INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17575 presentata da BERSELLI FILIPPO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930914

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in una colossale operazione antidroga coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, effettuata dalla compagnia carabinieri di Imola in quella citta' nei giorni 5, 6 e 7 settembre 1993, sono state arrestate 15 persone e fra queste Gian Franco Suzzi, nato a Fontanelice il 21 luglio 1954 e residente ad Imola; in data 17 febbraio 1989 la polizia municipale di Imola aveva verificato che il Suzzi svolgeva senza licenza nella locale via Selice n. 59/B un'attivita' di rimessaggio caravan, camper e motoscafi; in data 3 marzo 1989 il sindaco del comune di Imola in considerazione di tale attivita' ne aveva disposto la cessazione; il Suzzi aveva chiesto al comune di Imola il rilascio di una licenza di "rimessa"; la Prefettura di Bologna aveva segnalato al comune di Imola che il Suzzi si trovava nelle condizioni previste dal T.U.L.P.S. secondo cui "le autorizzazioni di polizia... possono essere negate"; il servizio attivita' economiche (S.A.E.) del comune di Imola in data 7 febbraio 1990, oltre ad evidenziare che il Suzzi era stato denunciato per associazione a delinquere, furto, ricettazione, lesioni personali, rapine... e che per tali reati era stato condannato con diverse sentenze passate in giudicato a pene detentive varie, invitava il sindaco a non rilasciare la licenza; in data 15 febbraio 1990 la giunta comunale di Imola respingeva la richiesta di licenza con comunicazione notificata al Suzzi in data 10 marzo 1990; il 13 marzo 1990 nel corso di un controllo annonario la polizia municipale rilevava che il Suzzi continuava l'attivita' di "rimessa" senza licenza; in data 15 marzo 1990 il Suzzi chiedeva di nuovo al sindaco del comune di Imola la licenza di "rimessa"; in data 20 aprile 1990 il servizio attivita' economiche del comune di Imola ribadiva che in base all'articolo 11 del T.U.L.P.S. la licenza poteva essere negata; il 3 maggio 1990 il comandante della polizia municipale di Imola dottor Bartolomeo Schioppa inviava una informatiuva al sindaco che segnalava varie inadempienze del Suzzi ed i suoi precedenti penali, esprimendo nella sostanza un parere contrario al rilascio della licenza; in data 26 aprile 1990 la giunta comunale, nonostante tutti i pareri contrari, concedeva la licenza al Suzzi; nello stesso anno un'altra persona con precedenti penali aveva chiesto una licenza che pero' il comune aveva giustamente negato; recentemente il comandante della polizia municipale di Imola, che tanta parte aveva avuto nel segnalare e bloccare le attivita' illecite del Suzzi, e' stato declassato dal sindaco e passato al servizio biblioteca; il T.A.R. dell'Emilia Romagna ha dato ragione al dottor Schioppa, ricorrente contro il provvedimento comunale, disponendo il suo reinserimento al comando della polizia municipale di Imola; il sindaco non ha pero' restituito tale incarico al dottor Schioppa; il consigliere comunale di Imola Enrico Gurioli del MSI-DN in data 10 settembre 1993 ha presentato, sui fatti di cui sopra, una circostanziata interrogazione al sindaco del comune di Imola -: se non ritenga di avviare un'inchiesta per chiarire come mai il sindaco Marcello Grandi e l'assessore Marino Manara, nonostante i pareri contrari di Prefettura, polizia municipale, e S.A.E., abbiano rilasciato la licenza di cui sopra al Suzzi, riesaminando nel contempo tutte le pratiche relative alle licenze concesse dal Grandi e dal Manara; quale sia comunque il pensiero del ministro in merito a quanto sopra e quali specifiche iniziative intenda porre in essere al fine di tutelare lo scomodo ex comandante della polizia municipale di Imola dottor Bartolomeo Schioppa, cosi' come peraltro richiesto con precedenti interrogazioni. (4-17575)