INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19508 presentata da COLLAVINI MANLIO (FORZA ITALIA) in data 19980914

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_19508_13 an entity of type: aic

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: il vorticoso susseguirsi dei dirigenti periferici e la perdurante assenza di taluni fra essi hanno determinato negli ultimi due anni una situazione di grave incertezza nella scuola della regione Friuli-Venezia Giulia, facendo venire meno alle istituzioni scolastiche, al personale, agli utenti della scuola ed agli amministratori locali in riferimento ad organi istituzionali essenziali per la funzionalita' degli uffici; il malessere ambientale e' diffuso e la tensione si accresce tra quanti ricercano un referente qualificato stabile per la trattazione delle specifiche problematiche, rilevandosi, in particolare, nell'ambito dei rapporti istituzionali, una sensibile preoccupazione per l'esito complessivo del progetto delle riforme, ripetutamente conclamato dal Ministro della pubblica istruzione, che presuppone una larga intesa ed una partecipazione dei diversi soggetti che non trovano, sul territorio, la presenza costante e durevole dello stesso interlocutore responsabile; tale situazione e' stata determinata dal susseguirsi degli spostamenti dei dirigenti, di seguito indicati, definiti in modo eufemistico "organizzatori" dallo stesso ministero, ma in realta' destabilizzanti del normale funzionamento delle strutture: A) Anno scolastico 1996-1997: il provveditore agli studi di Pordenone viene trasferito a Treviso; da Catanzaro e' assegnato un dirigente a Pordenone; il dirigente di Udine viene trasferito alla sovrintendenza scolastica regionale di Trieste; il vice-provveditore di Udine diviene titolare nella stessa sede; B) Anno scolastico 1997-1998: il provveditore di Udine viene trasferito a Pordenone; il provveditore di Pordenone viene trasferito a Savona; il provveditore di Trieste viene trasferito a Gorizia; il provveditore di Gorizia viene trasferito a Trieste; il sovrintendente scolastico regionale di Trieste viene trasferito al provveditorato agli studi di Sondrio; a reggere il provveditorato agli studi di Udine viene assegnato un dirigente di primo incarico proveniente da Messina; a reggere la sovrintendenza scolastica regionale di Trieste viene assegnato un anziano dirigente superiore del Ministero della pubblica istruzione; il sovrintende scolastico regionale assegnato dal ministero non ha mai assunto servizio ed e' rientrato a Roma a seguito di pronunzia favorevole del Consiglio di Stato sul ricorso presentato avverso il provvedimento di trasferimento mentre il giovane provveditore assegnato a Udine, dopo qualche mese di servizio, chiedeva congedo per ragioni di salute e rientrava in Sicilia per essere poco dopo assegnato al provveditorato agli studi di Siracusa quale dirigente non titolare; per porre rimedio a tale vorticoso susseguirsi di trasferimenti e defezioni il ministero da disposto l'affidamento della soprintendenza scolastica regionale al provveditore agli studi di Trieste e, rispettivamente, della reggenza del provveditorato agli studi di Udine al provveditore agli studi di Gorizia; l'affidamento di due uffici scolastici allo stesso dirigente oltre a non risultare previsto da alcuna norma appare del tutto inopportuno perche' in contrasto con il principio della buona amministrazione, privando di fatto, i rispettivi uffici (il cui profilo funzionale risulta di alto e delicato rilievo) della presenza costante del titolare; il Consiglio di Stato, a piu' riprese, ha annullato diversi trasferimenti (in particolare si rammentano le sei ordinanze di sospensiva dei provvedimenti di spostamento) e ha accolto le censure dei ricorrenti tanto sotto il profilo della legittimita' che del merito; con tali provvedimenti, altresi', si appalesa la violazione dell'articolo 19 della legge sulla dirigenza decreto legislativo 3 febbraio 1993, numero 29) e dell'articolo 22 del Contratto collettivo nazionale sottoscritto dallo stesso Ministro della pubblica istruzione il 9 luglio 1997, laddove si prevedono, per il movimento dirigenziale, tanto per la difesa della funzionalita' degli uffici quanto per la tutela dei diritti dei dirigenti, procedure garantiste, basate sulla natura e sulla qualita' dei programmi da realizzarsi in relazione all'importanza degli uffici, all'esperienza e professionalita' dei dirigenti