INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01254 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19950612
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01254_12 an entity of type: aic
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: la situazione nel Mezzogiorno e' difficile non solo da un punto di vista sociale ma anche per quanto concerne i diritti dei cittadini ad avere una giustizia certa; spesso si tratta della somma di piu' precarieta' che numerosi cittadini sono costretti a sopportare e che diventano sempre piu' condizioni insostenibili; nel comune di Grottaminarda (AV) si registra l'ennesimo caso di precarieta' e di ordinaria ingiustizia senza diritti; il 30 settembre 1978 viene costituita la societa' "Paviac s.r.l.", amministratore unico della societa' e' nominato il signor Giuseppe Iapicca al quale vengono concesse "le piu' ampie facolta' di ordinaria e straordinaria amministrazione nei limiti consentiti dalla legge"; poco dopo la sua costituzione in data 4 novembre 1978 la Paviac s.r.l. acquistava un'area edificabile in Grottaminarda e successivamente otteneva una concessione edilizia in detta zona per 19 fabbricati; dopo un lungo contenzioso tra la suddetta societa' e le amministrazioni locali che provocava l'interruzione dei lavori di costruzione dal luglio 1980 all'aprile 1986 per l'annullamento della concessione edilizia; con ordinanza 7/81 in ottemperanza alle determinazioni su esposte il sindaco di Grottaminarda ingiungeva alla Paviac di provvedere alla demolizione di quelle parti di edifici gia' costruiti; successivamente il Consiglio di Stato annullava gli atti precedenti facendo rivivere la concessione legittimamente annullata; nelle more del giudizio suddetto la Paviac assumeva normale ed illimitata fideiussione nei confronti della Banca popolare dell'Irpinia per tutto quanto dovuto dal signor Giuseppe Iapicca nella sua veste di imprenditore individuale, per capitale di interessi moratori e per ogni altro accessorio ecc.; da parte sua il signor Giuseppe Iapicca in data 7 ottobre 1982 sempre nella sua veste di imprenditore individuale otteneva un mutuo dalla stessa Banca Popolare dell'Irpinia per la somma di 2 miliardi, iscrivendo un'ipoteca su un fabbricato di sua proprieta' sito in Avellino sul prolungamento di via Piave stimato per un valore di oltre 7 miliardi; lo stesso Iapicca ancora nella sua qualita' di imprenditore individuale accendeva un secondo mutuo, del medesimo importo del precedente (2 miliardi) garantito pero' da una ipoteca volontaria che Giuseppe Iapicca faceva iscrivere sui beni di proprieta' della societa' Paviac (e non propria) siti in Grottaminarda localita' Bisciglieto e precisamente su fabbricati edificati ed edificanti 29 appartamenti e 14 mansarde; nel periodo 1979-1980 la societa' Paviac procedeva a stipulare, con altrettanti acquirenti, diversi contratti preliminari di compravendita degli appartamenti; nonostante le complesse vicende amministrative dal 1979 al 1983 le case erano gia' occupate dai suddetti titolari dell'atto di compravendita; dopo tutta questa complessa vicenda si verifica un lungo e difficile contenzioso tra gli acquirenti e curatore fallimentare risolto presso il tribunale di Ariano Irpino (AV); ai cittadini che avevano acquistato tali appartamenti con tanti sacrifici vengono spesso promessi interessamenti anche politici per definire anche formalmente l'acquisto e continuare ad occupare gli appartamenti; si verifica invece un comportamento del Tribunale di Ariano Irpino quantomeno contraddittorio in quanto a 14 acquirenti veniva riconosciuto il contratto preliminare con relativa scrittura privata tra le parti, mentre per altri 14 lo stesso Tribunale, nonostante l'esibizione di documentazione anche piu' dettagliata (matrici di assegni etc.), non riconosceva lo stesso contratto e inviava pertanto a questi acquirenti l'atto giudiziario con il quale si invitavano a lasciare libero l'immobile da persone e da cose entro il giorno 6 giugno 1995, con il pagamento della somma di lire 22 milioni circa per spese processuali e per danni all'immobile; questa storia e' emblematica da una parte per i sacrifici fatti dalle famiglie suddette per acquisire un alloggio vanificato dal comportamento affaristico del personaggio citato e del rapporto con il sistema bancario e dall'altra per il comportamento inspiegabile del tribunale di Ariano Irpino (AV) che per la stessa fattispecie si pronuncia in maniera diversa; pur considerando la complessita' della vicenda e senza volere interferire minimamente sulla autonomia della giustizia, tenuto conto del grave disagio sociale che sentenze cosi' diverse provocano sui cittadini -: quali siano le sue valutazioni in merito alla vicenda sollevata che ha portato numerosi cittadini ad assumere un atteggiamento di sfiducia nei confronti della giustizia; se intenda promuovere eventuali riscontri ed eventuali azioni ispettive affinche' si possa dare una risposta trasparente anche alle voci che parlano di possibili condizionamenti esterni nelle decisioni del Tribunale. (5-01254)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01254 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19950612
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19950612-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01254 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19950612
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
CALVANESE FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)
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2014-05-14T20:40:41Z
5/01254
NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.)