INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01237 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930526
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01237_11 an entity of type: aic
Al Ministro per i beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: nella citta' di Otranto in via Guglielmotto d'Otranto (gia' via del Porto) nel 1977, in seguito ad uno sbancamento edilizio per la realizzazione dello scavo di fondazione di un edificio eseguito nella particella 119, si riscontro' la presenza di un deposito terroso e di strutture edilizie d'interesse archeologico; in seguito alla campagna di scavo archeologico (condotta nell'area dall'istituto d'archeologia dell'universita' degli studi di Lecce sotto la direzione del professor Francesco D'Andria per conto della soprintendenza archeologica della Puglia dal 1977 al 1983) fu apposto, con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali del 23 luglio 1977, il vincolo di tutela ai sensi della legge n. 1089 del 1939 su tutta l'area (particelle 5, 119 e 125); dal 1983 al 1988 la soprintendenza archeologica della Puglia condusse una serie d'indagini archeologiche per saggiare la consistenza del deposito terroso d'interesse archeologico presente sulle particelle 5 e 125 (che non erano state intaccate dallo sbancamento edilizio e quindi intatte) mediante la realizzazione di trincee esplorative larghe 2 metri, per una lunghezza complessiva di circa 90 metri. Venne raggiunta la quota del banco roccioso sottostante in tutte le trincee, accertando cosi' la consistenza stratigrafica dei depositi archeologici; dal 1990 al 1992 nella particella 5 la soprintendenza archeologica della Puglia condusse uno scavo archeologico estensivo su una superficie di circa 400 metri quadrati rinvenendo testimonianze storicamente significative di eta' arcaica (VIII secolo a.c.), tardo romana e medioevale; nel mese di agosto 1992, sotto la sorveglianza di personale di vigilanza della soprintendenza archeologica della Puglia, sono stati eseguiti dalla ditta "Movimento terra fratelli Marrocco" di Otranto dei lavori di sbancamento edilizio nella particella 119, asportando dei depositi terrosi d'interesse archeologico per una profondita' di circa 3 metri, su una superficie di circa 470 metri quadrati e cioe' della fascia di terreno disposta tutt'intorno all'area interessata dal primo sbancamento edilizio eseguito nel 1977; dal giorno 18 al 26 febbraio 1993, sotto la sorveglianza di personale di vigilanza della soprintendenza archeologica della Puglia, sono stati eseguiti dalla ditta "Movimento terra fratelli Marrocco" di Otranto dei lavori di sbancamento edilizio nella particella 125, distruggendo il deposito terroso d'interesse archeologico ivi esistente occupante una superficie di circa 1500 metri quadrati; il giorno 8 aprile 1993, sotto la sorveglianza di personale di vigilanza della soprintendenza archeologica della Puglia, hanno avuto inizio (ad opera della ditta "Movimento terra fratelli Marrocco" di Otranto) dei lavori di sbancamento edilizio nella particella 5 che comportano la distruzione di gran parte del deposito terroso d'interesse archeologico ed il danneggiamento delle notevoli testimonianze materiali risalenti ad eta' bizantina (necropoli di tombe a fossa scavate nella roccia ricoperte da lastroni monolitici, strade e fossati di fortificazione urbana); la sezione di Otranto di "Italia nostra" ha rivolto istanza al Ministro competente affinche' quanto prima adotti gli opportuni provvedimenti atti ad impedire ulteriori distruzioni a danno dell'area archeologica denominata "cantiere 2", meglio specificata in oggetto, e ad accertare la veridicita' dei fatti sopra esposti e le responsabilita' dei funzionari della soprintendenza archeologica della Puglia che, a vari livelli, hanno permesso le gravissime distruzioni e danneggiamenti a danno dell'area archeologica gia' sottoposta a vincolo di tutela. Inoltre ha chiesto di verificare se la soprintendenza archeologica abbia mai ufficialmente notiziato del rinvenimento di testimonianze archeologiche appartenenti ad eta' medioevale la competente soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici della Puglia di Bari; la stessa associazione ha gia' denunciato la vicenda all'autorita' giudiziaria -: quali iniziative intenda immediatamente assumere per impedire che la citta' di Otranto, ricca di testimonianze archeologiche, possa essere ulteriormente danneggiata dagli interventi irresponsabili di quanti privilegiano gli investimenti edilizi rispetto alla tutela del patrimonio storico-artistico, con cio' dimostrando anche scarsa attenzione per il turismo culturale, notevole elemento di attrazione per i turisti che vengono in Italia da tutto il mondo. (5-01237)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01237 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930526
xsd:integer
0
19930526-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01237 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930526
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
xsd:dateTime
2014-05-14T21:22:21Z
5/01237
POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)