INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19271 presentata da BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) in data 20121220

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-19271 presentata da FRANCESCO BARBATO giovedi' 20 dicembre 2012, seduta n.737 BARBATO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: l'Ospedale del mare sorge ad 8 chilometri dal Vesuvio di Napoli, costantemente sotto stretta osservazione da parte della comunita' scientifica; nel 2004 fu pensato e progettato come il nuovo modello dell'edilizia ospedaliera. Una vera e propria citta' che si estende su una superficie di 145.800 metri quadrati; all'interno si prevedono anche un albergo ed un centro commerciale, 1300 posti auto, 18 sale operatorie e 451 posti letto; Astaldi e Osmar (il raggruppamento di imprese vincitrici dell'appalto) si erano impegnate a consegnare i lavori nel 2008-2009, in cambio avrebbero gestito per 25 anni tutti i servizi della mega-struttura; la Astaldi e' capofila di un gruppo di imprese, investimento previsto nel 2004 187 milioni di euro, quota pubblica 57 per cento, quota privata 43 per cento; una inchiesta del pubblico ministero Giancarlo Novelli ha coinvolto 12 persone tra funzionari della regione e dell'Asl Napoli1, manager e responsabili delle aziende; l'ospedale del mare di Napoli e' costato milioni di euro, poi vi sono stati l'inchiesta, il sequestro e l'abbandono; il presidente della Regione Campania Caldoro in un recente sopralluogo ha dichiarato che i lavori sono stati terminati al 57 per cento; Novelli ha indagato per mesi sul «miracolo» delle varianti che hanno provocato modifiche del progetto iniziale (sale operatorie costruite e poi abbattute) e una lievitazione strepitosa dei costi, e ha scoperto cose folli; si legge che servirebbero altri 48 milioni di euro per finire l'opera, secondo le stime del dottor Ciro Verdoliva, il commissario delegato dalla regione, altri sostengono invece non meno di 258 milioni di euro poiche' occorre una variante che costera' 56 milioni; inoltre sono aperti contenziosi per gli espropri non inferiori ai 9 milioni; per la vertenza in corso tra imprese private e pubblico sono in ballo altri 74 milioni e 282 mila euro; si aggiungano il costo delle attrezzature biomedicali che dovranno essere acquistate, altri 48 milioni e il fatto che le imprese vogliono far scendere la loro quota di investimento da oltre 91 milioni a 20 (quindi i 70 milioni di differenza dovranno essere coperti dal pubblico) ed e' presto fatto: servono altri 258 milioni di euro (Il Fatto Quotidiano, 12 aprile 2011) -: di quali notizie disponga il Governo, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, sullo stato di avanzamento dei lavori e sui fondi che occorrono per completare l'opera, su come siano state impiegate le risorse ad oggi e come siano state gestite, se sia vero - come si legge da giorni - che tale ospedale nascerebbe privo del reparto di pediatria e del pronto soccorso pediatrico. (4-19271)
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