INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31792 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20001005

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Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle comunicazioni, al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: nonostante l'esistenza di una normativa, seppure non attualizzata ai recenti sviluppi tecnologici, e' risaputo quanto siano elevate le preoccupazioni degli abitanti della citta' di Roma per gli effetti a medio e lungo termine provocati dai campi elettromagnetici; come e' emerso da un recente approfondimento sulle radiazioni non-ionizzanti la Laut (Libera associazione utenti telecomunicazioni) ha espresso parere sfavorevole all'installazione di antenne per telefonia mobile all'interno dei centri abitati, con particolare attenzione alle zone densamente popolate, ed a zone dove la permanenza umana e' superiore alle due ore (quali scuole, ospedali, abitazioni, uffici ed anche installazioni ricreative o sportive); risulta a tutt'oggi poco chiaro e sconosciuto il meccanismo secondo il quale il IX dipartimento del comune di Roma - concessioni edilizie - rilasci il parere per la successiva installazione delle Stazioni Radio Base (SRB) tenendo conto esclusivamente delle auto certificazioni presentate dai gestori di telefonia cellulare o dalle ditte costruttrici della rete; i gestori di telefonia mobile, dimostrando una strafottenza e una noncuranza sconvolgente nei riguardi della prevenzione della salute pubblica, adottano tutti gli espedienti possibili ed immaginabili per installare i loro impianti, come ad esempio camuffando le Stazioni Radio Base (da finti alberi, finti crocifissi sopra le cime delle montagne, finti camini in vetroresina o quant'altro possa suggerire l'umana fantasia); con analoga superficialita' i gestori di telefonia realizzano impianti che divergono completamente dalle specifiche del progetto presentato, potenziando ed incrementando le antenne per telefonia cellulare nel corso degli anni, creando delle vere e proprie centrali industriali nei centri abitati; esercitando i propri interessi, come priorita' assoluta sulla collettivita', la Ericsson Telecomunicazioni spa, ha progettato l'installazione di una SRB all'interno del centro abitato della XV circoscrizione di Roma, in via Carregine, 209/c; la potenza emessa dalla Stazione Radio Base, se venisse installata, produrrebbe campi elettromagnetici elevati i cui effetti sull'Uomo hanno dimostrando serie preoccupazioni dalla competente autorita' scientifica per gli stati tumorali a cui potrebbero dare origine soprattutto per soggetti a rischio come i bambini e gli anziani; per le necessita' del gestore di telefonia che utilizzerebbe la SRB, tutti gli edifici circostanti, includendo una scuola elementare posta a 50 metri dall'installazione, sarebbero passivamente immersi in un bagno di radiazioni non-ionizzanti con le evidenti e giustificate contestazioni delle famiglie degli scolari preoccupate per la salute dei loro figli; e' difficile e raccapricciante dover constatare che il IX dipartimento del comune di Roma, incaricato del rilascio delle autorizzazioni per l'installazione non tenga in considerazione l'alto impatto urbanistico ed ambientale che tale costruzione provochera' in un contesto gia' compromesso da un elevato tasso di inquinamento elettromagnetico dovuto a tralicci dell'alta tensione dell'Enel e delle Ferrovie dello Stato che attraversano le zone abitate di Monte delle Capre, Trullo e Casetta Mattei; nonostante le continue pressioni della associazione Laut sul comune di Roma - assessorato ai lavori pubblici - atte ad ottenere la costituzione di un capitolato sulle fonti elettromagnetiche (elettrodotti e stazioni radio base per telefonia), oltre ad una doverosa moratoria urbanistica sulle nuove autorizzazioni, l'assessore Montino non ha mai attivato i necessari strumenti urbanistici per valutare con la dovuta serieta' l'importanza del problema sul territorio; con l'avvento della telefonia di terza generazione, meglio conosciuta con la sigla UMTS, nel comune di Roma verranno impiantate altre cinquecento (500) nuove stazioni radio base, oltre al potenziamento dei settecentottanta (780) impianti gia' esistenti; al Senato della Repubblica sono presenti due proposte di legge-quadro elaborate dalla associazione Laut a firma dei senatori Specchia e Bonatesta di alleanza nazionale che hanno la finalita' di tutelare la popolazione dall'esposizione dai campi elettromagnetici passivi oltre, naturalmente a salvaguardare l'ambiente ed il territorio -: se, preso atto di una tale situazione di emergenza sul territorio nazionale, ed in particolare nel comune di Roma - XV circoscrizione - il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle comunicazioni ed il Ministro dell'ambiente, non intendano emanare un decreto moratorio per l'installazione dei nuovi impianti per la telefonia mobile; se e con quale procedura amministrativa si e' dato luogo ad autorizzare, l'installazione di una Stazione Radio Base in via Carregine 209/c - Roma; se il Presidente del Consiglio dei ministri messo al corrente di una tale anomala situazione intenda bloccare l'impianto in questione per adempiere con un esemplare provvedimento al blocco del fenomeno dell'antenna selvaggia nella citta' di Roma e provincia; se per presa d'atto di una tale vergognosa e quanto mai pericolosa situazione e valutando la vera sensibilita' ambientalista di tutti i parlamentari ed i senatori ai problemi derivanti dall'elettroinquinamento, il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri competenti non ritengano una scelta ponderata sollecitare l'iter legislativo per l'emanazione della nuova legge contro l'elettrosmog in discussione alla 13^ Commissione del Senato; se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga necessario convocare d'urgenza i rappresentanti della Laut (Libera associazione utenti telecomunicazioni) per vagliare con la dovuta rapidita' le contromisure atte a circoscrivere il preoccupante fenomeno sull'elettroinquinamento da radiazione non-ionizzante, che dimostra di condizionare decisivamente il mondo delle telecomunicazioni del terzo millennio; se, esista la volonta' politica e la capacita' legislativa, affinche' in un prossimo futuro casi analoghi di una abusiva e squallida speculazione economica a danno dei cittadini, evitino di generare quell'offesa ai piu' elementari e sani principi di convivenza tra l'Uomo ed uno sviluppo eco-compatibile che sono a tutt'oggi la causa di una crescita non matura dell'intero settore delle telecomunicazioni. (4-31792)
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GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) 

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