INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21385 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19990111

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Ai Ministri delle finanze e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: da una recente indagine condotta dall'associazione per il diritto degli utenti del settore finanziario, (Adusbef), risulterebbe che la tenuta di un normale conto corrente costerebbe ai cittadini non meno di 330 Euro all'anno, una cifra certamente consistente e forse anche troppo rilevante se si tiene conto che la stessa farebbe riferimento a situazioni contabili di gestione di conto che sembra richiedano il minimo delle operazioni bancarie tra quelle che gli istituti sono solite effettuare nell'arco di un anno; nel denunciare l'eccessivo costo di tenuta dei conti correnti richiesto dai relativi istituti, la stessa associazione di tutela degli utenti Adusbef, ha fermamente biasimato il sistema bancario per questa situazione, provocando la reazione dell'ABI, che senza smentire quanto rilevato, avrebbe solo invitato l'autore dell'inchiesta a valutare piu' dettagliatamente i dati e le situazioni esaminati perche' in certe circostanze non sempre la tenuta di un conto corrente comporta costi amministrativi rilevanti; sempre la stessa Adusbef, da molto tempo, continua a denunciare il pericoloso espandersi del fenomeno dell'indebitamento dei correntisti verso i propri istituti a causa della temporanea inattivita' di movimentazioni finanziarie tramite conto corrente, una singolare situazione in cui i cittadini che hanno un conto corrente attivo, non movimentandolo per un certo periodo, a causa dei costi di gestione, finiscono in brevissimo tempo nel trovarsi con forti passivi verso le banche, rossi di conto che una volta apertisi diventano mensilmente sempre piu' ampi e rispetto ai quali e' pressoche' impossibile fare opposizione per evitare di saldare dei debiti non voluti, e' questa una ingiusta situazione che reca danni rilevantissimi ai cittadini sia in ordine economico che sociale e giurisdizionale -: se non ritenga doveroso avviare una propria inchiesta per accertare quanto mediamente costi tenere un conto corrente presso gli istituti italiani; se, una volta effettuata l'inchiesta e confermati i dati accertati dalla Adusbef, non ritenga necessario attivarsi per ricercare misure di contenimento adeguate che permettano un consistente taglio di tali costi; quale sia la reale situazione relativamente alla vicenda dei correntisti debitori verso i propri istituti per debiti che sono stati determinati esclusivamente da costi di gestione che hanno eroso resti attivi fino a provocare passivi esponenziali, se, relativamente a questa ultima problematica non ritenga di elaborare un'accurata relazione da inviare al Parlamento, anche con suggerimenti di carattere legislativo che sarebbe necessario approvare al fine di eliminare questa profonda ingiustizia che penalizza oltremodo e sempre in modo maggiore migliaia di innocenti cittadini; se sia possibile attuare mirate campagne di informazione che rendano pienamente edotti i cittadini riguardo alle situazioni trattate nel presente atto ispettivo. (4-21385)
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PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) 

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MINISTRO MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
19991202 

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