INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31090 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO) in data 20000726
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_31090_13 an entity of type: aic
Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: il Progetto interregionale per la mitigazione del rischio sismico relativo alle emergenze a carattere monumentale e ambientale nei comuni ricadenti in tutto o in parte dell'interno dei parchi naturali nazionali e regionali dell'Italia meridionale e' stato promosso dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal Cnr - Gruppo Nazionale per la difesa dei Terremoti; il sopra citato progetto, e' stato svolto per la Regione Sicilia nei Parchi: dell'Etna (trenta unita'), delle Madonie e dei Nebrodi (trentaquattro unita'), per un complessivo di sessantaquattro unita' reclutati dall'ufficio collocamento dei comuni ricadenti nei Parchi, ed aventi quale titolo preferenziale la laurea in architettura, ed in mancanza di tale requisito, laurea in ingegneria o diploma di geometra; l'inizio del progetto e' avvenuto nel giugno del 1998, ed ha seguito il seguente iter; corso iniziale di formazione, tenuto dal dipartimento della Protezione Civile e Gndt, presso il Centro Polifunzionale di Castelnuovo di Porto (Roma); corso intermedio di formazione sempre presso il Centro Polifunzionale di Castelnuovo di Porto (Roma); seminari tecnico-scientifici svolti da qualificati docenti universitari; attivita' di censimento e di valutazione delle componenti di rischio sismico delle emergenze architettoniche nei centri storici, durato un anno (giugno 1998 - maggio 1999) e prorogato da agosto 1999 a dicembre 1999 e da gennaio 2000 ad aprile 2000; gli obiettivi del progetto di cui sopra, come indicato nelle 'Disposizioni relative all'organizzazione progettuale e all'utilizzo di lavoratori disoccupati', erano quelle di 'formare professionalita' specifiche nel settore che costituivano una risorsa privilegiata sia in ogni estensione di censimento dell'edilizia monumentale che negli interventi di prevenzione sismica sul patrimonio edilizio esistente'. Durante un convegno regionale il rappresentante dell'Assessore regionale competente, ha espresso la possibilita' di un nostro inserimento presso gli Uffici di Protezione Civile da costituirsi presso le Soprintendenze e nei Comuni, come stabilizzazione definitiva; il Progetto Lsu Parchi e' nato in continuita' di un altro analogo progetto Lsu, promosso sempre dal Dipartimento di Protezione Civile ed iniziato nel 1996, la cui finalita' era 'la valutazione della vulnerabilita' sismica degli edifici pubblici e strategici delle regioni meridionali a maggiore rischio sismico'; per tale progetto e' stato firmato, in data 11/08/1998, un protocollo d'intesa tra la Regione Sicilia nella persona del Vice Presidente ed Assessore alla Presidenza delegato alla Protezione Civile ed il capo Reggente della Protezione civile, che ha assicurato una continuita' lavorativa ai tecnici impegnati nel progetto Lsu del 1996 con contratti triennali che li vede attualmente impiegati presso gli Uffici pubblici del Genio Civile, Forestale e Provincia; tale protocollo che nasce nello spirito della ricostruzione post terremoto del 1990 cosi' recita: 'Ritenuto opportuno utilizzare in primo luogo.... personale tecnico... proveniente dai progetti interregionali Lsu... in virtu' della professionalita' acquisita;' e nei nostri riguardi, Lsu Parchi, cosi' continua: 'e preso atto che il Dipartimento di Protezione Civile ha dato avvio ad un ulteriore progetto Lsu regionale ... che prevede il censimento di vulnerabilita' dei beni monumentali dei comuni ricadenti in Parchi Naturali per la mitigazione del rischio sismico....', a tutt'oggi, non si e' dato seguito all'indicazione riguardante questo ulteriore progetto; la regione Sicilia, non solo non riconosce, nei riguardi dei lavoratori il protocollo d'intesa, ma non firma neanche la proroga continuativa prevista per gli Lsu dal decreto legislativo n. 81/2000, della durata di un anno che stabilisce la copertura finanziaria dei primi sei mesi a carico dell'Inps ed i successivi sei mesi ripartiti al 50 per cento tra Inps e Regione Sicilia; tale proroga, prevista dal succitato decreto legislativo, e' in atto nelle altre Regioni coinvolte nel progetto interregionale, grazie alla stipula di apposite convenzioni tra il Dipartimento Protezione Civile Nazionale e le singole Regioni; risulta incomprensibile l'atteggiamento assunto dalla Regione Sicilia che ha firmato le proroghe degli altri progetti Lsu in Sicilia, rientranti nelle condizioni stabilite dal decreto legislativo 81/2000, tranne quella relativa al nostro progetto, negando qualunque spiegazione della propria posizione, e congiuntamente ha disatteso sia quanto previsto nell'articolo 3 del sopra menzionato protocollo d'intesa (istituzione di un comitato Paritetico) che le finalita' dello stesso progetto il cui scopo e' quello di formare tecnici qualificati, distribuiti nelle regioni a maggiore rischio, in grado di dare un supporto tecnico conoscitivo nelle emergenze sismiche; si sottolinea anche la circostanza che in data 3 maggio 2000, e' stato stipulato un protocollo d'intesa tra i Sindaci dei Comuni della Sicilia Orientale dove, in applicazione dell'Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3050, si e' stabilito di potere utilizzare personale Lsu presso i comuni, facendo esclusivo riferimento ai lavoratori Lsu del progetto del Dipartimento della Protezione Civile dell'anno 1996 gia' impiegati, non menzionando assolutamente i tecnici Lsu Parchi, che hanno svolto due anni di attivita' sul campo della protezione civile, che alla luce della formazione ricevuta, hanno i necessari requisiti per continuare il rilievo della vulnerabilita' sismica nonche' redigere i piani di sicurezza di protezione civile comunale provinciali; e' del tutto evidente che quanto descritto si configura come non solo un atteggiamento insensibile alle legittime attese di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili interessati ma anche come un comportamento che colpevolmente disperde un importante patrimonio di professionalita' in un settore quale quello del rischio sismico riconosciuto come di assoluta priorita'; se non ritengano di dover assumere immediate iniziative affinche' si possa subito attivare la proroga del progetto - secondo quanto consentito dal decreto legislativo 81/2000 ed individuare una successiva prospettiva di stabilizzazione occupazione. (4-31090)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31090 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO) in data 20000726
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/31090
CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO)