INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16809 presentata da MITA PIETRO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930727

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Al Ministro dei beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: nel comune di Cannole (LE) e' in atto, da parte dell'autorita' comunale, il reiterato tentativo di uno scempio urbanistico e di una vera e propria aggressione al centro storico, con la grave manipolazione della piazza San Vincenzo su cui insistono il Castello Granafei e la chiesa greco-romana di Mater Domini, entrambe costruzioni collocate nell'elenco dei beni artistici vincolati dalla soprintendenza ai beni culturali; l'autorita' comunale ha deliberato piu' volte l'approvazione del progetto per collegare la piazza San Vincenzo con via Regina Margherita, con conseguente sventramento del centro storico e demolizione di immobili, dell'Ottocento e dei primi del Novecento vera e propria cornice rispetto al Castello e alla chiesa greco-romana; il progetto prevede la sostituzione dei corpi di fabbrica abbattuti con una struttura ad arcate in stile del tutto avulso ed eterogeneo al contesto storico-ambientale; ne' d'altro canto appare chiara e convincente la pubblica utilita' del progetto; la soprintendenza per i beni culturali, ambientali, architettonici, artistici e storici di Bari ha espresso reiteratamente il suo parere negativo a difesa delle emergenze architettoniche esistenti; il tribunale amministrativo regionale, gia' in data 23 maggio 1990, ha emesso sentenza di sospensione dell'opera; l'autorita' comunale, nonostante il parere negativo della soprintendenza e la sentenza di sospensione del TAR, ha riapprovato il progetto viario in variante allo strumento urbanistico generale e ha disposto l'occupazione d'urgenza degli immobili; il TAR ha emesso sentenza di sospensione degli atti dispositivi dell'occupazione d'urgenza in data 9 giugno 1993; la magistratura leccese recentemente ha ordinato il sequestro dell'intero centro storico di Cannole, che la strada voluta, dall'autorita' comunale avrebbe dovuto smembrare; provvedimento accompagnato da numerosi avvisi di garanzia con contestazioni del reato di danneggiamento aggravato del centro storico; la giunta regionale in data 28 novembre 1992 aveva approvato il progetto di sventramento del centro storico di Cannole, ritenendo non influente il parere della soprintendenza, manifestando ancora una volta scarsa sensibilita' nella tutela dei beni culturali della Puglia e del Salento -: quali provvedimenti intenda intraprendere a difesa dell'ingente patrimonio ambientale, architettonico, artistico e storico, costituito dai centri storici pugliesi e salentini; se non ritenga urgente emanare il decreto di vincolo di rispetto per la piazza San Vincenzo e tutti gli edifici circostanti, costituenti un unicum architettonico e urbanistico, da salvaguardare come un bene pubblico fruibile dalla popolazione del comune salentino, e non solo. (4-16809)
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MITA PIETRO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 

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MINISTRO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI 
19931102 

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