INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16746 presentata da RUZZANTE PIERO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 20/09/2005

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-16746 presentata da PIERO RUZZANTE martedì 20 settembre 2005 nella seduta n. 674 RUZZANTE, PINOTTI, PISA, LUMIA, LUONGO, DE BRASI e ROTUNDO. - Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che: sino al 1998, era operativa sul Monte Venda (presso i Colli Euganei, in Provincia di Padova) una base denominata 1.ROC (Regional Operations Centre), situata in un sistema di gallerie scavate nel ventre del monte all'inizio degli anni cinquanta, considerata uno dei siti essenziali della difesa italiana ed alleata, un vero e proprio nodo nevralgico della comunicazione inserito nel sistema Nadge (Nato Air Defence Ground Environment); il sistema di gallerie, con la roccia ricoperta da eternit, si articola in più sale operative (che un tempo ospitavano gli strumenti per il controllo radar), è privo di finestre con l'aria che arriva dalla superficie attraverso un sistema di condotte anche queste ricoperte di amianto; sino alla sua dismissione, nel bunker lavoravano oltre 500 militari effettivi, divisi in 3 turni, (oltre agli avieri di leva) in condizioni ambientali piuttosto critiche più volte denunciate dalle rappresentanze militari che, a più riprese, richiesero dei controlli della qualità dell'aria; oltre all'esposizione alle fibre d'amianto, chi ha lavorato per diversi decenni in quella base è stato esposto ai campi elettromagnetici provocati dagli impianti radar e ad un gas ionizzante radioattivo naturale il radon, presente in abbondanza nella zona dei Colli Euganei e, secondo le ultime valutazioni di rischi della Commissione internazionale per la protezione radiologica e dell'ARPA, sarebbe responsabile di diverse patologie tumorali ai polmoni (l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il radon nell'elenco delle 75 sostanze ritenute cancerogene per l'uomo); dopo la dismissione e la chiusura della base, si sono verificate diversi decessi tra il personale impiegato nei bunker del Venda, tanto che sono state aperte due inchieste da parte della magistratura, una da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova ed una da parte della Procura militare presso il Tribunale militare di Padova; i casi presi in considerazione sino ad oggi dalla magistratura sono 62, tra deceduti e malati terminali, e per 31 decessi le cartelle cliniche acquisite dagli inquirenti non lascerebbero spazio a dubbi circa l'origine delle patologie tumorali; nella prima metà degli anni ottanta gli americani erano al corrente del rischio radon tanto che, diversi contingenti delle basi NATO del Centro-Sud, furono spostati e, presso la base USAF di Aviano fu avviata una complessa procedura di bonifica dalle infiltrazioni di questo gas radioattivo; il nostro Governo, diversamente da quanto fatto dagli americani, non preso nessun provvedimento per eliminare o abbattere i rischi da esposizione da radon e, solo nel 1998, anno di dismissione della base del Venda, il Piano sanitario nazionale ha inserito anche la riduzione dei rischi da radon mentre, solo nel 2002, la Regione Veneto ha pubblicato i primi dati di monitoraggio del territorio, che evidenziano come i Colli Euganei siano un sito prossimo ai livelli di guardia quanto a concentrazione da radon; il sito militare del Venda, messo all'asta dal ministero della Difesa per il quarto anno consecutivo senza una previa bonifica, è attualmente sotto sequestro da parte della magistratura inquirente; in Italia esiste un altro sito simile a quello presente sul Monte Venda (si tratta del 3.Roc di Martina Franca in Puglia) -: se il Governo sia al corrente di quanto sta succedendo agli ex addetti alla base 1.Roc del Monte Venda in Provincia di Padova; se il Governo fosse a conoscenza dei rischi da esposizione all'amianto e al radon (viste anche le denunce delle rappresentanze militari e gli interventi di bonifica voluti dal Governo americano nella metà degli anni ottanta) e se, in base alla documentazione in suo possesso, non intenda rendere note le misure che furono adottate per ridurre ed eliminare tali esposizioni notoriamente cancerogene per uomo; come intenda il Governo organizzare e portare a termine le operazioni di bonifica del sito militare del Venda e se tali interventi verranno fatti prima della vendita dello stesso; se il Governo intenda avviare in tempi rapidi un monitoraggio nella base 3.Roc presente in Puglia, al fine di verificare se anche in quel sito vi sia la presenza di sostanze pericolose per la salute delle persone che furono impiegate in quella base e al fine di allertare le stesse in caso di esito positivo di tali monitoraggi, visto il preoccupante numero di decessi verificatesi nella Provincia di Padova; come il Governo intenda adoperarsi, come è suo dovere giuridico oltre che morale, perché l'amministrazione della Difesa collabori senza riserve affinché la magistratura, sia ordinaria che militare, faccia piena luce sulle numerose morti avvenute tra gli addetti alla ex base del monte Venda, mettendo a disposizione tutta la documentazione e le informazioni relative a quella installazione militare. (4-16746)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
LUMIA GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
LUONGO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
PINOTTI ROBERTA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
PISA SILVANA (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
DE BRASI RAFFAELLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
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