INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19850 presentata da BIELLI VALTER (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980924

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il corpo della guardia di finanza ha subito gravissimi danni dal controllo e dalla influenza esercitata ai suoi vertici dalla loggia massonica segreta P2; altre forme organizzative di massoneria coperta hanno continuato ad operare all'interno del corpo dopo la legge di scioglimento della P2; il colonnello della guardia di finanza Giuseppe Quaranta, iscritto alla massoneria coperta fin dal grado di capitano (si veda volume IV, tomo II, pag. 963 degli atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2), e' in promozione al grado di generale nonostante abbia attraversato vicende penali mai completamente sviscerate in tutti i loro risvolti (v. ancora il volume IV, tomo II degli atti della citata commissione) ed e' stato recentemente assegnato al comando dell'Accademia, ove potra' bene istruire le nuove leve del corpo; il generale di brigata della guardia di finanza Francesco Giglio - gia' iscritto nell'elenco della loggia massonica P2, consegnato dai venerabili Licio Gelli e Guido Salvini ai magistrati della procura di Firenze Pier Luigi Vigna e Luigi Pappalardo, nel 1976, nel corso dell'indagine per l'uccisione del magistrato Vittorio Occorsio (si veda volume 2, tomo 1, p. 315 degli atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2) - e' stato confermato, a differenza di tutti gli altri parigrado, per un periodo di tempo insolitamente lungo al comando della zona Emilia-Romagna; non veritiere sono le argomentazioni fornite dal comando generale e riportate dal ministro in risposta ad una interrogazione a risposta scritta del senatore Bevilacqua del 31 luglio 1997 perche', pur non avendo svolto indagini sulle altre logge coperte (essendo il suo mandato limitato alla loggia P2), la Commissione parlamentare non ha mancato di condannare il ricorso a forme di copertura propria della P2 e riscontrate nelle "logge coperte periferiche", nella "loggia coperta nazionale numero uno" (presso l'organizzazione di Piazza del Gesu'), nel "Capitolo nazionale riservato" (presso il Rito Scozzese Antico ed Accettato di Palazzo Giustiniani). La Commissione ha detto esplicitamente nella sua relazione conclusiva che se i massoni intendono escludere "ogni possibile interferenza con la vita pubblica" dovranno rinunciare "alle coperture, alle iniziazioni sul filo della spada, alle posizioni "all'orecchio". Riti tutti che hanno il fascino dei costumi misteriosi di tempi lontani, ma che l'esperienza ha purtroppo dimostrato essere fertile terreno di coltura per illeciti di tempi recenti". Il tentativo del comando generale di voler considerare "le altre forme massoniche coperte" quali forme organizzative "del tutto distinte, storicamente e sostanzialmente, dalla loggia massonica P2" (come e' scritto nella risposta alla citata interrogazione), risulta fallace, come dimostrano una serie di documenti pubblicati dalla Commissione parlamentare, tra i quali quelli attinenti all'iscrizione nel Capitolo nazionale riservato del Rito Scozzese Antico ed Accettato di Palazzo Giustiniani di un gruppo di "fratelli coperti", ufficiali della Guardia di Finanza, come Francesco Giglio, Enzo Climinti, Pietro Aquilino, tutti iscritti in elenchi vari della loggia massonica P2. Carlo Accettura, massone "all'orecchio" del Gran Maestro e Riccardo Nicita (Cfr. atti allegati alla relazione della Commissione, vol. IV, tomo I, pagg. 75-77, 94-95, 294-302, vol. II, tomo I, pagine 208, 315 e 572, e al vol. I, tomo Il, pagg. 1139 e 1149). La documentazione pubblicata sulla Commissione testimonia che il Capitolo Nazionale coperto del Rito Scozzese Antico ed Accettato di Palazzo raggruppava i massoni gia' iscritti nell'Ordine alla loggia P2 o ad altre logge coperte. che avevano raggiunto il diciottesimo grado del Rito massonico (sull'attribuzione del diciottesimo grado a Francesco Giglio Cfr. il documento in data 5 febbraio 1981, vol. IV, tomo I, pag. 94); ad ogni passaggio di grado i massoni segreti prestavano un particolare giuramento come quello che dava diritto di accesso al nono grado: "giuro di difendere il Rito, i suoi capi e i singoli componenti, miei fratelli, con tutti i mezzi di cui ora e in avvenire possa disporre. Giuro di obbedire senza esitazione e dissenso agli ordini che mi verranno trasmessi dal Sovrano Tribunale dei 31 e dal Supremo Consiglio dei 33 del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Consento, se avessi la disgrazie e la vergogna di mancare al mio giuramento, di essere io stesso immolato: che i miei occhi siano privati della luce con un ferro rovente, che il mio corpo sia esecrato dai Figli della Vedova. Lo Giuro!" (Cfr. atti della Commissione vol. IV, tomo I, pag. 295). Il legame della P2 con il Capitolo Nazionale del R.S.A.A. e' altresi' dimostrato dagli stretti rapporti intercorsi tra il Venerabile Licio Gelli e il Sovrano Gran Commendatore del Rito Manlio Ceccovini e dalla iscrizione nel Capitolo di tanti piduisti e massoni "all'orecchio", tra i quali anche gli ufficiali dei servizi segreti Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, condannati insieme a Licio Gelli e Francesco Pazienza (massone "all'orecchio") per aver depistato le indagini sulla strage di Bologna -: se risulti il motivo per cui, a fronte di tempi di esame dei ricorsi di tre o quattro anni, il ricorso del generale Giglio sia stato esaminato solo dopo un anno; come mai per il generale Giglio, che ha ottenuto un assai strano giudizio favorevole dal Consiglio di Stato, la commissione di avanzamento, che lo aveva collocato in posizione ben lontana dalla promozione, abbia ribaltato il proprio verdetto, senza valutare appieno la sua attivita' massonica segreta e nonostante l'aperta contrarieta' di alcuni membri che si sono clamorosamente astenuti; se intenda riesaminare la carriera del massone Quaranta assegnandolo ad incarico meno prestigioso e impegnativo di quello di comandante della accademia e se intenda riformare il deliberato della commissione di avanzamento nei confronti del massone generale Giglio ovvero voglia rendersi compartecipe di una decisione ad avviso dell'interrogante sostanzialmente filo-massonica; quali misure intenda adottare il Governo perche' siano isolati e resi inoffensivi quei massoni che, vincolati ad un giuramento diverso da quello di servire la Repubblica, si annidano ai vertici e nella struttura di comando della guardia di finanza. (4-19850)
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