INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00264 presentata da OLIVIERI SERGIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 04/10/2006

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00264 presentata da SERGIO OLIVIERI mercoledì 4 ottobre 2006 nella seduta n.047 OLIVIERI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: da molte settimane, nel tratto terminale del fiume Magra, si manifestano quotidiane e copiose morie di pesci; tale circostanza getta allarme e preoccupazione tra la popolazione, anche perché le acque dei pozzi lungo il fiume sono la fonte principale di approvvigionamento idrico per l'intera provincia della Spezia; inoltre insiste, alla foce del fiume, una zona turistica di pregio nella quale si svolgono importanti attività di carattere economico; gli accertamenti fino ad ora effettuati da Arpal (Agenzia regionale protezione ambiente Liguria) non hanno consentito di individuare una causa certa per la moria dei pesci; pare essere stata riscontrata nelle acque del fiume la presenza del virus pasteurella piscicida , che è sicuramente da mettere in connessione con il fenomeno della moria dei pesci; appare tuttavia probabile, anche secondo quanto sostenuto dai quotidiani locali, (vedi, per esempio, La Nazione Cronaca di Sarzana del 29 settembre 2006), che effetti così virulenti non possano essere determinati dalla sola presenza del virus ma debbano essere messi in relazione con uno stato di stress generale del fiume, causato da molteplici fattori da considerarsi quali concause della moria dei pesci; una prima di queste concause può individuarsi nella forte presenza di natanti che stazionano per tutta l'estate nel tratto terminale del fiume. Secondo valutazioni di Legambiente, la dimensione numerica del fenomeno può essere stimata in circa 3.000 natanti. Tale circostanza fa sì che, durante l'estate, si riversino direttamente nel fiume le deiezioni, assolutamente non depurate, di una quantità di persone almeno pari agli abitanti del Comune di Ameglia (piccolo comune di circa 5.000 abitanti allo sbocco del Magra); una seconda concausa potrebbe essere individuata nel fatto che, in quel tratto del fiume, si riversano anche i reflui di numerosi depuratori fognari: il depuratore di Camisano, che raccoglie acque reflue dei comparti fognari dei comuni di Lerici, Arcola ed Ameglia oltre che parte di Sarzana e di Vezzano Ligure, per un totale di circa 36.000 abitanti; il depuratore di Castelnuovo paese, che raccoglie acque reflue di circa 3.500 abitanti; il depuratore di Ortonovo, che raccoglie acque reflue di circa 7.500 abitanti; il depuratore di Santo Stefano, che raccoglie acque reflue di circa 4.000 abitanti; il depuratore Sarzana Silea, che raccoglie acque reflue di circa 17.000 abitanti; vengono quindi scaricate nel fiume acque reflue di circa 68.000 abitanti. Tali scarichi, prima di essere immessi nel fiume, vengono opportunamente trattati mediante processi di depurazione a fanghi attivi. Tuttavia, in alcuni casi, il funzionamento degli impianti pare non potersi giudicare ottimale. Pare essere questo il caso, per esempio, degli impianti di Castelnuovo paese (tanto che sarebbe in procinto di essere dismesso), di Ortonovo (il ramo cosiddetto Luni mare è in procinto di essere dismesso e quello Portonetti abbisogna di importanti lavori, previsti già nel 2007), e di Sarzana Silea, nel quale sono in corso i collaudi di opere recentemente realizzate e per il quale esiste un ulteriore progetto di miglioramento; occorre inoltre considerare che, condizioni di bassa portata del Magra, quali quelle che solitamente si ravvisano nel periodo estivo, possono esaltare gli effetti di un qualsiasi apporto inquinante residuo sia da processi depurativi (ancorché correttamente condotti), che da reflui di insediamenti ancora non allacciati alla fognatura pubblica; l'impatto dei fattori inquinanti diviene più importante anche in caso di eventi piovosi particolarmente rilevanti che, attivando gli scolmatori di portata, provocano l'immissione nel fiume di inquinanti, certamente diluiti ma non sottoposti ad alcun trattamento depurativo; d'altra parte, ormai da parecchi anni, le analisi della Goletta Verde verificano, alla foce del Magra, una significativa percentuale di coliformi totali; le escavazioni nel tratto terminale del fiume, attuate negli anni '50, '60 e '70, hanno inoltre provocato un forte ingresso di acqua marina, che ha reso salmastre acque un tempo in buona parte dolci. Tutto ciò, oltre alla risalita del cuneo salino che minaccia le risorse idriche della provincia, ha fatto sì che nell'ultimo tratto del fiume, quello tra l'altro interessato dal fenomeno di moria dei pesci, ci sia un alveo sovradimensionato, che durante l'estate non viene assolutamente animato dalle scarse acque dolci che provengono da monte; occorre considerare anche che, dalla confluenza del fiume Vara nel Magra, sulle sponde di quest'ultimo o nelle immediate adiacenza, insistono insediamenti produttivi e simili quali, ad esempio, la zona industriale Lagoscuro, l'azienda Inerteco, l'Arcola Petrolifera, la Metalcost, l'Intermarine, un importante parco di demolizione mezzi, alcune attività di escavazione e di frantumazione di inerti nonché discariche, alcune delle quali inserito con alta priorità nel Piano di bonifica regionale; questa situazione impone un'attenta riflessione sui diversi progetti di nuovi insediamenti sul fiume o nelle sue adiacenze. Occorre, in particolare, a parere dell'interrogante, ridimensionare in maniera significativa l'impatto degli interventi ipotizzati dal Monte dei Paschi con il cosiddetto «progetto Marinella» e ribadire con nettezza l'assoluta intangibilità dell'attuale linea di navigabilità. L'insieme di queste considerazioni, peraltro, non può che comportare la definitiva rinuncia all'ipotizzata realizzazione di un villaggio turistico in zona Bozi che, se fosse attuata, avrebbe effetti disastrosi sull'equilibrio del fiume -: se non si ritenga opportuno un diretto interessamento del Ministero dell'Ambiente che, in collaborazione con la Regione Liguria e gli Enti locali territoriali, ed anche con opportuni contributi finanziari, potrebbe attivare uno specifico studio finalizzato in primo luogo ad individuare con certezza le cause all'origine del fenomeno e, in secondo luogo, a proporre gli interventi necessari per il superamento di questa situazione; se, anche in considerazione dell'evidente stato di stress del fiume, non ritenga che si debbano sostenere, anche con eventuali opportuni contributi, gli interventi di miglioramento e di potenziamento degli impianti di depurazione delle acque reflue, già peraltro indicati nei piani d'investimento predisposti per i prossimi anni dalla società pubblica che gestisce il servizio; se, infine, si ritenga che debbano applicarsi rigorosissime procedure di valutazione ambientale strategica nei confronti di progetti relativi a nuovi insediamenti lungo il corso del Magra e a nuove realizzazioni di porticcioli turistici per evitare che si accentui lo stress generale del fiume e con la finalità di far prevalere su qualsiasi altro interesse, puranche legittimo, la salvaguardia dell'equilibrio del fiume e dell'ambiente che lo circonda. (5-00264)
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