INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01743 presentata da BOTTINI STEFANO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19931019
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01743_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e per le funzioni connesse al riordino delle partecipazioni statali e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: i lavoratori della GMC mobili d'arte, con il 1 di ottobre 1993 saranno tutti in CIGS a zero ore poiche' l'azienda, in concordato preventivo dal 15 luglio scorso, non potra' piu' produrre per ordine del tribunale di Bergamo, a fronte dell'insolvenza nei confronti dei fornitori, nonche', per parte del salario, nei confronti dei lavoratori (13 mensilita' 1992, circa una mensilita' del novembre 92, nonche' della liquidazione maturata fino all'entrata dell'amministrazione controllata, avvenuta il 25 novembre 1992); le cause di questa situazione sono diverse e tutte imputabili ad una gestione imprenditoriale e manageriale poco lungimirante ed in alcuni casi con sperperi di grandiose risorse; accanto a questo si pone la crisi e la guerra nel golfo persico a partire dai primi anni novanta, nonche' la infelice introduzione nel mercato degli alberghi con accordi con la Ciga hotel il cui gruppo naviga con 1000 miliardi di debiti di cui 3,5 miliardi nei confronti della G.M.C.; il risultato e' che oggi l'azienda leader nel mobile d'arte della zona di Bergamo chiude i battenti e 150 lavoratori con rispettive famiglie si trovano in compagnia di migliaia di lavoratori che in questi mesi perdono il posto di lavoro, per una politica sbagliata fatta negli anni ottanta che, anziche' previlegiare la penetrazione nel mercato attraverso gli investimenti nell'industria ha previlegiato in termini irreparabili operazioni immobiliari, speculative e finanziarie; a fronte di questa situazione si e' richiesto (come prevede la legge 223) l'intervento della Cigs per un anno al fine di poter intervenire in questa fase, da un lato al sostegno del reddito di chi ha perso il posto di lavoro non per colpa sua, dall'altro per ricercare una soluzione che possa recuperare in tempi brevi una grossa parte di produzione, attraverso nuovi acquirenti che portino denaro fresco e prospettive certe di lavoro, e di conseguenza un recupero sostanziale di occupazione; come si vede la gente, i lavoratori coinvolti e le OO.SS. non chiedono e non sanno solo chiedere assistenza, ma chiedono di lavorare e di essere guidati da imprenditori che sappiano fare il proprio mestiere e siano competitivi sul mercato guardando in avanti; a tutt'oggi le proposte che circolano sono sostanzialmente due e tutte e due non sono state formalizzate; la prima sarebbe quella di due gruppi internazionali che intendono mettersi assieme per formalizzare una proposta tesa a recuperare una parte dell'azienda con affitto di due anni di parte dei capannoni, con recupero di circa 50 lavoratori e con la prelazione di diritto alla fine di questo periodo; la seconda e' quella di un gruppo di distribuzione e commercializzazione intenzionato a recuperare l'altra parte del fabbricato recuperando parte dei lavoratori in questo nuovo settore; si ribadiscono, come del resto si e' fatto in un recente incontro con tutte le parti in causa, questi concetti: 1) le proposte anziche' continuare a rimbalzare sui giornali siano fatte nelle sedi opportune e per iscritto il piu' presto possibile; 2) che le stesse tengano conto del problema occupazionale e territoriale; 3) gli interroganti pensano che un patrimonio produttivo, professionale e perche' no di un certo tipo di mercato, non vada disperso in questo territorio, pena l'incertezza e il coinvolgimento dell'indotto di questa produzione, che ha un peso notevole nella zona circostante -: quali iniziative di competenza intenda assumere presso le amministrazioni di Treviglio e Castel Rozzone perche' profondano il massimo impegno affinche' quanto di loro competenza venga fatto e soprattutto perche' svolgano una azione costante al fine di ricercare le soluzioni utili per tutti, non emarginando chi vive del proprio lavoro; quali iniziative di competenza si intendano assumere al fine di sollecitare il commissario giudiziale perche' in tempi stretti eviti il fallimento e approvi la C.I.G.S. (5-01743)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01743 presentata da BOTTINI STEFANO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19931019
xsd:integer
1
19931019-19931020
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01743 presentata da BOTTINI STEFANO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19931019
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
GELPI LUCIANO (DEMOCRATICO CRISTIANO)
MAGRI ANTONIO (LEGA NORD)
TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)
xsd:dateTime
2014-05-14T21:23:17Z
5/01743
BOTTINI STEFANO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)