INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01366 presentata da PIERONI MAURIZIO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930624
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01366_11 an entity of type: aic
Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: stando a quanto riporta la stampa, il ministro Costa, a seguito di un incontro con il presidente della societa' Stretto di Messina Spa e non meglio precisati funzionari delle FS, avrebbe acclarato - finalmente - che il costo complessivo del progetto per il ponte sullo stretto di Messina ammonterebbe a piu' di 100 miliardi, e che allo stato attuale risulterebbero 30 miliardi di scoperto; l'interrogante aveva gia' avuto occasione, con altro atto ispettivo (n. 5-00147) indirizzato al Ministro dei lavori pubblici, di richiamare l'attenzione sulle strane modalita' con cui il progetto era andato definendosi, in relazione anche al ruolo dell'ex amministratore delegato della Stretto di Messina Spa Gianfranco Gilardini; attraverso discutibili passaggi il predetto Gilardini aveva fatto acquistare numerosi studi ("monografie disciplinari") elaborati dalla societa' Gruppo Ponte di Messina, che peraltro si era servita della consulenza dello stesso Gilardini: il tutto con notevoli lievitazioni dei costi da un passaggio all'altro; un ministro della Repubblica dichiara che una societa' concessionaria a larga partecipazione pubblica (Italstat, Iri, Anas, FS, Regione Calabria, Regione Sicilia) si ritrova con uno scoperto di 30 miliardi, e non ne deduce che sia necessario procedere a una verifica della concessione, ne' a un'inchiesta sul modo in cui tale societa' e' stata gestita, ma che il Governo deve reperire i fondi per far fronte allo scoperto; ne deduce altresi' che il progetto vada realizzato (anche se sono pendenti vari ricorsi giudiziari proprio contro il tipo di scelta progettuale su cui la concessionaria si e' indirizzata, contraddicendo la natura stessa della concessione), e che l'esecuzione vada affidata proprio a quella societa' che ha accumulato 30 miliardi di scoperto almeno cinque anni prima che possano aprirsi i cantieri; nelle dichiarazioni del ministro si prescinde dalle attuali direttive Cee, nonche' dagli indirizzi assunti dal Parlamento e dal suo collega nel competente dicastero in mancanza di appalti pubblici, circa la necessaria separazione tra la fase progettuale e quella esecutiva nelle grandi opere; lo stesso ministro osserva che "senza una riqualificazione delle ferrovie in tutta l'area e senza il completamento dell'autostrada Messina-Palermo, il ponte sullo stretto di Messina non migliorera' di molto l'attuale situazione" -: sulla base di quali considerazioni, anche a fronte dell'attuale stato del deficit pubblico e della mancanza delle risorse finanziarie minime indispensabili a far fronte a drammatiche emergenze proprio nel settore dei trasporti, il ministro fondi la sua convinzione che il Governo debba reperire i 30 miliardi necessari a ripianare lo scoperto relativo al solo costo di progettazione dell'opera; sulla base di quali considerazioni motivi il suo impegno a "far partire i lavori entro quattro anni" per un'opera di cui egli stesso riconosce la scarsa incidenza senza il collegamento con un complesso insieme di interventi aggiuntivi: cio' anche alla luce del fatto che non si intravede dove possano essere reperibili i finanziamenti necessari. (5-01366)
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PIERONI MAURIZIO (FEDERAZIONE DEI VERDI)