INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00031 presentata da FLORESTA ILARIO (FORZA ITALIA) in data 27/06/2006

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00031 presentata da ILARIO FLORESTA martedì 27 giugno 2006 nella seduta n.014 FLORESTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Premesso che - per conoscere: l'Aeroporto di Catania - Fontanarossa, sta vivendo un momento particolarmente delicato e decisivo per la sua esistenza e sviluppo per i sotto elencati tre motivi: a) sono in fase di ultimazione i lavori di ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione della aerostazione; b) è ancora controversa la fusione della società di gestione SAC in ASAC o viceversa; c) a norma di legge l'attuale concessione provvisoria in capo alla SAC dovrà essere trasformata in definitiva e conseguentemente occorrerà procedere al delicato momento della privatizzazione dell'aeroporto stesso. per quanto concerne il punto a) è strumentale e dannoso criticare la lentezza dell'ultimazione dei lavori, in quanto le modifiche apportate al progetto iniziale sono state profonde, funzionali ad un utilizzo più moderno e meno costoso della nuova aerostazione dal punto di vista gestionale e quindi necessarie, per cui non saranno certamente pochi mesi di ritardo ad inficiare lo scopo e la vita della nuova aerostazione programmata per un periodo ventennale; molte perplessità nascono invece in merito al punto b) che inevitabilmente avrà ripercussioni sul punto c); infatti è inspiegabile come un semplice progetto di fusione, problema ormai annoso, che, in un contesto di società privata si attuerebbe con immediatezza, trovi ostacoli insormontabili, anche quando già più volte si riteneva il problema risolto, ed ancora oggi l'interrogante non è certo che si sia giunti ad una saggia e certa definizione; a tutto ciò si aggiungono tutte le problematiche inerenti all'aeroporto stesso e cioè: 1) necessità di fusione fra le due società, unica situazione esiste di anomalia in tutta Italia; 2) mancata realizzazione, ad oggi, dell'accesso della provincia regionale di Catania e del comune di Catania stesso alla partecipazione della società aeroportuale, tenendo presente che dovrebbero essere i due enti più interessati, e viceversa ancora il problema non si è risolto, e non si capisce il motivo; 3) ipotesi di costruzione di un fantomatico ulteriore aeroporto internazionale «Piana di Catania», che certamente abbatterebbe ogni interesse nella di sviluppo dell'attuale aeroporto di Catania. A tal proposito, sia bene chiaro, non c'è nessuna possibilità reale che possa nascere un aeroporto internazionale, sarebbe una «cattedrale nel deserto», Malpensa insegna, perché è evidente che la nascita di un nuovo aeroporto hub viene dettata dal mercato e non certamente da enunciazioni politiche, che hanno solo scopo propagandistico; l'aeroporto di Catania esiste e sta per essere convenientemente ricostruito e si colloca tra i primi cinque aeroporti nazionali, è appetibile (e di questo si dovrà tenere e ben conto nel successivo processo di privatizzazione), può svilupparsi nel futuro con pochi accorgimenti e spese modeste (vedasi la precedente interrogazione parlamentare del medesimo interrogante inerente all'argomento) sino ad un numero di passeggeri/anno sufficienti per il territorio da asservire; la fantomatica sabbia dell'Etna, fenomeno che certamente saltuariamente si è manifestato, come del resto in tanti altri aeroporti del mondo, sembra essere un problema dimenticato e lontano; resta quindi un unico problema, ed è quello dell'egoismo politico di tutte le varie forze politiche che hanno messo al centro della loro attenzione il raggiungimento del loro potere sull'aeroporto stesso, si da condizionarne l'uso, lo sviluppo, e forse anche l'indirizzo alla futura privatizzazione; tutto ciò è inammissibile perché lo sviluppo di un aeroporto è lo sviluppo della città stessa e per quanto concerne Catania anche di buona parte della Sicilia, e il reale sviluppo di un aeroporto non può essere assoggettato ad esternazioni o volontà politiche ma a sane competenti, mirate gestioni e indirizzi aziendali di natura tecnica -: quali provvedimenti intenda adottare questo Governo, affinché vigili sullo sviluppo, sulla privatizzazione, sulla gestione globale dell'Aeroporto di Catania, che siano rivolti, nel rispetto delle leggi nazionali e normative comunitarie, al reale sviluppo dell'Aeroporto stesso e quindi di tutta la Sicilia e affinché non prevalgono viceversa logiche spartitorie sia politiche che private, che certamente non proietterebbero il nascente nuovo aeroporto al primario ed incontestabile emergente ruolo nazionale che gli compete. (5-00031)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO TRASPORTI 
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