INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18186 presentata da BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) in data 20121018
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18186 presentata da FRANCESCO BARBATO giovedi' 18 ottobre 2012, seduta n.706 BARBATO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il 12 giugno 2012 i Carabinieri del R.O.S. hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno, su richiesta della Procura distrettuale antimafia, nei confronti di 15 indagati per associazione per delinquere, finalizzata alla turbata liberta' degli incanti, corruzione, falso in atto pubblico ed altri delitti. I provvedimenti scaturiscono da un'indagine denominata «Due torri» avviata nel mese di febbraio 2007 in direzione di un'organizzazione composta da imprenditori e da pubblici funzionari che ha posto in essere una serie innumerevole di delitti di turbata liberta' degli incanti ai danni dell'amministrazione provinciale di Salerno; il procuratore capo di Salerno Franco Roberti lo definira' «un sistema criminale per la gestione degli appalti», con ribassi esorbitanti e materiali scadenti per accaparrarsi i lavori di porti e scuole; il «cartello» d'imprese, attivo sin dall'anno 2002, era articolato su due livelli: il primo, sovraordinato, composto da pochi imprenditori «capicordata», diretto dai noti cugini salernitani Gennaro Citarella e Giovanni Citarella (quest'ultimo figlio del defunto Gennaro Citarella, imprenditore nocerino ucciso il 16 dicembre 1990 in un agguato camorristico, ritenuto appartenente all'organizzazione camorristica «Nuova famiglia» di Carmine Alfieri), promotori dell'organizzazione e trait d'union con i soggetti istituzionali; il secondo, composto da una numerosissima schiera di imprese «satellite» facenti capo ai primi, che si aggiudicavano sistematicamente gli appalti indetti dall'amministrazione provinciale di Salerno con il ricorso al cosiddetto sistema «delle cordate»; gli anni di riferimento dell'inchiesta sono quelli che vanno dal 2002 al 2008 in cui a dirigere l'amministrazione provinciale v'era una giunta capeggiata da Angelo Villani, con assessore ai lavori pubblici l'attuale sindaco di Agropoli, Franco Alfieri; tra gli oltre 300 indagati risulta anche un tale Massimo La Porta, all'epoca dei fatti consigliere comunale Pd ad Agropoli ed oggi assessore della giunta guidata dal sindaco Franco Alfieri. La Porta, da titolare dell'impresa «Sudappalti», avrebbe vinto ben cinque gare d'appalto su sei; dalle notizie riportate a mezzo stampa (tra cui Il Mattino di Salerno, 18 maggio 2008) si apprende che gli «affari del cartello», estesi in tutta la provincia, comprendevano pure la progettazione esecutiva e la costruzione del liceo scientifico di Agropoli (un appalto da 6,8 milioni di euro poi aggiudicato sempre dalla Sudappalti di Massimo La Porta), progettazione e realizzazione della strada Aversana fino ad Agropoli, i lavori di accesso al porto di Agropoli e numerosi altri; secondo gli inquirenti sono proprio i lavori per la viabilita' di Agropoli - il paese in cui l'ex assessore provinciale Alfieri si e' fatto rieleggere, a maggio scorso, con l'anomala percentuale dell'88 per cento di consensi «l'esempio di organizzazione dei ribassi». Eppure il «santissimo», com'e' stato definito in un'intercettazione, non ha fornito alcuna spiegazione pubblica in merito ai fatti emersi in seguito all'inchiesta della procura; nell'interrogatorio fiume tenuto da Giovanni Citarella con il pubblico ministero Rosa Volpe il 20 giugno 2012, l'ideatore del «sistema» ha chiamato direttamente in causa anche il sindaco di Agropoli: «per quanto e' a mia conoscenza Di Sarli (Luigi, imprenditore edile di Teggiano tra i 15 arrestati) aveva potere di intervento sugli assessori Stanzione e Alfieri oltre che sull'architetto Cavaliere, ai quali, per quanto mi risulta, per averlo appreso dallo stesso Di Sarli, ha corrisposto somme di denaro»; «Nell'ufficio gare il signor Di Sarli - continua Citarella - era il deus machina di tutto, l'assessore Alfieri gli consentiva di arrivare a determinati... gli elenchi secondo le sue... secondo le sue volonta', l'ingegnere capo gli consentiva di poter affidargli continuamente somme urgenti»; «Lui (Di Sarli) aveva rapporti con tutti in Provincia con Cavaliere, diceva che era un ente che lui poteva fare quello che voleva, perche' aveva quest'amicizia forte con l'assessore Alfieri e l'ingegnere capo delle manutenzioni, quello che aveva la stanza accanto a quella dell'assessore»; queste ed altre dichiarazioni del Citarella sono state puntualmente pubblicate, tra gli altri, dal quotidiano