INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16679 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930723
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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: al comune di Roviano a seguito delle elezioni amministrative del 6 maggio 1990 sono attualmente assegnati 15 consiglieri comunali; la giunta municipale si compone di n. 4 assessori piu' il sindaco; in data 20 aprile 1993 tre assessori rassegnavano le loro dimissioni; in data 22 aprile 1993 anche l'ultimo assessore rassegnava le proprie dimissioni; ai sensi dell'articolo 34 comma 8 della legge 8 giugno 1990 n. 142 le dimissioni di oltre la meta' degli assessori comporta la decadenza della rispettiva giunta e quindi dal 20 aprile 1993 decorrevano i 60 giorni per la elezione del nuovo sindaco e della nuova giunta cosi' come previsto dall'articolo 34 comma 2 della legge n. 142 del 1990; in contrasto con l'articolo 34 comma 5 della legge n. 142 del 1990 il consigliere anziano (che e' persona diversa dal sindaco uscente) non ha ottemperato alla prima convocazione del consiglio per la elezione del nuovo sindaco e della nuova giunta entro i primi dieci giorni dalle dimissioni date dai primi tre assessori; il prefetto di Roma non ha esercitato i poteri sostitutivi cosi' come previsto dall'articolo 36 comma 4 della legge n. 142 del 1990; in data 11 giugno 1993 con nota n. 1427 e' stata diramata la convocazione del consiglio comunale ancora prima del deposito del documento programmatico contenente anche la proposta della nuova giunta, deposito che e' avvenuto in data 12 giugno 1993 prot. 1432; l'avviso di convocazione e' stato diramato e sottoscritto dal sindaco uscente (signor Crialesi Giuliano) anziche' dal consigliere anziano (signor Aleandri Livio) e che lo stesso sindaco uscente ha presieduto la seduta consiliare del 16 giugno 1993 in luogo del consigliere anziano, in violazione dell'articolo 6 del regolamento consiliare di Roviano vigente, dell'articolo 10 comma 5 dello statuto comunale e dell'articolo 34 commi 5 e 6 della legge 8 giugno 1990 n. 142; la deliberazione consiliare n. 13 del 16 giugno 1993 ha riportato il visto di esecutivita' della sezione di controllo sugli atti degli enti locali della provincia di Roma nella seduta del 24 giugno 1993 verbale n. 74, nonostante il ricorso dei consiglieri di minoranza e l'opposizione, per illegittimita' dell'atto, motivata da n. 7 consiglieri comunali dei gruppi PDS, PSDI, DC e IND. che a loro richiesta, sono stati ascoltati dal Co.Re.Co. in data 24 giugno 1993; una sentenza del TAR dell'Emilia Romagna dei primi giorni di luglio 1993, per le stesse motivazioni, ha annullato la deliberazione del consiglio comunale di Rimini con la quale venivano eletti il nuovo sindaco e la nuova giunta perche' la seduta consiliare relativa era stata convocata e presieduta dal sindaco uscente anziche' dal consigliere anziano -: se il Ministro e' a conoscenza di quanto sopra ed in particolare: 1) quali i motivi per i quali il prefetto di Roma non ha esercitato i poteri sostitutivi di cui all'articolo 36 comma 4 della legge n. 142 del 1990 in ordine alla prima convocazione del consiglio, vista l'inadempienza del consigliere anziano; 2) come mai una deliberazione cosi' palesemente illegittima abbia potuto riportare l'approvazione della competente sezione di controllo, nonostante l'opposizione motivata da parte di una cosi' cospicua parte di consiglieri comunali; 3) quali le motivazioni con le quali il suddetto organo di controllo ha espresso parere favorevole in ordine alla suddetta deliberazione; 4) quale il parere espresso dal funzionario del Co.Re.Co. che ha istruito la deliberazione prima dell'esame della sezione di controllo; 5) quale comportamento assunto in ordine alla suddetta deliberazione dal rappresentante designato dal Commissario di Governo in seno alla sezione di controllo, se ed in quanto presente alla seduta interessata all'esame della deliberazione stessa; se non intenda assumere la sentenza del TAR dell'Emilia Romagna, richiamata, come elemento di riferimento per l'annullamento d'autorita' della deliberazione di cui all'oggetto; quali provvedimenti intende assumere per garantire che il controllo degli atti amministrativi avvenga in rapporto alla effettiva legittimita' degli stessi e non piu' in relazione alle "relazioni politiche e partitiche" tra il comitato di controllo ed amministrazioni comunali; quali valutazioni sulla deliberazione di cui all'oggetto in ordine alla sua "illegittimita'". (4-16679)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16679 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930723
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16679 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930723
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T21:09:39Z
4/16679
TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)