede il dovere, statuito per gli amministratori pubblici «di adempiere con disciplina e ed onore le funzioni pubbliche ad essi affidate»; in data 16 febbraio 2010, intorno alle ore 20,30, nella piazza Galileo Ferraris del comune di Livorno Ferraris, ha avuto luogo una peculiare manifestazione pubblica, a cui hanno partecipato, secondo le notizie di stampa, un numero che va da una trentina fino ad un centinaio di persone, per porgere solidarieta' al sindaco dello stesso comune, nonche' presidente della giunta provinciale di Vercelli, Renzo Masoero, all'epoca agli arresti domiciliari, in quanto accusato di concussione; tra i manifestanti oltre al vicesindaco di Livorno Ferraris, Marco Michelone, e ad un sacerdote, era presente anche il sindaco del comune di Saluggia, Marco Pasteris, che indossava la fascia tricolore; perche' si abbia una manifestazione pubblica, occorre l'apposita comunicazione alla questura nei tempi di legge che non risulta all'interrogante, che sia stata presentata; in assenza della necessaria comunicazione e' evidente che la manifestazione, risulta essere un mero incontro privato, o un raduno non autorizzato; anche qualora l'incontro ottemperasse al requisito di pubblicita', il comportamento del sindaco Pasteris, lascia adito a diversi interrogativi sull'opportunita', non solo politica, della partecipazione a tale evento, quale rappresentante degli abitanti di Saluggia; l'uso improprio della fascia tricolore mina i fondamenti democratici dello Stato italiano e comporta superficialita' nell'espletare il ruolo del sindaco, configurando anche un abuso delle proprie peculiari funzioni; ad oggi Renzo Masoero si e' dimesso sia da sindaco che da presidente della provincia e, da notizie di stampa, si apprende che voglia richiedere il patteggiamento, assumendosi quindi la responsabilita' di quanto imputatogli -: quali iniziative, anche di carattere normativo, il Ministro intenda porre in essere sia relativamente alla vicenda in premessa e sia per evitare comportamenti che appaiono non conformi alla normativa vigente e che ad avviso dell'interrogante non corrispondono alla stessa funzione di sindaco, il quale rappresenta il primo anello democratico, essendo eletto direttamente dalla comunita' afferente. (5-02650)
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