INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02066 presentata da DI ROSA ROBERTO IGNAZIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19970417

Ai Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel 1984 nasce Italcad Selenia Auto - Trol spa, come joint venture tra il gruppo Selenia - Elsag e la societa' multinazionale Autro - Trol, la cui sede principale risiede a Denver, Colorado (USA); nel 1987 viene decretata la fine della joint venture e la societa' si trasforma in "Italcad tecnologie e sistemi", avendo come unico proprietario Selenia Elsag, trasformatosi in Alenia in seguito alle operazioni di fusione che modificano l'assetto di Finmeccanica; nel 1993 Italcad, che a quella data conta su un organico di circa 130 persone, subisce un ridimensionamento del personale per effetto di una ristrutturazione del gruppo Alenia, che determina centinaia di esuberi; nel 1994 Alenia opta per la privatizzazione di Italcad, cedendo il 90 per cento del pacchetto azionario (e nell'anno seguente il restante 10 per cento) a Computervision Italia, filiale locale dell'omonima societa' multinazionale con sede principale negli USA; la societa' Italcad, con sede in Genova, formata da un'alta percentuale di laureati, fornisce servizi e soluzioni informatiche ad alto livello, facendo registrare un significativo parco clienti e bilanci costantemente positivi, tanto da suscitare, nella fase della sua privatizzazione, l'interesse di numerose aziende, alle quali Finmeccanica inspiegabilmente preferisce una societa' multinazionale dalle incerte prospettive, se non addirittura in crisi, come documentano le passivita' registrate negli esercizi 1994, 1995 e 1996; alla fine del 1996 viene ufficialmente annunciato l'assorbimento di Italcad (il cui organico in quel momento e' di circa trenta lavoratori), che aveva mantenuto una propria ragione sociale, da parte di Computervision Italia; il 2 aprile 1997 l'azienda comunica la richiesta di messa in mobilita' di trentotto lavoratori in esubero (venticinque a Genova, otto a Milano, uno a Torino, due a Napoli e due a Roma) e la chiusura della sede di Genova, con l'evidente obiettivo di acquisire il parco clienti della ex Italcad e di ridurre drasticamente l'organico del personale e i relativi costi; in particolare, la citta' di Genova, gia' duramente colpita in questi anni nei suoi assetti produttivi ed occupazionali, ove fosse confermata la preannunciata chiusura della sede, verrebbe a perdere posti di lavoro altamente qualificati ed una azienda che ha saputo tenere il mercato con successo -: se non ritengano opportuno: a) intervenire, chiedendo la revoca e/o la sospensione della richiesta di mobilita', per accertare le reali intenzioni della Computervision Italia in ordine alle sue strategie industriali; b) valutare e favorire, di concerto con le istituzioni locali e le forze sociali, nel caso in cui la societa' confermasse le sue decisioni, la ricerca di soluzioni che permettano la ricostituzione a Genova di una unita' produttiva autonoma in grado di stare sul mercato. (5-02066)