INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17151 presentata da CASTIELLO GIUSEPPINA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120726

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_17151_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17151 presentata da GIUSEPPINA CASTIELLO giovedi' 26 luglio 2012, seduta n.673 CASTIELLO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: tutta l'«Area Metropolitana» di Napoli, con maggiore incidenza nella Zona-Nord, specificatamente nell'area di confine tra Acerra, Caivano, Afragola e Casalnuovo di Napoli, e' interessata da anni dal dilagante fenomeno dei roghi tossici i quali generano evidenti colonne di fumo nocivo e ceneri le quali, poi, ricadono su una piu' vasta zona comprendente sia i centri urbani che i terreni spesso a vocazione agricola evidenziando, al suolo, la successiva presenza di mercurio, piombo ed alluminio oltre che di altro materiale inquinante e tossico; in questa parte di territorio, fortemente antropizzata, ricade anche uno dei piu' grandi impianti di trattamento di rifiuti solidi urbani ed industriali il termovalorizzatore di Acerra, nonche' diverse centrali a biomasse e lo STIR di Caivano, gia' di per se' fonte di forte inquietudine nelle popolazioni; e' gia' a conoscenza della competente prefettura di Napoli che proprio su queste aree insistono, inoltre, anche i piu' popolosi campi nomadi di tutta la Campania come quello, ad esempio, pur autorizzato, nel territorio di Caivano a confine con Afragola, oltre che innumerevoli altri nel raggio di pochi chilometri; all'interno del sopra citato Campo-Nomadi di Caivano (Napoli), piu' che altrove, sono frequenti e da sempre riscontrati dalle forze dell'ordine chiamate ad intervenire, incendi di natura dolosa di materiale plastico di sconosciuta provenienza, di rifiuti speciali e, incontrollatamente, di scarti vari rinvenienti da non determinati centri di lavorazione di smaltimento di rifiuti di tipo ingombranti o RAEE (lavatrici, frigoriferi ed altri elettrodomestici dismessi), con la conseguente produzione di fumi ed odori che rendono irrespirabile l'area circostante su una estesissima parte di territorio comunale; i programmi varati dai diversi Ministeri e coordinati dalle stesse U.T.G., di concerto con la provincia ed i comuni interessati, tesi a creare nuovi e piu' razionali campi residenziali a favore delle famiglie nomadi e rom, per questioni contingenti e a volte anche culturali, non hanno ancora generato alcun concreto risultato pratico nel creare piu' consone condizioni di vita alle gia' menzionate popolazioni che affollano la periferia metropolitana in maniera spesso incontrollata; e' consuetudine, acclarata e verificata, di queste popolazioni generare anche loro ripetuti roghi utili a bruciare sia i loro stessi rifiuti prodotti che materiali di ogni altro genere (pneumatici, residui di industrie tessili ed artigiane, plastica e altro) tanto da rendere ricorrente per la loro assoluta frequenza, spesso vano il reiterato intervento di vigili del fuoco e forze dell'ordine nel controllarne, prevenirne e sedarne i fenomeni; sembra ormai accertato che sia in uso un mercato parallelo ed illegale dello smaltimento di rifiuti speciali e nocivi che verrebbero raccolti da vere e proprie organizzazioni non autorizzate, che alimentano discariche abusive ed il fenomeno della «terra dei fuochi»; alimentando, in tal modo, una diffusione nociva e pericolosa di fumi e sostanze tossiche che stanno allarmando le popolazioni della zona e diffondendo, il giusto timore, di un grave pericolo sanitario, confermato da un aumento esponenziale di fenomeni di intolleranze varie; permane una situazione di elevata criticita' ambientale in Campania, caratterizzata in maniera evidente dal fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti di ogni genere (speciali, industriali, urbani e altro) ed i relativi roghi che, particolarmente nella stagione estiva, generano problemi igienici e sanitari divenendo dei veri e propri, potenziali, focolai di epidemie; ad oggi, non si registrano azioni