INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27920 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000119
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Ai Ministri degli affari esteri e della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: nel Terzo Millennio e nella costituzione dell'ormai diventata inalienabile realta' del villaggio globale e' fondamentale uno sviluppo concreto nella direzione di una integrazione della cultura delle nazioni e dei continenti; oggigiorno la potenzialita' della vera globalita' e' resa possibile grazie al supporto della rete telematica di Internet purtroppo intesa esclusivamente per fini commerciali di beni di utilizzo, pubblicitari o pornografici; grazie alla profusione delle iniziative della Associazione Laut (Libera associazione utenti telecomunicazioni) e' stato possibile valutare come a dispetto dell'utilizzo culturale dei mass-media, il ministero della pubblica istruzione, che dovrebbe essere il principale promotore di una aperta politica verso quella necessaria integrazione non solo delle nazioni europee ma anche degli altri continenti, non sappia prendere quelle necessarie iniziative atte ad incentivare uno scambio culturale proficuo all'altezza delle aspettative del terzo millennio; soprattutto in campo universitario molti professionisti italiani laureati all'estero, in particolar modo nelle universita' americane, trovano una grandissima difficolta' ad integrarsi nei quadri dirigenziali nella stessa nazione italiana per via di una politica confusa e farraginosa degli atenei italiani che impedisce il riconoscimento della laurea straniera; il monopolio della cultura da parte del ministero della pubblica istruzione e degli atenei italiani e' da considerarsi come un vero e proprio embargo nei confronti dei tanti connazionali che per le piu' disparate circostanze hanno potuto o dovuto studiare all'estero, laureandosi in discipline prestigiose quali architettura, medicina, economia e commercio, ingegneria, psicologia, legge, scienze politiche, pubblicita', eccetera; tali professionisti, oltre ad essersi laureati all'estero, sono in possesso di master ed hanno un bagaglio culturale il piu' delle volte estremamente superiore alla media nazionale, poiche' hanno perfezionato il corso universitario con una assidua pratica vicino ai docenti professionisti come previsto dall'ordine degli studi di paesi stranieri che diversamente dalla prassi italiana, obbliga ad una formazione teorica e pratica imprescindibili l'una dall'altra; l'indiscussa professionalita' dei tanti italiani laureati all'estero che desidererebbero esercitare la loro professione nella terra d'origine, non trova la possibilita' di essere soddisfatta a meno che i laureati italiani in possesso dei diplomi di laurea estera non rinuncino ufficialmente al proprio titolo per farlo poi valutare dall'Ateneo italiano a cui si fa riferimento; solo dopo mesi ed anni il Consiglio universitario delibera quali sono le materie universitarie complementari che devono essere sostenute a spese del laureato italiano per essere ammesso ad una nuova ed estenuante tesi di laurea; per le considerazioni di cui sopra e' palese che non esiste un riconoscimento ufficiale dei titoli universitari da parte dell'Italia anche se i diplomi di laurea stranieri sono riconosciuti dalle stesse ambasciate italiane presenti all'estero che si occupano di tutte le procedure burocratiche del caso come le traduzioni giurate e le effettive presenze dei laureandi sul posto; per tale ragione questi professionisti laureati all'estero non possono essere ammessi a misurare le loro effettive capacita' professionali con l'esame di Stato in Italia, che costituisce a tutt'oggi la condizione indispensabile per l'iscrizione all'Albo professionale e all'esercizio quindi della professione in Italia; l'Italia si priva, quindi, dell'arricchimento culturale e del beneficio tecnico ed economico che verrebbe da quei connazionali che per cultura ed amore verso la propria nazione potrebbero offrire un valido contributo intellettuale per aiutarla a crescere in tutti quei settori cosi' palesemente in ritardo verso le tante esperienze del mondo: in campo architettonico, ingegneristico, medico e quant'altro possa essere considerato come fonte di investimento e di patrimonio umano nella nostra nazione -: quali iniziative intendano intraprendere per integrare i tanti professionisti italiani laureatisi all'estero che, per capacita' e titolo universitario, potrebbero contribuire fattivamente al benessere culturale e sociale dell'Italia; quali iniziative intendano adottare per rendere piu' tangibile e proficua la mondializzazione di quella concreta cultura di cui tanti professionisti italiani che ne rappresentano la vera custodia del sapere; quali iniziative per un patrimonio umano cosi' prezioso e unico, ma soprattutto di interesse nazionale come l'esperienza dei tanti connazionali laureati all'estero, si intenda intraprendere per integrare nella globalizzazione culturale l'esperienza acquisita nelle tante nazioni amiche quali U.S.A., Russia, America del Sud, Costa Rica, Giappone ecc, favorendo cosi' il bene stesso dello sviluppo italiano. (4-27920)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27920 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000119
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20000119-20000526
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27920 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000119
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T12:32:18Z
4/27920
GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
20000419