INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20695 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19931207
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Ai Ministri dell'interno, dei lavori pubblici e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il consiglio provinciale di Viterbo, dopo la sua elezione avvenuta a giugno 1993 sulla base delle nuove regole elettorali, determino' unitariamente, secondo l'articolo 15 della legge n. 81 del 1993, gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti della provincia presso gli enti, le istituzioni e le aziende; il presidente della provincia, in base al mandato del consiglio e alle norme della legge sopracitata, procedeva, alla fine di settembre, a nominare i 3 rappresentanti della Provincia in seno al consiglio di amministrazione dello IACP di Viterbo; il presidente della Giunta regionale del Lazio, Giorgio Pasetto su evidente pressione del capogruppo della DC alla Regione, Rodolfo Gigli, impugnava l'autonomo procedimento della provincia di Viterbo e faceva esposto al CORECO; il Comitato Regionale di Controllo sugli atti delle province del Lazio, con sorprendente ossequio alla volonta' politica del presidente della Regione, non ha riconosciuto valide le nomine fatte dalla Provincia di Viterbo e ha proceduto alla nomina di un commissario ad acta per convocare il consiglio provinciale di Viterbo e procedere alle nuove nomine; contro questa decisione la Giunta provinciale di Viterbo ha presentato ricorso al TAR del Lazio essendo chiaro che al CORECO spetta solo il compito di esaminare la legittimita', e non il merito, delle delibere degli organi collegiali provinciali; appare anche evidente, secondo la normativa in vigore, che ne' il CORECO e tantomeno il presidente della Regione possono esercitare poteri sostitutivi nei confronti di atti compiuti dal presidente della Provincia e su mandato del consiglio -: se il Ministero dell'interno sia a conoscenza di quanto sopra e se non ritenga di intervenire urgentemente, direttamente e attraverso il Commissario di Governo alla Regione Lazio sul presidente della Giunta regionale e sul CORECO affinche' siano ripristinate le piu' elementari regole democratiche e istituzionali; se il Ministro dei lavori pubblici non intenda, nell'ambito dei doveri poteri di vigilanza, aprire una immediata inchiesta sullo IACP di Viterbo, da tempo oggetto di indagini della magistratura, e di cui e' direttore il ragionier Ugo Gigli, fratello del capogruppo DC alla Regione Lazio, che proprio per questo, ad avviso dell'interrogante, e' interessato a non permettere l'insediamento di un regolare Consiglio di Amministrazione presso questo ente; se, infine, il Ministro della giustizia non ritenga di condividere l'opinione dell'interrogante che esistano nei comportamenti del presidente della Regione Lazio e del CORECO gli estremi di abuso di potere e di ufficio e, quindi, di segnalare il tutto alla magistratura competente affinche' intervenga senza alcun indugio. (4-20695)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20695 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19931207
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T21:17:06Z
4/20695
TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)