volte ad estirpare in maniera definitiva tale fenomeno; anche gli enti locali interessati territorialmente al problema, spesse volte, nonostante anche il continuo monitoraggio delle aree, non hanno le risorse umane, economiche e strumentali sufficienti ed utili ad arginare tale fenomeno; molti cittadini, riunitisi anche in comitati spontanei come nel caso di Caivano (Napoli), hanno piu' volte chiesto l'intervento delle istituzioni le quali, in regime ordinario, non riescono a fronteggiarne il dilagante problema ed in altri, invece, risultano quantomeno poco attenti alle legittime rimostranze dei residenti. Anche attraverso la rete informatica, si verifica una grande mobilitazione su tale tematica, evidenziando una generale esasperazione che ha determinato la richiesta «dell'invio dell'esercito per fermare il dilagante fenomeno dei roghi tossici»; tale fenomeno e' di pressante attualita', verificata la grande preoccupazione e in generale la paura che e' indotta anche per il modo in cui la rete racconta gli accadimenti: «Tutti i giorni sono costretti a convivere con colonne di fumo nocivo, ceneri che entrano nei polmoni causando tumori. Fumo nero e denso da cumuli di copertoni mischiati a stracci, scarti di industria tessile, rifiuti speciali. La Campania brucia, e le istituzioni non intervengono»; talmente e' grave la situazione che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in un intervista di recente pubblicata su Avvenire lo scorso 20 luglio, ha annunciato che «prendera' i primi provvedimenti per frenare la follia assassina nella terra dei roghi». Lo stesso, ha sostenuto che: «... gli effetti sono drammatici. Nel disastro territoriale, nella crisi economica, soprattutto sulla salute delle persone. Effetti che non sono acuti, non un'improvvisa epidemia di colera per intenderci. Riguardano malattie dalle origini lontane e che conseguentemente ci si puo' aspettare che non finiscano nel giro di qualche anno» -: quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative i Ministri interrogati vorranno adottare al fine di promuovere ogni utile e, vista la gravita' e quotidianita' degli eventi sopra descritti, straordinaria iniziativa tesa ad arginare quanto piu' possibile i fenomeni di abbandono incontrollato dei rifiuti, i roghi che in maniera dolosa sono provocati ed un piu' efficace controllo delle strutture autocostruite da nomadi e rom presso le quali, e' noto, certi fenomeni risultano essere frequenti; nel caso specifico di Caivano (Napoli), se intenda intervenire, sollecitando tutte le istituzioni competenti nel territorio ad una maggiore attenzione e vigilanza degli insediamenti, ad una piu' efficace attivita' di contrasto e repressione dei fenomeni e per quanto di competenza all'auspicabile operazione di caratterizzazione dei rifiuti bruciati si' da individuarne, si auspica, anche l'illecita provenienza, utilizzando nella doverosa opera di prevenzione e contrasto tutti i livelli istituzionali presenti e le forze dell'ordine con competenze in tema di ambiente; se non sia, infine, il caso di avviare tutte le piu' necessarie iniziative di monitoraggio e censimento dei punti critici si' da prevenire, gia' nell'immediato futuro, i fenomeni descritti ed istituire un'adeguata e trasparente campagna informativa sulle conseguenze che tali condotte criminali comportano sulla salute umana generando anche nuove forme di neoplasie sempre piu' ricorrenti nelle popolazioni residenti oltre che, ovviamente, ad ulteriori malattie cui possono essere esposte le stesse comunita' nomadi e rom, soprattutto tra i bambini. (4-17151)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17151 presentata da CASTIELLO GIUSEPPINA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120726 
xsd:integer
20120726- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17151 presentata da CASTIELLO GIUSEPPINA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120726 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-15T01:43:13Z 
4/17151 
CASTIELLO GIUSEPPINA (POPOLO DELLA LIBERTA') 

data from the linked data cloud

DATA