INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24068 presentata da RIZZO ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19990520

Al Ministro dell'interno con incarico per il coordinamento della protezione civile. - Per sapere - premesso che: tra i vari provvedimenti emanati in conseguenza degli eventi alluvionali del 5 e 6 maggio 1998 in Campania nei territori di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice e Cancello vi e' l'ordinanza n. 2787 del 21 maggio 1998: "Primi interventi urgenti per fronteggiare i danni conseguenti alle avversita' atmosferiche e agli eventi franosi che nei giorni 5-6 maggio 1998 hanno colpito il territorio della provincia di Salerno, Avellino e Caserta"; il presidente della regione Campania e' nominato commissario delegato per gli interventi disciplinati dall'ordinanza; l'articolo 2, comma 2, della citata ordinanza n. 2787 prevede che il commissario delegato provveda all'approvazione del piano di interventi infrastrutturali di emergenza, tra cui anche la demolizione delle abitazioni non piu' recuperabili, e di quelli di somma urgenza relativi alla piena sistemazione idrogeologica, all'attuazione del piano di ricostruzione e all'erogazione delle somme occorrenti ai soggetti attuatori; il decreto-legge n. 132 del 1999 ("Interventi urgenti in materia di protezione civile"), in esame alla Camera, riafferma all'articolo 5, comma 2, che il presidente della regione Campania, nominato commissario delegato, attui gli interventi descritti nell'ordinanza 21 maggio 1998 -: quali incomprensibili bizantinismi burocratici rallentino l'attivita' del commissario delegato alla ricostruzione delle zone alluvionate della Campania visto che in data 18 maggio 1999, ad un anno dall'evento franoso, non risulta essere stato ancora approvato dal consiglio regionale il piano relativo alla ricostruzione delle zone disastrate di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice e Cancello. (4-24068)