INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27174 presentata da MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991125
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_27174_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: il problema degli italiani incarcerati nella Germania comunista fu oggetto di una attenta indagine fatta da Bruno Zoratto e pubblicata nel 1992 per la Sugarco edizioni di Milano in un volume intitolato "Gestapo-rossa - Gli Italiani nelle carceri della Germania Est"; in quella inchiesta per la prima volta veniva fatto un elenco di connazionali che per varie ragioni erano stati detenuti nel famoso carcere di pubblica sicurezza di Bautzen II, dove tutti i reclusi venivano considerati politicamente pericolosi e pertanto assoggettati alle sevizie degli agenti della Stasi, elenco in cui figuravano: Bertussin Graziano, nato il 7 novembre 1943 ad Isola d'Istria, condannato per "spionaggio", recluso dal 4 settembre 1969 al 14 novembre 1972; Cervera Pasquale, nato il 6 marzo 1943 ad Ischia, condannato per "calunnia della Rdt", recluso dal 24 ottobre 1962 al 2 settembre 1964; Di Muccio Antonio, nato il 15 luglio 1940 a Taranto, condannato per "calunnia della Rdt", recluso dal 24 ottobre 1962 al 9 novembre 1964; Marcucci Nicola, nato il 5 agosto 1926 a Roma, condannato per "spionaggio", recluso dal 6 ottobre 1962 al 26 agosto 1965; De Persilis Ernesto, nato il 1^ luglio 1935 a Licata, condannato per "calunnia della Rdt", recluso dal 24 ottobre 1962 al 12 novembre 1963; Sciascia Elena, nata il 28 maggio 1935 a Berlino, condannata per "tratta di uomini", reclusa dal 31 ottobre 1974 al 30 aprile 1976; Porcu Pietro, nato il 21 agosto 1937 a Modolo, condannato per "terrorismo" e "tratta di uomini", recluso dal 22 dicembre 1971 al 14 novembre 1972; l'autore si rivolse all'allora ambasciatore d'Italia presso il Governo della Repubblica democratica tedesca (Rdt), dottor Alberto Indelicato il quale, con lettera datata 12 luglio 1990 e firmata dal consigliere d'ambasciata dottor Mauro Marsilli, rispondeva che il problema non esisteva e che lui era solo a conoscenza di qualche sporadico caso legato alla tossicodipendenza; gia' il 4 luglio 1990 la questione fu posta per la prima volta all'attenzione del Parlamento con una precisa interrogazione firmata dall'onorevole Mirko Tremaglia; le richieste piu' volte avanzate anche in sede di Cgie (Consiglio generale italiani all'estero) affinche' venisse fatta da parte del ministero degli affari esteri piena luce su questi casi, realizzando come primo atto un censimento reale sul numero degli italiani incarcerati per vari motivi nei quaranta anni di vita della Ddr, non hanno avuto seguito; a Berlino esiste l'ufficio federale denominato "Der Bundesbeauftragte fur die Unterlagen des Staatssicherheitsdienstes der ehemaligen Ddr" che raccoglie 180 chilometri di atti riguardanti l'attivita' della famigerata Stasi, al quale il Governo italiano puo' richiedere formalmente la documentazione relativa ai nostri connazionali; vi e' la necessita' di andare incontro alle esigenze di questi nostri connazionali che chiedono la giusta riabilitazione, un'adeguata assistenza a seguito delle ingiustizie subite ed un equo risarcimento dei danni - infatti alcuni di essi (vedi Elena Sciascia, Graziano Bertussin, tanto per citarne alcuni) - stanno pagando duramente le gravi conseguenze che la lunga detenzione ha provocato al loro stato di salute -: per quale motivo il Governo non abbia ritenuto di intervenire presso le Istituzioni federali germaniche per fare pienamente luce su queste pagine di storia europea che ha interessato numerosi nostri connazionali; quanti siano i connazionali che agli atti del nostro ministero degli affari esteri risultano essere stati incarcerati nei quarant'anni di vita della Rdt (Ddr in tedesco); se risultino vere le notizie riguardanti la recente azione giudiziaria intentata dalla famiglia di Benito Corghi, assassinato il 5 agosto 1976 al passaggio della frontiera della Rdt di Hirschberg. La vedova, signora Silvana Bertarelli, dopo aver constatato la mancanza di ogni volonta' di giustizia da parte del tribunale tedesco, ha infatti dichiarato: "Dopo la morte del nostro congiunto siamo stati lasciati soli in tutti i sensi"; quali siano gli interventi fatti dalle nostre autorita' consolari per assistere, tutelare, salvaguardare i singoli; per quale motivo non vengano promossi e incentivati gli studi e le inchieste per approfondire e far conoscere all'opinione pubblica italiana queste gravi e scandalose pagine di storia alle quali il corrispondente da Berlino dell'autorevole quotidiano francese Le Figaro, Jean Paul Picaper, ha dedicato un lungo articolo, apparso il 19 novembre 1999 sotto il titolo: "Vittime della Stasi - I dimenticati del Muro". (4-27174)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27174 presentata da MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991125
xsd:integer
1
19991125-20010122
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27174 presentata da MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991125
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
xsd:dateTime
2014-05-15T12:28:36Z
4/27174
MALGIERI GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE)
blank nodes
SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
20001219