INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19688 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19931109

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: molti comuni d'Italia, interessati dai decreti del Presidente della Repubblica che prevedono lo scioglimento del consiglio ai sensi della legge 221/91, si trovano il prossimo 21 novembre a rinnovare il proprio consiglio comunale e tra questi segnatamente Casal di Principe e Mondragone in provincia di Caserta, Marano, Sant'Antimo e Poggiomarino in provincia di Napoli, Gallipoli e Sannicandro di Bari in Puglia, Piraino in provincia di Messina, Lamezia Terme in provincia di Reggio Calabria; dalle prime notizie ricevute, in particolare sulle vicende di comuni come quelli citati, famosi per la presenza di organizzazioni malavitose, non sembra che il periodo di commissariamento per mafia sia servito a scardinare la forte presenza di queste organizzazioni; mancano a tutt'oggi relazioni pubbliche su cio' che e' avvenuto durante il periodo di commissariamento; nonostante la delicatezza dei casi non risulta esservi stata nessuna particolare attenzione, da parte del ministero interrogato, alla fase di formazione delle liste comunali tanto e' vero che nel comune di Marano di Napoli, per esempio, la lista della Democrazia cristiana candida, come sindaco, un ex sindaco degli anni passati e nonostante mancassero le sottoscrizioni per la lista dei candidati e' stato accettato dalla Commissione mandamentale che un notaio, notoriamente simpatizzante della DC testimoniasse di aver letto a ogni singolo sottoscrittore l'intera lista dei candidati visto che tale lista non risultava di essere stata sottoscritta in calce; il lungo periodo di commissariamento non sembra, pertanto, garantire sufficientemente una riduzione del pericolo malavitoso in questi comuni -: se risulti possibile avere copia delle relazioni finali dei commissari predisposti nei comuni succitati; quali iniziative intenda adottare per garantire la massima trasparenza delle elezioni in questi comuni e di conoscere a che punto queste liste possano dirsi pulite; se siano allo studio provvedimenti di modifica della legge 221/91 magari per ridurre a soli 3 mesi il periodo di commissariamento garantendo in contemporanea il distacco reale di forze dell'ordine, che gli interventi per estirpare il fenomeno malavitoso dalle amministrazioni siano estesi dagli amministratori anche ai funzionari e agli apparati comunali e che la garanzia del ritorno alla democrazia sia rapidamente permessa da una presenza fattiva delle forze dell'ordine che rassicurino i cittadini e che provvedano al sequestro cautelare delle ingenti risorse spesso nelle mani della malavita organizzata; se il Governo ipotizzi di proporre misure di carattere finanziario che permettano la bonifica sociale e ambientale di questi comuni. (4-19688)