e, infine alla preferenze espresse dai medesimi; nella regione Friuli-Venezia Giulia non risulta che questi requisiti siano stati rispettati, al contrario, l'eccessiva mobilita' e' apparsa inconcludente e negativa perche' ha determinato vacanze di posti ed inefficienze per l'attribuzione d'incarichi annuali o temporanei, e con la rotazione, di fatto, i dirigenti sono stati privati della possibilita' concreta di prendere conoscenza dei problemi locali e di programmare interventi di piu' ampio respiro come in materia di razionalizzazione della rete scolastica, di avvio del decentramento delle competenze in favore degli enti locali - giusta l'indirizzo fissato dalla legge Bassanini - nonche' in tema di progettazione delle attivita' di supporto e sostegno per l'autonomia scolastica con iniziative di aggiornamento e di formazione del personale in servizio; la mancanza di un titolare effettivo dell'ufficio di sovrintendente scolastico regionale si riflette, in forza del particolare Statuto di autonomia attribuito alla regione Friuli-Venezia Giulia, anche su tutte le problematiche della scuola italiana di lingua slovena, funzionanti nelle province di Trieste e Gorizia; tutti gli inconvenienti e le disfunzioni rappresentate sono messe in maggiore evidenza dal contestuale avvio dell'anno scolastico 1998-1999 il cui positivo avvio e' ragionevolmente compromesso dalla presenza precaria dell'organo che dovra' garantire la tempestivita' e la regolarita' delle procedure di nomina e di sistemazione del personale; sebbene tali ritardi risultino ricorrenti nelle vicende della scuola italiana, appare incontestabile che le carenze e i disagi nel Friuli-Venezia Giulia sono e diverranno piu' sensibili a causa delle scelte operate dal ministero che hanno pesantemente ridotto l'operativita' dei locali uffici; ancor di piu' tali ritardi graveranno nella provincia di Udine, la piu' vasta della regione e comprensiva della piu' larga parte della zona montana, ove all'inconveniente del cambio repentino o dell'assenza del provveditore si aggiungera', per le comunita' dell'alto Friuli, l'antico e sempre vivo problema del ritardo delle nomine e del cambio dei docenti fin verso le vacanze natalizie; in questo contesto, nel silenzio inspiegabile di una parte del sindacato - segnatamente della Cgil - risultano sempre meno riconosciuti e tutelati sia gli interessi del personale precario, in attesa di nomine o di assegnazioni di sede, sia le legittime aspettative delle famiglie e degli allievi a un avvio regolare delle lezioni; il "valzer" dei trasferimenti disposti negli ultimi due anni dai provvedimenti ministeriali cosi' detti "organizzatori" ha, di fatto, a tutt'oggi determinato la copertura a tempo pieno di un solo provveditorato (quello di Pordenone) lasciando la sovrintendenza scolastica regionale e i provveditorati agli studi di Udine, Trieste e Gorizia alla gestione provvisoria di dirigenti a tempo parziale; appare oggi, altresi', del tutto infondata ed immotivata l'argomentazione della carenza di personale talvolta addotta dal Ministero della pubblica istruzione per giustificare la grave situazione descritta nel Friuli-Venezia Giulia, considerato che tanto negli uffici del Sud quanto presso lo stesso ministero si rileva la presenza di dirigenti anche di livello superiore spesso assegnati ad assolvere a funzioni inferiori alla qualifica di appartenenza; il comportamento del ministero appare, infine, del tutto contradditorio nella sostanza della politica scolastica specie quando annunzia le riforme, chiede consenso per realizzarle e poi fa venire meno le condizioni essenziali per avviarle -: se sia a conoscenza della grave situazione di disagio in cui ha condotto con le sue improvvise scelte in materia di personale dirigente la gestione della scuola nella regione Friuli-Venezia Giulia, quali urgenti misure intenda adottare per risolvere le carenze di organico segnalate e, piu' in generale, per l'ordinato e regolare avvio dell'anno scolastico 1998-1999. (4-19508)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19508 presentata da COLLAVINI MANLIO (FORZA ITALIA) in data 19980914 
xsd:integer
19980914-19990726 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19508 presentata da COLLAVINI MANLIO (FORZA ITALIA) in data 19980914 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-15T11:49:34Z 
4/19508 
COLLAVINI MANLIO (FORZA ITALIA) 

blank nodes

data from the linked data cloud

DATA