INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27001 presentata da CENTO PIER PAOLO (MISTO) in data 19991119

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Ai Ministri dell'interno e per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: il collezionismo delle cosiddette "armi bianche antiche" nel significato di ricerca, raccolta, restauro, conservazione, studio dei reperti e' un fatto culturale di primaria importanza, non secondo alla coltivazione di altre testimonianze storiche, artistiche, etnografiche, come dimostrato dalle esposizioni nei musei, dalle mostre, dalla letteratura e dalla pubblicistica in materia. Il materiale da collezione e' particolarmente interessante nel nostro paese, apprezzato e ricercato all'estero, per le diversita' regionali che si sono tradotte, nel tempo, in una varieta' di modelli non riscontrabili altrove; tuttavia le armi bianche antiche di cui trattasi (esclusi cioe' i reperti archeologici) sono considerate vere e proprie armi anziche' oggetti di antiquariato, spesso deteriorati dal tempo anche perche' realizzati con tecnologie d'epoca, non piu' confacenti alla destinazione originaria. Nell'obbligato riferimento al contesto criminale esse rappresentano un ingrediente della letteratura e della filmografia gialla piuttosto che un anacronistico strumento d'uso assai poco affidabile rispetto a quanto offre di moderno il libero mercato; da tale classificazione restrittiva consegue che i collezionisti sono soggetti a una serie di adempimenti nei confronti degli uffici di polizia, come la denuncia documentata di ogni acquisto, la richiesta di autorizzazione alla detenzione nel proprio domicilio, la domanda di inserimento nella collezione, la comunicazione di ogni eventuale alienazione, il consuntivo dei prezzi presenti nella collezione che hanno forte potere dissuasivo in contrasto con qualsiasi obbiettivo di evoluzione culturale; per contro ogni cittadino puo' acquistare liberamente nelle coltellerie, ma anche nei mercati, riproduzioni perfette ed efficienti di armi antiche, dal pugnale all'alabarda, realizzate con buoni materiali e moderna tecnologia. La vendita avviene senza formalita' come invece e' prescritto per le armi vere e proprie, a significare che di armi non si tratta ma di oggetti da collezione, studio o addirittura da arredamento. A maggior ragione tale classificazione compete a tutte le armi antiche originali senza distinzioni tipologiche che non avrebbero senso -: quali iniziative intendano prendere per salvaguardare e incentivare il collezionismo di armi antiche da parte di strutture pubbliche, favorendone la ricerca, la raccolta, lo studio, la conservazione, la circolazione, liberalizzando totalmente l'acquisto, la vendita, l'importazione, la detenzione, la spedizione e il trasporto, consentendo inoltre ai privati collezionisti la consultazione di esperti di musei, gallerie e sovraintendenze, prevedendo opportune cautele per l'esportazione e confermando che si vuole a totale garanzia il divieto di porto. (4-27001)
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CENTO PIER PAOLO (MISTO) 

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