INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17180 presentata da SOAVE SERGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980430

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_17180_13 an entity of type: aic

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il dottor Amedeo Damiano, presidente Asl n. 63 di Saluzzo, in data 24 marzo 1987, cadeva vittima di un agguato, avvenuto con la sparatoria che lo attingeva in varie parti, cagionandone, dopo tre mesi, la morte; in relazione a tale crimine, legato per unanime e universale giudizio alla sua azione moralizzatrice all'interno delle strutture sanitarie, a tutt'oggi risultano condannati, per omicidio preterintenzionale, con sentenza passata in giudicato Pinti Alessandro e Sartorelli Marco, quali esecutori materiali dell'agguato; il 14 dicembre 1996 la Corte di assise di Bologna ha condannato Chinizzi Pancrazio, in quanto responsabile di concorso in omicidio preterintenzionale aggravato, quale personaggio tramite tra gli esecutori e i mandanti; la Corte d'assise d'appello di Bologna in data 28 gennaio 1998 ha confermato la sentenza; nel corso del processo al Chiruzzi emergevano testimonianze di collaboratori di giustizia, in relazione ai mandanti, tanto che nella sentenza di condanna del Chiruzzi stesso si legge: "... Non e' compito di questo processo esprimere giudizi sulla posizione di persone diverse dall'imputato, all'evidenza pesantemente coinvolte dalla deposizione Alberga. Pur avendo dovuto pertanto trattare alcuni aspetti di questo coinvolgimento al solo scopo di verificare l'attendibilita' delle dichiarazioni, non si deve qui valutare l'importanza di quanto emerso nei confronti di tali persone, poiche' questo sara' ovviamente compito di altro procedimento che dovra' riconsiderare l'insieme della loro posizione alla luce di tutti gli elementi utilizzabili a questo scopo" (...); la sentenza di primo grado, dunque, aveva indicato gia' da oltre un anno l'ineludibilita' di un'indagine doverosa sulle nuove emergenze processuali tendente a individuare i mandanti di questo orribile crimine; pur tuttavia a tutt'oggi non e' dato conoscere se e quali iniziative abbia assunto la procura bolognese per il doveroso approfondimento dell'iniziale ipotesi accusatoria, se sia in corso un'indagine, se questa venga coltivata con l'impegno di tempo, uomini e mezzi pari alle difficolta' che sono state sempre frapposte in questo processo per l'accertamento della verita'. Non va dimenticato infatti che, essendo stati individuati gli esecutori e il mediatore fra gli esecutori e i mandanti, questi devono ipotizzarsi come persone al centro di un potere omertoso che inquinava (ed e' capace ancora di inquinare!) la citta' e che e' stato ben descritto da testimoni nel corso dei processi fino ad ora celebrati; in particolare, tutta la vicenda processuale legata all'attentato al dottor Damiano, risulta fin dall'inizio contraddistinta da coperture e carenze di indagine quali: il favoreggiamento operato da un maresciallo dei Carabinieri, la cui responsabilita' e' stata definitivamente accertata, a favore di un indiziato poi prosciolto, la mancata utilizzazione (o l'occultamento?) da parte degli inquirenti di una visura camerale, essenziale alla soluzione del caso, che fin dai primi giorni portavano al Chiruzzi, condannato solo dopo nove anni, e dopo intricate vicende processuali; le popolazioni del cuneese e piu' in generale del Piemonte auspicano ormai da dieci anni la conclusione di tale vicenda giudiziaria, senza rendersi conto dei ritardi del corso della giustizia; di cio' si sono resi interpreti a suo tempo, e in modo rinnovato a tutt'oggi, tra gli altri, l'assemblea dei comuni dell'asl di Saluzzo, e i Consigli comunali della zona, in primis quello della citta' di Saluzzo, avendo presenti il disagio, oltre le giustificate proteste, che turbano inopportunamente l'immagine della Magistratura, dalla quale la famiglia e la popolazione attendono un doveroso atto di giustizia; piu' di recente il 27 marzo 1998 un'affollata assemblea di cittadini, alla presenza del sindaco e di altre autorita', ha auspicato che sia perseguita al piu' presto verita' e giustizia -: se sia stato avviato e a che punto sia il procedimento di cui alla premessa e se non intenda accertare quali siano le ragioni dei denunciati ritardi che ostacolano la definitiva soluzione in sede di giudiziaria dell'intera vicenda. (4-17180)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17180 presentata da SOAVE SERGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980430 
xsd:integer
19980430- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17180 presentata da SOAVE SERGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19980430 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
DAMERI SILVANA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
NOVELLI DIEGO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
SABATTINI SERGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
VOGLINO VITTORIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
DELFINO TERESIO (UDR - UNIONE DEMOCRATICA PER LA REPUBBLICA) 
xsd:dateTime 2014-05-15T11:37:39Z 
4/17180 
SOAVE SERGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

data from the linked data cloud

DATA