Metropolis; sempre l'assessore Alfieri era stato anche il destinatario delle numerose lettere scritte dal compianto sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, che denunciava come la provincia di Salerno stesse pagando alcune imprese per opere «fantasma», che non sono mai state realizzate. Segnalazioni a cui l'allora assessore Alfieri non ha mai dato risposta ma che sono poi state alla base dell'operazione «Ghost Road» della procura di Salerno, che ha portato all'arresto di sei persone nel marzo 2011 e di altre quattro nella seconda tranche del marzo 2012, tra imprenditori e funzionari della provincia; l'amministrazione comunale di Agropoli, da lui presieduta, si caratterizza per la partecipazione diretta di numerose imprese edili nella gestione della cosa pubblica (cosi' come schematicamente riportato dal giornale locale «trasparenza & legalita'») dando vita ad una situazione in cui il ruolo di consigliere comunale e di costruttore molto spesso si confonde, ove finanche nella commissione integrata edilizia, paesaggistica e ambientale si era giunti ad inserire almeno in un caso la moglie di uno dei consiglieri/costruttori; sul territorio vige tutt'ora un vetusto piano di fabbricazione del 1972 che non tutela adeguatamente il territorio dalle colate di cemento ed espone lo stesso a forti rischi di speculazione (come riportato dalla trasmissione «Presa diretta» andata in onda il 30 gennaio 2011 su Rai3); il fenomeno ha assunto dimensioni tali che nell'aprile 2011 la sezione navale della guardia di finanza di Salerno ha sequestrato due manufatti rurali trasformati in ville, in contrada Fuonti di Agropoli, dove sono stati accertati consistenti aumenti di volume, che hanno comportato imponenti sbancamenti di terreno in una zona a rischio frane ed alluvioni. Il direttore dei lavori, responsabile di queste gravi irregolarita', e' proprio un consigliere comunale Pd di Agropoli; nel marzo 2011 «Il Mattino» di Salerno riporta la notizia che un avvocato della vicina Torchiara (il paese di residenza di Alfieri) che si oppone allo scempio di un mega-parcheggio sotto l'antica chiesa del paese riceve una lettera «raccomandata» con proiettile; tra gli atti di cui si e' resa protagonista la giunta Alfieri c'e' l'acquisto dell'antico castello medievale ove tutt'ora non si comprende la modalita' di definizione del prezzo. Sia «Il Mattino» di Salerno che «trasparenza & legalita'» pubblicheranno in seguito un avviso di vendita risalente al marzo 2007 dove il castello compare al prezzo di un solo milione di euro, quando successivamente la giunta Alfieri lo acquistera' a tre volte quella cifra; contemporaneamente all'acquisto dell'antico maniero da parte del comune di Agropoli, una societa' privata (la Turris Clara Immobiliare) effettua una serie di acquisti diretti ad aprire un bed and breakfast di fronte alla struttura. Per concludere dette acquisizioni immobiliari la societa' con sede a Torchiara e un capitale sociale di soli 20 mila euro, ottiene un mutuo di quasi mezzo milione di euro dalla Bcc dei comuni Cilentani (presidente Lucio Alfieri, fratello del sindaco Alfieri, detentore anche del servizio di tesoreria del comune di Agropoli) e dalla Banca della Campania (dove consigliere d'amministrazione era Angelo Villani); il 31 luglio 2012 i finanzieri dello S.C.I.C.O. di Roma coordinano un'operazione (denominata «Clean Coast») nei territori di Agropoli, Torchiara e Castellabate nella quale traggono in arresto, tra gli altri, anche Francescantonio Fabbrocino. Oltre a fermare il nipote del capoclan Mario, della Nuova Famiglia Organizzata, a sua volta arrestato nel 1997 la Guardia di finanza effettua sequestri per piu' di 40 milioni di euro tra cui la succitata Turris Clara immobiliare; questi avvenimenti possono essere indiziari di pericolose vicinanze e commistioni tra affari del settore edilizio e politica, in una terra che ha visto l'assassinio di una sindaco - Angelo Vassallo - che ha tutelato fino alla morte la sua Acciaroli dalle speculazioni edilizie -: se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti; se non ritenga che il quadro delineato sia tale da far temere una preoccupante infiltrazione della camorra nella vita sociale, economica e politica del Cilento, e quali iniziative intenda assumere per verificare se l'amministrazione comunale di Agropoli sia a rischio di collusioni con la malavita organizzata e se non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie competenze, disporre l'accesso agli atti al fine di tale verifica. (4-18186)
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BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI)