INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02575 presentata da POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 20100302
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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02575 presentata da MASSIMO POLLEDRI martedi' 2 marzo 2010, seduta n.292 POLLEDRI e TOMMASO FOTI. - Al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: in data 7 febbraio 2007, la Societa' Dalmazia Trieste alieno' alla societa' Demofonte S.r.l., per la cifra di euro 130.364.000,00, un portafoglio immobiliare comprensivo di diversi immobili tra un immobile posto in Piacenza, viale Risorgimento angolo via Campo della Fiera, denominato ex scuola Enel; immobile, in origine, facente parte del patrimonio immobiliare del gruppo Enel e stimato per un valore di 5,4 milioni di euro; nello stesso anno, in data 28 settembre 2007 la societa' Demofonte S.r.l., sopra citata, rivende a sua volta l'immobile in oggetto alla immobiliare Campo della Fiera S.r.l. alla cifra di 9.350.000,00 euro con un notevole incremento del valore dell'immobile e quindi con un notevole margine di guadagno; con nota 19 marzo 2009 il signor Tirelli, amministratore unico della societa' immobiliare Campo della Fiera S.r.l., ora proprietaria dell'immobile ex scuola Enel, chiese, ai sensi dell'articolo 41 della legge regionale dell'Emilia Romagna 24 marzo 2000 n. 20 e dell'articolo 30 della legge 5 agosto 1978 n. 457 e successive modifiche e integrazioni, l'approvazione del piano di recupero di iniziativa privata in variante al piano regolatore generale (PRG) vigente relativo all'immobile acquistato, edificio classificato dal PRG come «servizi urbano-territoriali con destinazione specifica sedi amministrative» ed edificio di «recente formazione»; la societa' Immobiliare Campo della Fiera, con il piano di recupero presentato, ha richiesto la variante della classificazione urbanistica dell'immobile in oggetto da «servizi urbano territoriali: sedi amministrative» a «tessuto del centro storico», prevedendo, inoltre, nello stesso piano di recupero, per il fabbricato, intervento di ristrutturazione edilizia che si sostanzia nella proposta di demolizione dello stesso fabbricato e nella sua ricostruzione. Il progetto cosi' come presentato dalla societa' immobiliare Campo della Fiera, in particolare, portera' alla realizzazione di un nuovo complesso edilizio che dovrebbe comporsi di due piani interrati di autorimesse, piano terreno e primo piano destinato interamente a funzioni terziarie, secondo, terzo e quarto piano destinati ad uso residenziale; in data 19 gennaio 2009 la societa' immobiliare Campo della Fiera, in considerazione del fatto che una porzione dell'area di realizzazione del nuovo complesso era stata oggetto di ritrovamenti archeologici, tra cui resti delle mura di epoca repubblicana, inoltro' una richiesta di parere alla soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna in merito ai lavori di ristrutturazione da eseguire. I ritrovamenti di cui in oggetto, a lavori ultimati, infatti, verrebbero a trovarsi in corrispondenza del secondo livello delle autorimesse interrate; in riferimento alla richiesta di parere la Soprintendenza ritenne che «allo stato attuale delle conoscenze» non vi fossero elementi ostativi alla realizzazione del progetto edilizio «secondo le modalita' descritte». Tuttavia, la soprintendenza nello stesso parere sottolineava la necessita' di un possibile controllo di carattere stratigrafico nell'area immediatamente circostante le strutture, nonche' qualche integrazione della documentazione grafica e fotografica esistente; il consiglio comunale di Piacenza, nella seduta del 26 ottobre 2009, nonostante le numerose perplessita' evidenziate da diversi consiglieri circa l'opportunita' dell'opera e il rispetto delle norme urbanistiche a tutela del centro storico, ha approvato l'adozione del piano di recupero in oggetto, in variante al PRG, che pero' ad avviso degli interroganti, pone in serio pericolo l'attuale assetto e conservazione del centro storico posto che si accrescono notevolmente le volumetrie esistenti (da 2470 metri quadri a 6900 metri quadri) impattando fortemente sulla stessa struttura del centro storico nell'area; peraltro non e' noto se la demolizione e ricostruzione dell'edificio, con volumetrie molto maggiori e che presenta senza dubbio un forte impatto sul piano della conservazione dei reperti sopra citati, siano state chiaramente rappresentate alla soprintendenza all'atto della richiesta di detto parere -: se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, alla luce di quanto sopra ricordato, assumere le informazioni di competenza circa gli effetti che l'intervento e la conseguente opera di ristrutturazione in oggetto, che implicano la ricostruzione dell'edificio, possano avere sull'attuale assetto del centro storico anche al fine di valutare se esistano elementi nuovi che possano portare la soprintendenza a riconsiderare il parere reso; se in particolare si intenda chiarire a quali effettivi rischi siano sottoposti i ritrovamenti archeologici di cui in premessa, considerato che tali ritrovamenti verrebbero a trovarsi in corrispondenza del II livello delle autorimesse interrate e considerato che nel parere della Soprintendenza per i beni Archeologici dell'Emilia Romagna si prospetta la possibilita' di controlli stratigrafici nell'area circostante le strutture e possibili integrazioni documentali grafiche e fotografiche, a conferma del rischio che tale operazione possa per essi comportare. (5-02575)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02575 presentata da POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 20100302
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20100302-20100420
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
FOTI TOMMASO (POPOLO DELLA LIBERTA')
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2014-05-15T02:17:41Z
5/02575
POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO BENI E ATTIVITA' CULTURALI
20100420