INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27588 presentata da DUCA EUGENIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19991215

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_27588_13 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei trasporti e della navigazione, dei lavori pubblici e della giustizia. - Per sapere - premesso che: da alcuni mesi i quotidiani Corriere Adriatico e il Resto del Carlino e recentemente Il Messaggero forniscono informazioni su una trattativa tra il comune di Ancona e il signor Bernardo Marinelli tesa ad ottenere alcune varianti urbanistiche, in deroga al vigente piano regolatore cittadino, sul complesso immobiliare cinema-teatro Metropolitan di proprieta' della Siab s.r.l. societa' posseduta da Adriafin s.r.l. e Videofin s.r.l. A loro volta, da quanto si puo' facilmente accertare in base agli atti della camera di commercio, l'Adriafin e' posseduta da un insieme di altre societa' tutte riconducibili al signor Edoardo Longarini; mentre la Videofin e' posseduta dalla Adriatica Costruzioni s.r.l. e dalla Adriatica Costruzioni Ancona s.r.l., di proprieta' dello stesso Longarini gia' concessionario del ministero lavori pubblici - proprio attraverso le due societa' citate - del piano di ricostruzione di Ancona, concessioni revocate e annullate a seguito delle truffe perpetrate allo Stato e alla citta' di Ancona dal Longarini piu' altri reati, per i quali e' gia' stato condannato con sentenza di primo grado; lo stesso Longarini risulta altresi' proprietario, tramite l'Adriafin, del 50 per cento delle quote della C.N.N. Cantiere Navale Nicolini s.r.l. in liquidazione giudiziaria e della societa' Cantiere Navale Dante Castracani s.r.l. Quest'ultima in data 18 dicembre 1989 ha presentato istanza di contributi per investimenti ex articolo 6 legge n. 234/89 presentando un piano di investimenti il cui importo dichiarato anche a seguito di successive rideterminazioni assommava a lire 8.790.344.508 di cui ammissibili lire 8.198.962.628. Con decreto ministeriale n. 56 del 20 novembre 1993 veniva concessa un'anticipazione del contributo pari a lire 1.639.792.525. Successivamente la societa' Castracani ha presentato copia della documentazione giustificativa della spesa sostenuta per lire 8.044.398.862 ed ha chiesto il contributo a saldo; su tale documentazione, il gruppo di lavoro ministeriale ha svolto l'istruttoria svolgendo anche un sopralluogo presso il cantiere anconitano. La Commissione ministeriale prevista dall'articolo 15 del decreto ministeriale 8 novembre 1990 n. 373 in data 27 febbraio 1996 ha determinato un importo complessivo dell'investimento ammissibile a contributo, pari a lire 1.624.052.638 (a fronte della documentazione prodotta dalla societa' per lire 8.044.398.862) cui e' corrisposto un contributo di lire 649.921.050. In sostanza la Societa' Castracani del signor Longarini ha ricevuto un'anticipazione di circa 1 miliardo in piu' di quanto spettante. Non solo, in data 23 maggio 1997 il ministero dei trasporti e della navigazione - in qualita' di parte offesa - ha ricevuto notifica del decreto di fissazione di udienza preliminare del procedimento n. 509/95 R.G.N.R., n. 117/97 R.G.G.I.P., a carico del signor Edoardo Longarini indagato per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all'articolo 640 bis c.p.; consumato in qualita' di amministratore delegato del cantiere Castracani. Piu' specificatamente l'ipotesi di reato a carico del Longarini e' basata su rapporto del Nucleo regionale di polizia tributaria di Ancona per avere, lo stesso, nella richiesta al ministero dei trasporti della liquidazione del contributo di cui all'articolo 6 della legge 234/89, gia' citata, esposto maggiori importi certificati con fatture emesse a fronte di operazioni inesistenti ovvero costi non effettivamente sostenuti; quindi mentre il signor Longarini gia' condannato in altri processi per truffa aggravata ai danni dello Stato e' indagato per altre ipotesi di reato tramite il signor Bernardo Marinelli di Ancona il che gestisce societa' che come detto sopra, fanno capo a Longarini ha attivato trattative con vari enti locali e in particolare con alcuni amministratori del comune di Ancona per realizzare un intervento edilizio sul cinema teatro Metropolitan di proprieta' della Siab s.r.l. di Longarini; infatti stando al contratto preliminare di compravendita immobiliare (atto notarile n. 27.270 