INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17968 presentata da MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121004

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17968 presentata da ALESSANDRO MARAN giovedi' 4 ottobre 2012, seduta n.697 MARAN. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il signor Stefano Caressa, e' titolare da decenni di una attivita' di servizi nel settore dei lavori subacquei occupandosi dei cosiddetti «carotaggi» e trivellazioni subacquee e del servizio di diving; per lo svolgimento di tali attivita' il signor Caressa e' proprietario di una imbarcazione regolarmente iscritta nel registro delle navi minori e galleggianti della capitaneria di porto di Trieste per i servizi speciali ad uso «in conto proprio» (articolo 25 della legge n. 472 del 7 dicembre 1999); il comandante della capitaneria portuale di Monfalcone (Gorizia), a seguito della richiesta di autorizzazione del titolare dell'imbarcazione per lo svolgimento di carotaggi subacquei per conto dell'azienda speciale per il porto di Monfalcone, ha negato l'autorizzazione al richiedente in quanto l'imbarcazione registrata ad uso «in conto proprio» non permetterebbe, secondo l'interpretazione della norma della capitaneria di porto di Monfalcone, lo svolgimento delle attivita' fino ad oggi compiute dal Caressa e riportate nella licenza dell'imbarcazione rilasciata dall'autorita' competente nel 1995 per l'imbarcazione adibita a «servizi speciali - uso privato» poi divenuta per legge «in conto proprio» nel 1999; a seguito delle numerose richieste di chiarimento ed interpretazione dell'interessato presso altre capitanerie di porto contermini e dalla cospicua documentazione reperibile in proposito che attesta l'inconsistenza del diniego alle attivita' con l'imbarcazione registrata in conto proprio, si rileva, altresi', che i capitolati di appalto pubblici prevedono espressamente che l'imbarcazione debba essere registrata in conto proprio per l'espletamento delle attivita' gravate da diniego della capitaneria di porto di Monfalcone; l'applicazione erga omnes dell'interpretazione data dalla capitaneria di porto di Monfalcone comporterebbe nella sola regione Friuli Venezia Giulia il fermo dei lavori sicuramente delle seguenti imprese titolari di imbarcazioni iscritte ugualmente a quella del Caressa ad uso «in conto proprio» lavori subacquei Ruggero Loperfido di Trieste; Lucatelli s.r.l. di Trieste, Geomar s.n.c. di Trieste, Pierto Sciarillo di Trieste, Keller Nicola di Trieste, comprese, per alcune attivita', quelle dell'Arpa e dell'Autorita' di Bacino; e' palese che le ditte citate sono solo un piccolo esempio del cospicuo numero di attivita' che sarebbero soggette al fermo dei lavori nella sola regione Friuli Venezia Giulia e che risulterebbero diverse centinaia in tutto il territorio nazionale; al fine di permettere l'espletamento dei lavori oggetto dell'appalto il signor Caressa si e' visto, pertanto, costretto a riscrivere l'imbarcazione ad uso «in conto terzi»; la questione e' stata oggetto di una interrogazione presso il consiglio provinciale di Gorizia nella seduta del 3 novembre 2011 nella quale si chiedevano i dovuti chiarimenti da parte dell'autorita' di Trieste per dirimere ogni dubbio interpretativo. La direzione marittima di Trieste in data 4 gennaio 2012 comunicava ai consiglieri provinciali interroganti che la problematica interpretativa e' gia' oggetto di uno specifico quesito della capitaneria di porto al competente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti «con l'intento di stimolare l'emanazione di indicazioni lineari ed univoche da impartire ai vari uffici Marittimi»; ad oggi non e' dato sapere quale sia l'orientamento interpretativo del Ministero in materia in quanto anche le successive richieste di chiarimento, inoltrate dallo stesso Caressa agli uffici marittimi centrali, hanno portato alla medesima risposta: la capitaneria di porto di Monfalcone per tramite della direzione marittima di Trieste ha inoltrato specifico quesito al Ministero competente ed e' in attesa di risposta; sussistono tuttora situazioni analoghe a quella descritta anche nella medesima regione che attendono chiarimenti dalle autorita' competenti affinche' vi sia una omogeneita' di trattamento in una materia che dovrebbe accomunare i lavoratori marittimi in tutto il territorio nazionale -: quale sia l'interpretazione ministeriale sulla materia e quali iniziative intenda adottare per dipanare nei tempi brevi la questione al fine di evitare che una interpretazione tanto inconcepibile quanto restrittiva possa causare, qualora costituisse un precedente per altre capitanerie di porto, grave danno ad un settore gia' colpito dalla sfavorevole contingenza economica.(4-17968)
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