INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/25837 presentata da VENDOLA NICOLA (MISTO) in data 19990930
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_25837_13 an entity of type: aic
Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il signor Adriano Carlesi, condannato a 29 anni, 10 mesi e 5 giorni di detenzione, per aver commesso il reato di ricettazione di assegni, e' attualmente detenuto nel carcere romano di Rebibbia dove da circa due mesi e' in sciopero della fame per segnalare l'incredibile singolarita' del suo caso; la condanna di cui sopra gli e' stata comminata dalla Corte di appello di Venezia, la quale non ha riconosciuto l'applicazione della disciplina del reato continuato con l'ordinanza del 1^ luglio 1999 che cosi' recita: "spetta all'istante non solo dedurre ma anche allegare specifici elementi di collegamento tra i fatti di cui alle varie condanne..."; la Corte di Cassazione con ordinanza del 15 gennaio 1999 disciplinava la continuazione di reato con tale formulazione: "E' principio consolidato nell'esegesi giurisdizionale dell'articolo 671 del codice di procedura penale che non incombe all'interessato un onere probatorio..."; il signor Adriano Carlesi ha gia' espiato per il reato di ricettazione 10 anni e 6 mesi di detenzione, entrando e uscendo dalla prigione sin dal 1979; e' sposato ed ha tre figli, sua moglie Silvana e' affetta da cancro e da epatite C (provocatagli da strumenti operatori non sterilizzati usati durante il suo ricovero presso il Policlinico di Roma Umberto I). La salute precaria non le consente, unicamente alla vicenda del marito, di far fronte ai problemi che quotidianamente si presentano; la decisione della Corte di appello di Venezia suscita gravi interrogativi legati alla sproporzione tra reato e pena. La legge prevede che il cumulo delle pene non superi il quintuplo della pena piu' grave (in questo caso era di tre anni) e, dunque, Carlesi avrebbe dovuto scontare al massimo 15 anni di detenzione, avendogli la Corte di Cassazione riconosciuto l'omogeneita' del disegno criminale; in sostanza la Corte di appello di Venezia ha condannato a circa trent'anni di carcere il signor Carlesi per la ricettazione di 300 assegni per un valore odierno di quasi 300.000 lire, reato contro il quale mai nessuno si e' costituito parte lesa e parte offesa -: quali iniziative si intendano adottare per la tutela della salute del signor Adriano Carlesi, che da circa due mesi sta operando lo sciopero della fame; se non intenda predisporre una ispezione presso la Corte di appello di Venezia per verificare la correttezza del lavoro svolto nel caso specifico del signor Adriano Carlesi, in ottemperanza ai principi costituzionali della equita' della pena e della giusta proporzione tra reato e pena comminata. (4-25837)
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4/25837
VENDOLA NICOLA (MISTO)