di repertorio) tra la Siab s.r.l. con sede in Roma via Archimede 57 e la Metropolitan s.r.l. con sede in Ancona, viale della Vittoria n. 26, capitale sociale venti milioni di lire in persona del suo legale rappresentante pro tempore Bernardo Marinelli, stipulato il 2 ottobre 1999 le parti venditrice e acquirente si sono impegnate a vendere e a acquistare il cinema teatro Metropolitan e al punto c) "le parti concordano espressamente che gli effetti del presente contratto preliminare di compravendita restino condizionati sospensivamente all'approvazione definitiva (nel senso appresso spiegato) da parte delle competenti autorita' del nuovo progetto edilizio predisposto"; al punto D "la promissaria acquirente, in esecuzione di espresso incarico ricevuto dalla Siab s.r.l. cosi' come regolamentato nella citata lettera del marzo 1999 ha predisposto a sua cura e spese, un progetto edilizio di ristrutturazione del complesso immobiliare con parziale mutamento di destinazione delle superfici da realizzarsi"; al punto E "che il suddetto progetto, visionato e vistato dalla Siab s.r.l. ed illustrato alle competenti autorita' e' stato riformulato, tenendo conto di quanto affermato dalla promissaria acquirente circa le osservazioni che i competenti organi tecnici delle autorita' preposte all'approvazione del progetto avrebbero sollevato"; al punto F "che la condizione dell'approvazione del progetto e, quindi, la conseguente realizzabilita' del programma edilizio che conformemente a tale progetto la Metropolitan s.r.l. intende perseguire, ha costituito e costituisce elemento essenziale della valutazione nella concorde definizione del prezzo di compravendita dell'immobile ai fini del presente contratto, oltreche' condizione sospensiva dello stesso, per cui in relazione alle assumende odierne obbligazioni contrattuali, la promissaria acquirente ha avuto interesse a riformulare il progetto edilizio, per ottenere la relativa approvazione, sia in conformita' alle indicazioni fornite da parte dei competenti organi autorizzativi in aderenza al proprio suddetto programma edilizio"; al punto G "la promissaria acquirente, a tanto espressamente autorizzata dalla promittente venditrice che contestualmente alla sottoscrizione del presente atto firma il nuovo progetto planivolumetrico"; al punto H "il prezzo convenuto e accettato dalle parti e' fissato in lire 15.500.000.000 piu' Iva e sara' versato entro e non oltre il quindicesimo giorno dalla data di trasmissione alla Siab s.r.l. dell'approvazione definitiva del progetto da parte delle competenti autorita'"; al punto Q e' previsto tra l'altro: "la promittente venditrice dichiara espressamente di aver autorizzato e autorizzare la promissaria acquirente a porre in essere tutta l'attivita' di cui sopra" e ancora... "Il progetto sara' presentato a cura della promissaria acquirente, anche nel proprio interesse, in nome e per conto della Siab s.r.l." come noto del Sig. Edoardo Longarini; da quanto esposto emerge con chiarezza che il signor Longarini sta trattando con alcuni amministratori del comune di Ancona un progetto che prevede varianti al P.R.G. con sensibile plus valore del complesso edilizio Cinema Teatro Metropolitan; visti i consistenti crediti vantati dal ministero dei lavori pubblici in conseguenza della vicenda dei piani di ricostruzione di Ancona, Macerata e Ariano Irpino; dal ministero dei trasporti e della navigazione in conseguenza del comportamento tenuto dal Longarini in relazione ai contributi statali di cui all'articolo 6 della legge n. 234/89, dal comune di Ancona, parte civile nei confronti del Longarini per le vicende legate ai piani di ricostruzione della citta' di Ancona che ancora paga le dannose conseguenze delle azioni del concessionario Longarini; se l'Avvocatura dello Stato si sia costituita parte civile per conto dei suddetti ministeri; se abbia chiesto il sequestro conservativo di beni di proprieta' del Longarini prima che questi venda il proprio patrimonio o addirittura come nel caso di specie, venga agevolato dal comune di Ancona per realizzare un indebito arricchimento favorito da un ente che, come i ministeri citati, ha subito le note nefaste conseguenze delle vicende citate in premessa riferibili al Longarini. (4-27588)
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GIACCO LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
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