INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19883 presentata da DELFINO TERESIO (UDR - UNIONE DEMOCRATICA PER LA REPUBBLICA) in data 19980925

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Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: con decreto-legge n. 375 del 3 novembre 1997 venivano bloccate le domande di dimissioni presentate dai dipendenti Enel in data 27 ottobre 1997; alcuni dipendenti, considerata l'impossibilita' di risolvere il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 1997, revocavano le domande di dimissioni prestando orecchio alle notizie di nuove incentivazioni da parte dell'ente rese note con comunicato del 24 ottobre 1997, con cui si stabiliva che le incentivazioni sarebbero state limitate a taluni casi e in modo specifico a coloro che nel corso del 1997, pur avendo i requisiti, non avevano ritenuto di avvalersene per andare in pensione; alcuni dipendenti, a seguito dell'invito verbale da parte dell'Enel presentavano domanda di congedo ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 449 del 27 dicembre 1997 per essere posti in quiescenza dal 1^ aprile 1998, con specifica richiesta di essere inclusi nel provvedimento di incentivazione; in data 31 marzo 1998 (ultimo giorno lavorativo) veniva comunicato ufficialmente dall'Enel che non erano previste erogazioni di incentivazione per il personale che cessava il rapporto di lavoro in data 31 marzo 1998; successivamente, in data 8 aprile 1998, l'Enel, con determinazione n. 640, l'amministratore delegato riproponeva l'incentivazione al personale che possedeva i requisiti per il pensionamento, contrariamente a quanto precisati in data 24 ottobre 1997; la determinazione dell'amministratore delegato di erogare "l'indennita' supplementare" a taluni dipendenti cessati dal servizio prima e dopo il 1^ aprile 1998 appare del tutto illegittima e moralmente condannabile, integrando una condotta contraria ad ogni principio di buona fede e violando altresi' la regola di parita' prevista dalla Costituzione che vieta trattamenti discriminatori dettati da una arbitraria speculazione, operata a discapito di alcuni dipendenti soltanto, che nulla avevano demeritato rispetto alla generalita' dei colleghi che, al pari di questi, avevano maturato tutti i presupposti oggettivi per godere del trattamento in argomento; tenuto conto del trattamento iniquo e disparitario a danno di alcuni dipendenti dell'Enel, quali provvedimenti intenda assumere per risolvere la questione nei termini della legittimita' e della giustizia, evitando cosi' trattamenti discriminatori e speculativi a danno di alcuni lavoratori dipendenti. (4-19883)
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DELFINO TERESIO (UDR - UNIONE DEMOCRATICA PER LA REPUBBLICA) 

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