INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17726 presentata da CIANI FABIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 19980526
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_17726_13 an entity of type: aic
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: in data 22 maggio 1998 doveva tenersi presso il pretore di Roma, dottoressa Mazzacori, aula 11, la trattazione di un procedimento che riguardava Rivieccio Roberto, imputato del reato di cui all'articolo 20, lettera b) della legge n. 47 del 1995; il difensore del Rivieccio e' l'avvocato Filippo Dinacci; lo stesso avvocato ha avuto notizia che il padre era entrato in coma la notte tra il 18 e il 19 maggio 1998; per lealta' processuale, lo stesso avvocato si premurava di depositare, in data 19 maggio 1998, istanza di rinvio; l'avvocato Dora Moretti, collaboratrice dell'avvocato Dinacci, tentava di parlare con la dottoressa Mazzacori per spiegare il motivo della richiesta, ma riceveva da questa solo un "non ho tempo di parlare"; in data 20 maggio 1998 il padre dell'avvocato Dinacci decedeva; il suo funerale era fissato alle ore 15 del giorno 22 maggio 1998; malgrado tutto cio' fosse fatto presente alla citata dottoressa Mazzacori, la stessa non riteneva legittimo l'impedimento e disponeva che l'udienza si tenesse comunque, motivando questa decisione con il fatto che il procedimento era stato rinviato gia' due volte per esigenze familiari dell'avvocato Dinacci; tale affermazione e' falsa in quanto un solo rinvio era stato richiesto e ottenuto per impedimento per motivi professionali; a fronte dell'insistenza degli avvocati Lemmo e Moretti, che facevano presente come l'avvocato Dinacci fosse a vegliare la salma del padre che il pomeriggio sarebbe stata sepolta, la dottoressa Mazzacori sentenziava che l'istanza era stata valutata e rigettata; dopo questa inaudita decisione, la stessa procedeva all'escussione di un teste e poi disponeva il rinvio al 3 luglio 1998 -: se, tutto cio' premesso, il Ministro non intenda promuovere l'adozione disciplinare nei confronti della dottoressa Mazzacori per la profonda lesione che la stessa ha prodotto con il suo inammissibile comportamento alle piu' elementari norme circa il diritto alla difesa di un imputato; se non intenda inoltre verificare se l'inaudita arroganza dimostrata sia solo il frutto di insensibilita' personale o invece di malanimo nei confronti dell'imputato o del suo difensore. (4-17726)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T11:40:31Z
4/17726
CIANI FABIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)