INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22144 presentata da MASTRANTUONO RAFFAELE (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19940223
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_22144_11 an entity of type: aic
Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il Co.RE.CO, sezione provinciale di Napoli, in data 15 novembre 1993 ha annullato - applicando erroneamente la legge 16/92 ad una fattispecie retroattiva (v. sentenza TAR Emilia Romagna n. 117 del 9 aprile 1993) - la delibera del Consiglio comunale di Villaricca n. 51 del 5 novembre 1993 di conferma a consigliere del signor Tambaro Francesco, travolgendo, con detto annullamento, anche l'elezione del Sindaco, effettuata contestualmente nei sessanta giorni; il Prefetto di Napoli, con decreto del 22 novembre 1993 sospendeva il Consiglio comunale di Villaricca in attesa dello scioglimento per mancata elezione del Sindaco nei sessanta giorni (sic!); con sintomatica e sinergica coincidenza venivano arrestati alcuni consiglieri comunali - per l'acquisto nel 1986 di alcuni alloggi per i terremotati - e contemporaneamente sciolto il Consiglio comunale per infiltrazione e condizionamento mafioso; il decreto di scioglimento - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 1994 - si limita a recitare il testo della legge n. 221 articolo 1 comma 1; avendo svolto le funzioni di Sindaco del comune di Villaricca dal 1975 al febbraio 1985 e dal 1990 al marzo 1993, l'interrogante sente il diritto e il dovere di difendere, anche da solo, la dignita' dei Consiglieri comunali e dei cittadini ed il prestigio del comune di Villaricca profondamente offesi dalle affermazioni del Ministro dell'interno contenute nella relazione al Presidente della Repubblica che qui si riportano: "Il Consiglio comunale di Villaricca (Napoli), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 1990, presenta fenomeni di condizionamento da parte della criminalita' organizzata, che compromettono l'imparzialita' dell'organo elettivo, il buon andamento dell'amministrazione ed il regolare funzionamento dei servizi. Invero, dal Prefetto di Napoli, con relazione in data 20 dicembre 1993, e' stata evidenziata, anche sulla base degli accertamenti svolti dai competenti organi, la sussistenza di un consolidato predominio della famiglia comorristica dei Ferrara sul territorio del comune di Villaricca, attuato attraverso il reinvestimento in attivita' legali di proventi illeciti. Le ingerenze della criminalita' organizzata sull'attivita' politico-amministrativa dell'Ente si sono realizzate mediante forme di contiguita' con esponenti della civica amministrazione protrattesi nel tempo, che hanno condizionato e condizionano la gestione della cosa pubblica in un'area ad alto indice di criminalita'. Il clima di grave condizionamento e degrado in cui versa il consiglio comunale di Villaricca, la cui libera determinazione risulta compromessa perche' contigua agli interessi delle locali organizzazioni criminose, la palese inosservanza del principio di legalita' nella gestione dell'ente e l'uso distorto della cosa pubblica, utilizzata per il perseguimento di fini estranei al pubblico interesse hanno minato ogni principio di salvaguardia della sicurezza pubblica e, nel compromettere le legittime aspettative della popolazione ad essere garantita nella fruizione dei diritti fondamentali, hanno ingenerato diffusa sfiducia nella legge e nelle istituzioni da parte dei cittadini. Da quanto sopra esposto, emerge l'esigenza dell'intervento dello Stato, mediante provvedimenti incisivi in direzione dell'amministrazione di Villaricca, caratterizzata da costanti collegamenti, diretti ed indiretti, tra amministratori e criminalita' organizzata che condizionano la libera determinazione degli stessi, inficiano il buon andamento dell'amministrazione ed il regolare funzionamento dei servizi alla medesima affidati"; dette affermazioni appaiono all'interrogante frutto di fantasiose ricostruzioni; il comune di Villaricca e' stato esempio di correttezza amministrativa, luogo di elaborazione di proposte per gli Enti locali, come e' a conoscenza del ministro interrogato, avendo partecipato nel 1982 ad un convegno, presso l'Hotel la "La Lanterna", sulla condizione giuridica ed economica degli amministratori locali che ha contribuito alla approvazione della legge 816/85; la relazione del Prefetto di Napoli appare inspiegabile, avendo l'interrogante personalmente ottenuto dallo stesso rassicurazioni sulla correttezza del comune; e' grave la parte della stessa relazione nella quale si dichiara "la sussistenza di un consolidato predominio della famiglia camorristica dei Ferrara sul territorio di Villaricca, attuato attraverso il reinvestimento in attivita' legali di proventi illeciti", perche' e' una confessione della sconfitta delle forze dell'ordine nel controllo del territorio, come piu' volte denunziato anche dall'interrogante con l'insistente ma vana richiesta di un presidio a tutela dei cittadini; l'affermazione contenuta nel primo comma della relazione ministeriale "Il Consiglio comunale di Villaricca (Napoli), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 1990, presenta fenomeni di condizionamento da parte della criminalita' organizzata, che compromettono l'imparzialita' dell'organo elettivo, il buon andamento dell'amministrazione ed il regolare funzionamento dei servizi" e' ad avviso dell'interrogante una petizione di principio vaga, generica, offensiva, infondata e grave perche' scarica eventuali responsabilita' individuali sull'organo elettivo, coinvolgendo i consiglieri comunali e l'organo elettivo nella sua collegialita'; nella piu' volte citata relazione sono espressi giudizi sommari, senza precisare