INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00226 presentata da SARTORI LANCIOTTI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920806

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Ai Ministri del bilancio e programmazione economica e per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, del lavoro e previdenza sociale e del tesoro. - Per sapere - premesso che: nel 1978 e' costituita la FIME TRADING SpA, societa' del gruppo FIME avente come maggiori azionisti la stessa FIME, l'ENI, il Banco di Roma ed altri Istituti di Credito; tale societa' nasce con caratteristiche peculiari ed anomale in quanto, pur rispondendo al diritto Privato per la sua natura di SpA, perseguisce istituzionalmente uno scopo di rilevanza nazionale ed interesse pubblico nell'ambito del Diritto pubblico, e gestisce, per le sue attivita' a sostegno della piccola e media imprenditoria meridionale, unicamente denaro pubblico. Dal 1978 al 1983 il fatturato della societa' passa da uno a 130 miliardi, costituisce tre Societa' negli Stati Uniti (Fime Trading USA Co. NY, Flink Fime Trading Co. NY e Fime Trading West USA Co. Los Angeles) ed implementa alcuni rapporti commerciali Italia per estero (maioliche, pomodori, maglieria), estero per Italia (olio d'oliva, cotone, carni macellate), Italia per Italia (calzature, piante ornamentali, acqua Fiuggi), in cui la Fime Trading, svolge il ruolo di intermediario assumendo l'onere finanziario della commessa con l'acquisto di merci per contanti dal produttore, per rivenderle con dilazioni di pagamento al cliente finale; nel luglio 1983 nell'azionariato della societa' entra come socio maggioritario la Cassa del Mezzogiorno e conseguentemente, viene mutato sia il nome in ITALTRADE sia la sua natura con la sua trasformazione in una Holding finanziaria in quanto le societa' di azionariato CASSA non potevano avere attivita' operative; nel 1984 l'ITALTRADE costituisce diverse societa' operative tra cui: ITALTRADE ALIMENTARI, ITALTRADE IMPORT EXPORT, ITALTRADE ACT, ITALTRADE MAGAZZINI GENERALI, ITALTRADE SERVIZI FINANZIARI E GESTIONE CREDITI; a cui sono trasferite tutte le attivita' e passivita' dei contratti commerciali in corso; dal 1985 al 1987 sebbene gravate dai debiti le Societa' sono attive sia sul mercato interno che all'estero. nel corso del 1988 si verificano una serie di avvicendamenti nella presidenza della societa'; nel gennaio al Presidente professor Liccardo succede l'ing. Leoni, dimissionario dopo soli tre mesi; tale decisione sembra maturare a seguito del parere, espresso dal professor Capaldo, che attribuisce scarsa possibilita' di ripresa economica e finanziaria al piano di ristrutturazione elaborato dalla dirigenza della societa'; nell'aprile e' nominato presidente l'onorevole Carollo; nell'agosto l'ITALTRADE e' posta in liquidazione volontaria; nel luglio del 1989 il liquidatore dell'ITALTRADE, avvocato Stefano d'Ercole, provvede al licenziamento di 15 dirigenti mentre altri sette dirigenti e tutti gli altri impiegati restano nei ruoli paga della societa'; nel febbraio 1990, 40 impiegati sono esonerati dal lavoro, mentre altri sono comandati presso enti, societa' e strutture dell'Intervento Straordinario (IASM, INSUD, Dipartimento Mezzogiorno); nello stesso mese sono firmati i protocolli di intesa tra i sindacati ed il Ministero dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno con i quali si prevedeva la mobilita' del personale tra i diversi enti o societa' in caso di chiusura o liquidazione di alcune strutture; il 17 luglio 1991 il giudice fallimentare dottor De Vitis, pone la societa' in Fallimento e, contestualmente, il Ministro per l'intervento Straordinario nel Mezzogiorno, decreta il provvedimento di trattamento integrazione salariale in applicazione della legge 1 giugno 1990 n. 109 per 54 dipendenti; nel settembre 1991 la liquidazione dell'ITALTRADE ha presentato ricorso avverso la dichiarazione di fallimento; nel 1992 dopo reiterati rinvii, si e' finalmente giunti al dibattito e, in data 16 luglio 1992, e' stata emessa la sentenza che conferma il fallimento; in data 22 luglio 1992, il Curatore Fallimentare ha informato le organizzazioni sindacali che la dimissione del personale ITALTRADE in forza e' ormai improcrastinabile e che avverra' entro il 10 settembre 1992; il personale dell'ITALTRADE e' oggi cosi' distribuito: Fallimento ITALTRADE Liquidazione delle Controllate: n. 6 dirigenti; n. 17 impiegati. in comando presso il Dipartimento Mezzogiorno: n. 1 dirigente; n. 36 impiegati. in comando presso il Comitato L. 44/86: n. 18 impiegati. in comando presso l'Ufficio Speciale zone terremotate: n. 1 impiegato. in comando presso la FINAM: n. 3 impiegati. in comando presso la FORMEZ: n. 8 impiegati. in comando presso lo IASM: n. 10 impiegati. in trattamento integrativo (articolo 2, comma 10, decreto-legge del 29 marzo 1991 n. 108 convertito dalla legge n. 169 del 1 giugno 1991): n. 54 impiegati -: quali interventi singolarmente e/o congiuntamente, intendano mettere in atto prima della data del 10 settembre 1992, per garantire ai 154 dipendenti l'occupazione ed il reddito, ivi compresa la possibilita' di trasformazione del rapporto di lavoro oggi di natura privatistica in quello pubblico, atteso che i dipendenti ITALTRADE hanno prestato e continuano a prestare la loro opera in Enti, Societa' e Strutture dell'Intervento Straordinario, e l'inserimento nelle liste di mobilita' presso il ministero del Tesoro per un loro pieno utilizzo; e, in attesa, posti in CIGO; in relazione alla situazione drammatica in cui versano, non solo l'ITALTRADE, ma anche altre realta' dell'Intervento Straordinario che corrono il rischio di liquidazione o cessazione di attivita' (IASM - INSUD FINAM), come intendano salvaguardare l'occupazione, il reddito e la professionalita' dei lavoratori dell'Intervento Straordinario o in considerazione del fatto che il decreto del Presidente della Repubblica n. 58 del 28 febbraio 1987, sul riordino degli Enti per la Promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno, e' rimasto tutt'oggi inattivo; se non ritengano opportuna la trasformazione del rapporto di lavoro dei dipendenti dell'Intervento Straordinario da privato a pubblico, istituendo un ruolo unico presso la Presidenza del Consiglio dal quale attingere professionalita' da utilizzare in modo ottimale presso la Pubblica amministrazione. (5-00226)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00226 presentata da SARTORI LANCIOTTI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920806 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
FREDDA ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
SOLAROLI BRUNO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
PIZZINATO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
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5/00226 
SARTORI LANCIOTTI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 

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