INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01033 presentata da GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930323

Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso: che il decreto n. 333 del 1992 ha trasferito al Tesoro il controllo dell'IRI; che nei giorni scorsi l'IRI ha chiesto alla sua controllata STET di anticipare i presunti utili dei prossimi tre anni della Banca Commerciale Italiana, mediante una discutibile forma di usufrutto; che tale operazione ha di fatto trasformato la STET che opera nel settore delle telecomunicazioni, in una sorta di banca; che analoga annunciata operazione viene per quanto riguarda la stessa STET, i cui titoli verrebbero concessi in usufrutto ad un gruppo di banche controllate o partecipate dall'IRI, tra cui la stessa Banca Commerciale Italiana le cui azioni sono state affidate in usufrutto alla STET; che e' evidente la pericolosita' di un intreccio in tale genere, che tende a mascherare la presente situazione finanziaria dell'IRI, schiacciato da 73 mila miliardi di debiti e con perdite ben superiori a 4 mila miliardi; che gia' in precedeneza l'IRI ha "precettato" la STET per una discutibile operazione interna, consistente nell'acquisto a caro prezzo della FINSIEL; che tali operazioni di ingegneria finanziaria espongono a gravi rischi i piccoli azionisti e avvengono con modalita' tali da far venir meno la trasparenza necessaria; che la volonta' del Governo di provvedere alla privatizzazione di molte banche e aziende pubbliche, tra le quali la COMIT, viene oggettivamente ostacola dai vincoli posti sugli utili futuri, nonostante le assicurazioni circa la possibilita' di risolvere in qualsiasi momento i contratti di usufrutto -: quali valutazioni esprima il Ministro del tesoro, anche come azionista dell'IRI, sui bilanci dell'Istituto e quali informazioni ritenga di dare sulle inquietanti prospettive del gruppo pubblico; quali valutazioni esprima sull'intreccio finanziario COMIT-STET e su quello annunciato tra STET-COMIT ed altre banche dell'IRI; se non ritenga pericolose queste esercitazioni di ingegneria finanziaria, con anticipazioni reciproche di utili futuri tra societa' che fanno capo allo stesso azionista. (5-01033)