INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21392 presentata da LECCESE VITO (MISTO) in data 19990111

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Ai Ministri per le politiche agricole e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: in agro di Conversano (Bari), in contrada Monte Ferraro in un'area agricola prospiciente una lama, sono iniziati lavori di sbancamento e taglio di alberi di ulivo e di quercia; lo svellimento di 400 alberi di ulivo e' stato autorizzato con i decreti dirigenziali n. 6248 e n. 6247 del 14 ottobre 1998 da parte del dirigente dell'ufficio struttura dell'assessorato all'agricoltura e foreste della regione Puglia - ispettorato provinciale di Bari; nelle motivazioni dei suddetti decreti, emanati ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto luogotenenziale 27 luglio 1945 n. 475 e nella legge 4 dicembre 1951 n. 144 che hanno disciplinato l'abbattimento degli alberi di ulivo, si legge che lo svellimento delle piante di olivo si rende necessario per "scarsa produttivita' dovuta a numerose malattie patogene e fitopatie diverse"; il sindaco di Conversano ha emesso una ordinanza di sospensione dei lavori in quanto sulle aree interessate esistono vincoli di tutela ambientale ed anche perche' il sito rurale, secondo quanto comunicato dalla Soprintendenza archeologica della Puglia con nota prot. n. 21672/FR, e' di notevole valenza ambientale in quanto collocato su un elevato terrazzo delimitato da un'ampia lama, in un ambiente tipicamente appartenente alla Murgia barese; negli ultimi tempi nel sud-est barese si verificano numerose iniziative di trasformazione agraria del territorio attraverso lo svellimento di alberi di ulivo secolari per passare ad impianti specializzati di uva da tavola; tali iniziativa, oltre a deturpare il paesaggio, determina traumatiche alterazioni dell'ecosistema e con ogni probabilita' l'insorgenza di una preoccupante situazione di rischio idrogeologico; le motivazioni che supportano le autorizzazioni di svellimento degli ulivi, come nel caso segnalato, risultano troppo vaghe e generiche e molto spesso la "scarsa produttivita'" lamentata non e' da riferirsi alla presenza di gravi patologie ma, al contrario, al fatto che la pianta e il terreno per un lungo periodo non sono stati sottoposti alle normali tecniche di coltivazione (potature, concimazioni) per cui e' normale che ne consegua una naturale riduzione delle qualita' produttive -: se intendano adottare o promuovere provvedimenti che rendano piu' rigoroso il controllo sul taglio degli alberi d'ulivo, anche subordinando al rispetto del paesaggio e dell'ambiente eventuali contributi comunitari previsti in favore di chi realizza impianti specializzati di uva da tavola. (4-21392)
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