INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00120 presentata da CALDEROLI ROBERTO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19960625

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attivita' sportive sono delegate alle unita' sanitarie locali, ora aziende, a norma degli articoli della legge 23 dicembre 1978, n. 833; la federazione medico sportiva italiana (FMSI) del Comitato olimpico nazionale (Coni) esercita, sia a livello centrale (ministeri, commissioni ministeriali, Consiglio superiore di sanita') sia a livello piu' periferico (giunte regionali, assessorati, commissioni), una funzione consultiva, nonostante questa sia direttamente delegata al Coni e non gia' ad una sua federazione sportiva; dal 1981 ad oggi si sono diplomati oltre 3000 medici nelle 25 scuole di specializzazione di medicina dello sport; solo 156 di costoro (dati relativi all'anno 1994), del sindacato unitario medici ambulatoriali italiani (Sumai), sono stati assunti nel Servizio sanitario nazionale con contratto libero professionale di cui all'articolo 48 della legge n. 833 del 1978, mentre pochi altri, assunti per altri compiti, si occupano saltuariamente della materia, in rapporto di dipendenza: questo fenomeno di disoccupazione della categoria specifica ha fatto si' che si realizzassero veri e propri episodi di sfruttamento della mano d'opera medica da parte di direttori di istituti e centri privati di medicina dello sport, al di fuori del corretto rapporto medico-paziente; i servizi pubblici di medicina dello sport, deficitari di organici e di stanziamenti ad hoc, non si sono mai sviluppati adeguatamente; fiorente e' stata l'attivita' degli istituti e centri di medicina dello sport della federazione medico sportiva italiana grazie alle dotazioni concesse in comodato d'uso dalla Fmsi stessa a tali strutture, per attivita' scientifica e per la diagnostica gratuita nei confronti di atleti segnalati dalle singole federazioni sportive; tali dotazioni strumentali, per qualche unita' di miliardi all'anno, garantiscono l'ammortamento gratuito delle strumentazioni delle strutture citate (elettrocardiografi, spirografi, ecocardiografi, ecotomografi, metabografi, eccetera) -: a quanto siano ammontati gli stanziamenti che la FMSI ha concesso, attraverso molteplici forme, alle strutture private con essa "convenzionate" per apparecchiature scientifiche; se vi siano state, e quali siano le strutture privilegiate; se le apparecchiature concesse in comodo d'uso a scopo di ricerca scientifica e di diagnostica gratuita siano state utilizzate anche a scopo di lucro; se vi siano direttori di scuole di specializzazione in medicina dello sport che siano anche direttori, soci o collaboratori di strutture convenzionate con la FMSI; quale sia la natura del rapporto tra le sopracitate strutture e l'universita'; se vi siano rappresentanti della FMSI, direttori , soci o collaboratori di strutture convenzionate con la FMSI, nelle commissioni ministeriali per la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attivita' sportive; quale sia il grado di frequentazione dei direttori delle strutture convenzionate con la FMSI che maggiormente ricevono contributi e quale rapporto vi sia con il massimo esponente del consiglio federale del FMSI; se il Coni abbia previsto, sotto il proprio controllo, la destinazione di una parte degli stanziamenti del denaro pubblico a favore di enti diversi dalla FMSI, per attivita' di ricerca e di diagnostica gratuita; per quali motivi siano state avviate venticinque scuole di specializzazione in medicina dello sport "per effettive esigenze del Servizio sanitario nazionale" quando in 15 anni sono state assunte dalle unita' sanitarie locali solo 156 medici specialisti. (5-00120)