INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00218 presentata da UNGARO MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 24/07/2018

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00218 presentato da UNGARO Massimo testo di Martedì 24 luglio 2018, seduta n. 32 UNGARO . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: un articolo di Gianna Fragonara, pubblicato sul Corriere della Sera il 19 luglio 2018 e ripreso anche dal sito « Aise.it », segnala l'allarme sul reale rischio di non avere insegnanti assegnati nei licei italiani all'estero, in particolar modo in Europa, alla ripresa dall'anno scolastico a settembre; secondo il sito « OrizzonteScuola » sarebbero addirittura 180 le cattedre vacanti e rischiano di esserlo per ancora molti mesi. Almeno fino al 16 gennaio 2019, data in cui il Tar del Lazio ha fissato l'udienza per il ricorso presentato da «Uil-Scuola» contro i nuovi concorsi locali e contratti «in deroga» già pronti da alcune settimane. Contratti che intanto sono stati sospesi proprio per decisione del predetto Tar Lazio; nell'ultimo anno sono cambiate, infatti, le regole per i contratti delle cattedre non complete, ovvero quelle con meno di 18 ore. Detti contratti sono ormai vietati dalla sentenza europea del 2016 se eccedono i 36 mesi e per alcuni ricorsi di professori all'estero il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è stato anche condannato a pagare arretrati e danni. Così sono state fissate nuove procedure dai decreti attuativi della legge n. 107 del 2015, detta della «Buona scuola»: i presidi possono procedere a concorsi particolari per le materie con cattedre non complete per poi fare contratti a tempo indeterminato secondo le norme del Paese che ospita la scuola. Hanno avviato la procedura ad Atene, Parigi, Madrid, Istanbul, Barcellona e Addis Abeba, ma per il sopraccitato ricorso il Tar Lazio ha congelato tali procedure di assunzione, in attesa di stabilire se esse contrastino con le regole per l'assunzione degli insegnanti nella scuola pubblica; per quanto detto a settembre 2018 gli studenti delle scuole italiane di secondo grado all'estero non avranno più i loro «vecchi» professori; i concorsi sono stati nella maggior parte dei casi delle stabilizzazioni di docenti già in servizio presso le scuole per i quali è cambiata la forma contrattuale. Dovranno invece essere nominati nuovi supplenti almeno per qualche mese in attesa della decisione del Tar a gennaio. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal quale dipende il personale delle scuole all'estero, ha fatto un controricorso ma per ora la situazione è bloccata –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza della questione e se non intendano adoperarsi con la massima urgenza per assicurare la regolare ripresa delle lezioni a settembre 2018 per gli alunni studenti delle scuole italiane di secondo grado all'estero; se non ritengano opportuno redigere, per quanto di competenza, una pianificazione almeno triennale delle docenze al fine di evitare il ripetersi, pressoché annuale, delle predette condizioni di vacanza delle cattedre nelle scuole italiane all'estero. (5-00218)
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