INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02061 presentata da DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091109

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02061 presentata da ROSA DE PASQUALE lunedi' 9 novembre 2009, seduta n.242 DE PASQUALE e SIRAGUSA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: tra i mesi di luglio e di agosto 2009 il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca ha disposto la riduzione di utilizzazioni per l'anno scolastico 2009/2010 del personale delle associazioni professionali dei docenti piu' rappresentative del mondo della scuola, ad esempio ha deciso la riduzione di due comandi (su otto) al CIDI, di un comando (su otto) all'Unione cattolica italiana insegnanti medi (UCIIM), di uno (su due) al FNISM e di uno (su due) al Movimento di cooperazione educativa (MCE); di questi tagli il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca non solo non ha dato alcuna informazione alle suddette associazioni che ne sono venute a conoscenza in via ufficiosa, ma non ha neanche reso noti i criteri in base ai quali e' stata disposta la suddetta riduzione, in totale assenza di trasparenza; da molto tempo le associazioni tentano di far accettare dei criteri oggettivi sui quali operare, che possano motivare l'assegnazione stessa di utilizzazioni, quali ad esempio la trasparenza delle modalita' di funzionamento e di gestione dell'associazione, la presenza su piu' territori regionali di sedi operative, ricaduta sul mondo scolastico delle iniziative formative, le attivita' rivolte all'aggiornamento e alla formazione dei docenti, nonche' la pubblicazione di riviste e libri per la scuola; detti criteri non sono stati stabiliti o esplicitati e per la concessione degli utilizzi associazioni, enti, cooperative, sono assommati in una unica gara senza alcun criterio di priorita' esplicito; si ricorda che la legislazione vigente (articolo 26, comma 8, della legge 23 dicembre 1998, n. 448) gia' impone rigidi limiti numerici (100 disponibilita') alla utilizzazione del personale della scuola per compiti di sostegno all'autonomia ed alla professionalita' presso enti ed associazioni di insegnanti; a fronte dell'ampio numero di docenti in servizio e della costante diminuzione delle risorse finanziarie pubbliche destinate alla formazione permanente dei docenti dovrebbe essere salvaguardato e potenziato il ruolo delle associazioni e del personale docente ad esse assegnato, in grado di sostenere e ampliare le occasioni di formazione, di ricerca, di diffusione delle buone pratiche didattiche tra gli operatori della scuola; al contrario i tagli previsti dal Ministero (che vanno dal 25 per cento al 50 per cento del personale gia' comandato) compromettono la sopravvivenza stessa di numerose associazioni che non hanno altri fondi se non l'opera volontaria degli associati; l'impoverimento della capacita' di iniziativa delle piu' importanti associazioni professionali degli insegnanti - caratterizzate storicamente dal pluralismo, presenti anche in territori poveri di risorse culturali, impegnate al recupero della dignita' professionale - rappresenta un ulteriore elemento contraddittorio rispetto a quelle dichiarazioni di principio che vorrebbero ripristinare una immagine positiva della funzione docente ed elevare il profilo di un insegnamento di qualita', ma che nei fatti sono puntualmente smentite; in particolare l'associazione Movimento di cooperazione educativa (MCE) e' una associazione nazionale, con vocazione pedagogica ed educativa, senza scopo di lucro, nata nel 1951. È anche un'associazione professionale di insegnanti e dirigenti scolastici riconosciuta dal MIUR come soggetto autorizzato all'aggiornamento del personale della scuola; il MCE non riceve finanziamenti ne' contributi dal MIUR. L'unica forma di aiuto che il Ministero dell'istruzione ha dato fino ad ora alla associazione (a partire dagli anni Ottanta) e' l'assegnazione (il distacco, comando, o utilizzo) di uno o piu' insegnanti dalla scuola; per il MCE, associazione di volontari, presente con piu' sedi in molte regioni italiane, la risorsa costituita dal personale comandato a tempo pieno e' fondamentale per la propria esistenza; non tutti i tagli sono uguali. Ad esempio per il Movimento di cooperazione educativa, il taglio di un utilizzo su due (il 50 per cento) mette a rischio la possibilita' di continuare ad essere una associazione nazionale, di poter coordinare la rete di gruppi cooperativi territoriali e di ricerca educativa-didattica che capillarmente sono diffusi sul territorio nazionale; inoltre i tagli mettono a rischio la possibilita' di continuare e concludere i progetti attivati e per i quali erano stati chiesti i comandi: a) Cooperazione Educativa, La Rivista pedagogica trimestrale; b) il Centro di Documentazione della Pedagogia Popolare o l'accesso in rete; c) il Centro interculturale Arlecchino a Perugia; d) il progetto Aquilone di scambio formativo e gemellaggio con il Brasile; e) la produzione editoriale della Biblioteca di lavoro dell'Insegnante; f) la ricerca-azione sulla Pedagogia dell'Ascolto nella prima infanzia; g) la scuola estiva di formazione per educatori e insegnanti; h) la ricerca-azione sulla Pedagogia del Cielo. nel mese di marzo il MCE ha presentato un Progetto associativo in cui si richiedevano otto assegnazioni; nell'anno scolastico precedente erano stati autorizzati solo due comandi e l'associazione era certa della loro riconferma; da notizie pervenute risulterebbe che l'ufficio scolastico provinciale di Venezia nel mese di luglio aveva gia' provveduto a nominare un incaricato annuale presso l'istituto comprensivo Gramsci di Campalto-Venezia sul posto di materie letterarie relativo a Domenico Canciani, mentre nel mese di agosto questo posto sarebbe stato riassegnato al titolare, cui era stato soppresso il distacco -: quali siano le ragioni che hanno ispirato i provvedimento del Ministro interrogato, quali i criteri seguiti per le assegnazioni del personale dirigente e docente e quali le verifiche effettuate per stabilire il possesso dei requisiti di legittimazione degli enti destinatari delle assegnazioni; se le scelte siano state operate per garantire un risparmio all'amministrazione, ovvero se anche quest'anno il tetto stabilito dalla legge (100 unita' per le associazioni) sia stato raggiunto, eguagliato o superato; nel caso in cui i comandi siano stati numericamente non inferiori allo scorso anno, a quali associazioni siano stati accordati, in base a quali criteri e per quali motivi, oltre che per quali ragioni siano stati ridotti i comandi gia' autorizzati a numerose associazioni. (5-02061)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20100225 

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