INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/29165 presentata da MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000324
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: una delle comunita' italiane emigrate piu' consistenti e' quella che vive ed opera in Germania, unica del genere che registra continui aumenti, raggiungendo attualmente le 648 mila unita'; in questo Paese la nostra rete diplomatico-consolare, che vanta una antica tradizione, e' composta da 1 Ambasciata, 8 Consolati Generali, 4 Consolati e 2 Agenzie consolari; in tutti i Consolati il personale non e' a pieno organico. Infatti ovunque le carenze sono provocate dall'assenza di personale adeguato, che talvolta risulta mancante per un 30 per cento degli impiegati; in numerosi casi, come in Ambasciata a Berlino, vi sono Consiglieri che hanno due o tre incarichi come quello dell'Addetto stampa che e' obbligato a fare anche il Consigliere per gli Affari Culturali, con le conseguenze immaginabili; tale insostenibile situazione e' alimentata anche dal grande divario esistente tra impiegato ed utenza, basta rilevare che: nel Consolato Generale di Amburgo vi e' ca. 1 impiegato su 1.600 utenti; nel Consolato Generale di Colonia vi e' ca. 1 impiegato su 3.400 utenti; nel Consolato Generale di Francoforte vi e' ca. 1 impiegato su 3.300 utenti; nel Consolato Generale di Hannover vi e' ca. 1 impiegato su 1.800 utenti; nel Consolato Generale di Lipsia vi e' ca. 1 impiegato su 500 utenti; nel Consolato Generale di Monaco di Baviera vi e' ca. 1 impiegato su 2.500 utenti; nel Consolato Generale di Stoccarda vi e' ca. 1 impiegato su 4.000 utenti; nel Consolato di Dortmund vi e' ca. 1 impiegato su 3.800 utenti; nel Consolato di Friburgo in Brisg. vi e' ca. 1 impiegato su 2.800 utenti; nel Consolato di Norimberga vi e' ca. 1 impiegato su 2.500 utenti; nel Consolato di Saarbrucken vi e' ca. 1 impiegato su 2.800 utenti; Agenzia consolare di Mannheim vi e' ca. 1 impiegato su 2.200 utenti; Agenzia consolare di Wolfsburg vi e' ca. 1 impiegato su 1.200 utenti; Cancelleria consolare di Berlino vi e' ca. 1 impiegato su 1.700 utenti; mentre tutti sanno che in Italia il comune piu' 'scalcinato' ha una proporzione di 500, massimo 800 cittadini per ogni impiegato o addetto comunale, con un raggio di competenze inferiori a quelle di un Consolato, in quanto settori come la promozione commerciale, le questioni scolastiche o militari sono demandate ad altri organi istituzionali; piu' volte Bruno Zoratto membro del CGIE-Germania (Consiglio Generale per gli italiani all'Estero), ha denunciato la precaria situazione esistente all'interno dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, che sempre piu' spesso e' latitante e lascia che i Consolati gestiscano il tutto molto disordinatamente, senza un minimo di coordinamento, di preparazione, in una strategia comune per ben assistere e tutelare i nostri connazionali e gli interessi in questo importante Paese. A conferma di questo scandaloso stato di cose e' l'assurda situazione venutasi a creare nei centralini dei tredici Consolati, che dovrebbero essere il biglietto da visita per funzionalita' ed efficienza, invece (tolte pochissime eccezioni), sono diventati degli incomprensibili robot computerizzati dove il connazionale non riesce mai a capire come fare per avere il collegamento diretto con l'ufficio preposto alla sua pratica: infatti, nessuno riesce mai a parlare via telefono ne' con i Consolati ne' con l'Ambasciata d'Italia a Berlino. A nulla sono servite le proteste che in varie occasioni ed in diverse forme i membri del CGIE, i Comites e le organizzazioni degli italiani hanno sollevato durante gli incontri istituzionali avuti con il dottor Enzo Perlot, Ambasciatore d'Italia e il numero due della stessa, il dottor Francesco Peano, i quali sembrano dimostrare di non avere tanto interesse a seguire la questione dei nostri connazionali, da essi ad avviso dell'interrogante considerate marginali e di poco conto. Infatti, da quando l'Ambasciatore Vattani e' rientrato al ministero le cose sono cambiate in peggio e la stampa d'emigrazione lo conferma regolarmente, registrando puntualmente questo stato di cose, che non puo' lasciare indifferenti i responsabili del nostro Governo -: come si concilia questa situazione con gli auspici piu' volte annunciati dall'onorevole Lamberto Dini alla Commissione esteri, al Comitato parlamentare degli italiani nel mondo ed allo stetto CGIE, in cui la struttura diplomatico-consolare veniva messa al centro dell'intervento dello Stato all'estero, in una strategia globale che dovrebbe ampliare le funzioni e le competenze dei consolati e della ambasciate, ridisegnando ruoli e funzioni ad esempio nel campo commerciale, scientifico e culturale per rendere un nuovo e moderno servizio all'Italia, curando piu' compiutamente i suoi interessi. Ma se non si riesce neanche a far funzionare un centralino di un consolato, non ci si puo' illudere di far giustamente impegnare i consolati e le ambasciate nei ruoli e nelle funzioni auspicate dal Ministro; quali le iniziative immediate e a lungo termine che il Governo intenda prendere per andare incontro alle esigenze di una grande collettivita', che ha il diritto di essere tutelata ed assistita con strumenti adeguati in un Paese in cui la burocrazia per tradizione funziona, come la Germania. (4-29165)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T12:38:21Z
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MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE)