INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01119 presentata da CANESI RICCARDO (PROG.FEDER.) in data 19950509

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_01119_12 an entity of type: aic

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: in data 15 marzo 1995 e' stato presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano un esposto sull'operato del Sostituto Procuratore della Repubblica (al tempo) di Massa-Carrara, dottor A. Lama, in merito alla vicenda A.M.I.A. (Azienda Municipalizzata Igiene e Acquedotti) di Carrara; tale vicenda prende le mosse da un altro esposto che nel gennaio del 1993 gli stessi firmatari, cittadini residenti nel comune di Carrara, presentarono alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa-Carrara con il quale chiedevano che si verificasse l'ipotesi di danno economico a carico dell'A.M.I.A., e quindi di loro stessi come utenti, a seguito di una relazione della Commissione Amministratrice dell'A.M.I.A. al Consiglio comunale di Carrara nella quale si evidenziavano aumenti fino al 300 per cento dei prezzi applicati dai fornitori all'Azienda rispetto ai prezzi di mercato; dopo una prima fase di indagini, svoltasi nel giugno 1993 il Sostituto procuratore dottor A. Lama richiese una prima archiviazione del procedimento al G.I.P., dottoressa A. Dova: a questa si opposero gli esponenti e, nell'udienza di fine gennaio 1994, il G.I.P. dottoressa A. Dova accolse pienamente tutte le richieste avanzate dagli oppositori ordinando al Sostituto Procuratore, dottor A. Lama, una serie dettagliata di indagini; il 6 aprile 1994 il Sostituto Procuratore dottor A. Lama richiede nuovamente l'archiviazione in quanto "le ulteriori indagini svolte non hanno consentito di acquisire nuovi elementi che consentano di ottenere la sussistenza di ipotesi di reato" ma quando il 22 aprile 1994 alcuni esponenti si presentarono in Procura per visionare gli atti delle indagini onde poter presentare motivata opposizione, scoprirono che tali atti non erano contenuti nel fascicolo dedicato al procedimento e, dietro richiesta di informazioni in merito, venne loro comunicato che tali atti erano ancora in possesso della Polizia Giudiziaria; quando nel dicembre 1994 gli esponenti del procedimento A.M.I.A si presentarono in Procura per assumere gli atti, scoprirono che le uniche indagini svolte a partire dal giorno dell'udienza del G.I.P. (27 gennaio 1994) furono svolte nel giugno del 1994 e quindi dopo la seconda richiesta di archiviazione fatta il 6 aprile 1994 dal Sostituto Procuratore dottor A. Lama; gli esponenti si sono quindi rivolti al Tribunale di Milano in quanto competente per ipotesi di reato concernenti magistrati appartenenti alla Procura di Massa-Carrara, dipendente dalla Corte di Appello di Genova, per chiedere sulla base di quali indagini il Sostituto Procuratore dottor A. Lama avesse richiesto l'archiviazione il 6 aprile 1994 visto che, a quella data, non erano state svolte le indagini richieste dal G.I.P. dottoressa A. Dova il 27 gennaio 1994 e poi per chiedere come mai il Procuratore della Repubblica di Massa-Carrara, dottor D. Ceschi, non avesse verificato gli atti del Sostituto Procuratore dottor A. Lama, dopo la segnalazione inoltrata dagli esponenti allo stesso il 22 aprile 1994; in data 6 dicembre 1993 era stato presentato al Consiglio Superiore della Magistratura, alla Commissione Parlamentare Antimafia, e per conoscenza, a Codesto Ministero, al Procuratore Generale, al Consiglio Giudiziario e all'Associazione Nazionale Magistrati presso la Corte di Appello di Genova un dettagliato dossier, sottoscritto da numerosi cittadini rappresentanti una buona parte dell'associazionismo della provincia di Massa-Carrara, sull'inattivita' degli uffici giudiziari nella stessa; in tale dossier, distinto in tre relazioni specifiche su ambiente, edilizia e pubblica amministrazione, veniva presentata una panoramica su innumerevoli esposti che, a partire almeno dal 1986, tentano di porre all'attenzione della Magistratura apuana numerosi fatti criminosi e la presenza in provincia di criminalita' organizzata, comitati d'affari e associazioni segrete; in esso si lamentava purtroppo che, nonostante le molte segnalazioni fatte alla Magistratura, quasi sempre si e' assistito, da parte di essa, all'archiviazione o al silenzio; tale situazione di inerzia giudiziaria, oltre che alimentare una sorta di certezza di impunita' generalizzata con conseguente aumento dei reati, ha prodotto e continua a produrre, in sempre piu' vasti strati della cittadinanza, attenti al rispetto delle regole e ad una corretta e civile convivenza, una crescente sfiducia nelle Istituzioni; al miglioramento dell'efficienza degli uffici giudiziari di Massa-Carrara non giova inoltre l'appartenenza alla Corte di Appello di Genova, anziche' di Firenze come sarebbe piu' naturale -: quali iniziative di competenza intenda assumere, nel rispetto dell'autonomia dell'Autorita' Giudiziaria, per riportare la Procura della Repubblica di Massa-Carrara ad uno standard di efficienza che assicuri il rispetto dell'obbligo dell'esercizio dell'azione penale imposto dalla Costituzione; se e quali iniziative, anche di ordine disciplinare, intenda assumere in relazione alla evidente omissione del dovere di indagine di cui si e' reso responsabile il Sostituto Procuratore dottor A. Lama. (5-01119)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01119 presentata da CANESI RICCARDO (PROG.FEDER.) in data 19950509 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BONSANTI ALESSANDRA (PROG.FEDER.) 
PAISSAN MAURO (PROG.FEDER.) 
REALE ITALO ALDO (PROG.FEDER.) 
SARACENI LUIGI (PROG.FEDER.) 
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5/01119 
CANESI RICCARDO (PROG.FEDER.) 

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