soggetti, tempi, luoghi con premeditato stravolgimento della verita'; la vicenda penale che ha provocato l'arresto di alcuni amministratori risale al 1986, tant'e' che nel provvedimento di custodia cautelare si fa riferimento anche ad un consigliere comunale dell'epoca deceduto il 14 marzo 1990; non e' affatto vero che gli amministratori coinvolti erano tutt'ora componenti dell'organo elettivo in quanto il Barbato non e' stato candidato alle elezioni del 1990, e il consigliere D'Alterio Antonio si era dimesso nel maggio 1993 e il defunto non si e' candidato; l'annullamento della delibera da parte del CO.RE.CO., su relazione dell'interrogante, per eccesso di potere e illogicita' manifesta, per quanto e' dato all'interrogante di conoscere, non avendo potuto leggere gli atti perche' sequestrati dalla DIA, senza rilascio di copie, riguarda l'aumento del prezzo e non la legittimita' delle procedure amministrative; le dichiarazioni del sindaco pro-tempore (anonimo del 1986) di essere stato oggetto di minacce, riguardano solo ed esclusivamente la sua persona, altrimenti si sarebbe proceduto all'arresto di tutti i consiglieri comunali dell'epoca (omissis nominibus); l'affermazione contenuta sempre nella relazione del Ministro degli interni che si trascrive integralmente "Tale sistema di palese illegalita' risulta aggravato dalla circostanza che gli alloggi interessati all'acquisto erano stati edificati abusivamente e che la relativa concessione in sanatoria era intervenuta successivamente alla delibera di acquisto da parte del Consiglio comunale di Villaricca" ignora ad avviso dell'interrogante volutamente che gli alloggi sono stati edificati abusivamente sul territorio di un altro comune (omissis) e dice il falso in ordine alla sanatoria, in quanto la concessione in sanatoria - che comunque non e' necessaria essendo sufficiente solo la copia della domanda di condono - e' intervenuta prima della delibera di acquisto da parte del Consiglio comunale; i due amministratori sorpresi a casa del pluripregiudicato Tambaro furono invitati a dimettersi dall'interrogante - per motivi di opportunita' politica, non perche' responsabili di qualcosa - dalla carica di assessori comunali (vedi rassegna stampa dell'epoca) con l'apertura formale della crisi della Giunta appena venutone a conoscenza dai giornali dopo l'omicidio del Tambaro, e non da chi aveva il dovere di comunicarlo all'interrogante; nei confronti dei predetti e' stato emesso un provvedimento di archiviazione; non vi e' stato alcun condizionamento da parte della criminalita' organizzata per un piano di lottizzazione, mai approvato dal Consiglio comunale, ne' si e' avuto mai conoscenza dai due amministratori del tentativo di condizionamento; nella relazione del ministro dell'interno si afferma altresi' che "Accertamenti, ancora in corso, nel settore dell'abusivismo edilizio, hanno portato, sinora, al sequestro di numerosi edifici ed alla denuncia di alcuni amministratori per reati contro la pubblica amministrazione"; su tali accertamenti - anche semplici accertamenti per abusivismo edilizio sono rilevanti ai fini dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche? - l'interrogante non ha elementi, a meno che il Ministro degli interni non intenda riferirsi ad una notizia apparsa con molto clamore sul "Mattino" del giorno 2 dicembre 1993 con l'evidente scopo da parte dell'autore dell'articolo di distrarre l'attenzione da una discarica autorizzata regolarmente (???); in ordine a detta notizia l'interrogante ha consegnato il 24 dicembre 1993 direttamente al Dirigente della polizia di Stato di Giugliano una nota con indicazione di fatti, circostanze e responsabilita'; nonostante tutto rimane la fiducia nei confronti dell'interrogante oltre che del Prefetto di Napoli e del Capo dello Stato; nessuno ha interesse ad aggiungere al proprio medagliere lo scioglimento, ingiusto ed odioso, di un altro Consiglio comunale; l'interrogante consapevole anche dei rischi personali e delle prevedibili reazioni giudiziarie alle quali andra' incontro da parte di una giustizia contrattata con pentiti che vendono allo Stato le loro dichiarazioni -: a) se ritiene legittima l'interpretazione del CO.RE.CO che applica la legge 16/92 a fatti precedenti alla candidatura e all'entrata in vigore della legge; b) se ritiene recuperato il controllo del territorio di Villaricca con lo scioglimento del Consiglio comunale o non ritiene necessario istituire un presidio per la sicurezza dei cittadini; c) se in ordine alle affermazioni del Prefetto di Napoli sul predominio di una famiglia cammoristica sul territorio di Villaricca e, come l'interrogante presume, di altre famiglie su altri territori non vi siano precise responsabilita' omissive degli organi dello Stato; d) se ritiene che la DIA e gli altri organi di polizia possano procedere al sequestro di atti senza provvedimenti giudiziari e senza lasciare al comune copia degli stessi; e) se ritiene, alla luce delle argomentazioni sopra esposte, di proporre al Capo dello Stato, in sede di autotutela, la revoca del provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale di Villaricca per mancanza dei presupposti previsti dalla legge 221/91. Cio' non solo per riaffermare l'esistenza di uno Stato di diritto ma anche per rispondere ad una petizione di cittadini che hanno chiesto l'immediata elezione diretta del Sindaco. (4-22144)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22144 presentata da MASTRANTUONO RAFFAELE (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19940223
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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MASTRANTUONO RAFFAELE (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)