INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16380 presentata da CRUCIANELLI FAMIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930714
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_16380_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'ambiente e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: in data 30 aprile 1992 l'amministrazione comunale di Sonnino, provincia di Latina, procedeva con asta pubblica alla vendita di oltre 600 ettari di territorio comunale suddiviso in 9 lotti, al fine dichiarato di evitare il dissesto finanziario e per saldare i debiti fuori bilancio, nonostante la palese opposizione della popolazione sonninese; tutte le 9 aree oggetto d'asta venivano classificate nella relazione tecnica all'uopo redatta ed approvata con la denominazione "Terreni pascolativi" per cui era susseguente lo scarso valore economico assegnato per ogni ettaro di terreno, nonostante l'esistenza volutamente ignorata su alcuni lotti di cave silicee e oliveti in piena produzione agraria da oltre 50 anni; sulle suddette aree esiste a tutt'oggi una contestazione di natura giuridica dei suoli tra regione Lazio e comune di Sonnino per quanto concerne o meno il gravame di usi civici e demaniali; l'alienazione dei lotti del territorio comunale e' avvenuta in assenza di qualsivoglia autorizzazione formale da parte della regione Lazio e del competente Commissariato Usi Civici per Toscana, Lazio e Umbria, nonostante che l'intero consiglio comunale fosse a conoscenza del gravame di uso civico sui suoli; in data 5 giugno 1993 con decreto n. 32 del 1993 il commissario per la liquidazione degli Usi Civici di Toscana, Lazio e Umbria dottor Franco Carletti magistrato di cassazione provvedeva al sequestro dei lotti di terreno alienati a seguito di asta pubblica, su ricorso di 128 cittadini di Sonnino, in quanto da parte degli amministratori comunali si era provveduto al rilascio di autorizzazioni e licenze per lo sfruttamento e la modifica di dette aree, in assenza di PRG e qualsivoglia strumento urabanistico; uno dei lotti alienati risulta essere comprensivo di una vasta porzione, circa 35 ettari, del Parco di Campo Soriano istituito con legge n. 56 del 27 aprile 1985 della regione Lazio e denominata "Conservazione e tutela delle bellezze naturali e paesaggistiche nel territorio dei comuni di Sonnino e Terracina, denominati Campo Soriano, di cui nell'avviso di asta pubblica non se ne fa menzione; il lotto n. 3 risulta essere parzialmente occupato da escavazioni in atto di materiale lapideo, e di cio' non se ne e' assolutamente fatto menzione nell'avviso d'asta, per cui a tutt'oggi esiste una contestazione giudiziaria tra il vincitore dell'asta certo signor Chemello e l'amministrazione comunale di Sonnino; parte del terreno del lotto n. 1 risulta essere vincolato e asservito con atto deliberativo approvato dal CORECO di Latina e in favore della Coop. Monte delle Fate allevatrice di caprini; appare quantomeno strana la dicitura del certificato urbanistico allegato al ragistro notarile del lotto n. 5 "Zona agricola esterno centro urbano", il tutto quando si erano espressamente dichiarati all'atto dell'asta pubblica i terreni con la dicitura "terreni pascolativi"; data la natura dei lotti era impossibile da parte dei cittadini di Sonnino, specialmente della categoria pastori, poter partecipare all'asta e che a fronte di un rialzo del 5 per cento registrato per i lotti cosidetti grandi, unicamente per il lotto n. 3 di piccoli entrate si aveva un rialzo di oltre il 300 per cento; in alcuni casi lotto n. 1 - 6 prima di redigere i rogiti notarili la stessa amministrazione comunale provvedeva a rilasciare autorizzazioni e pareri favorevoli per la realizzazione di supposte opere viarie e di sistemazione agraria con escavazione di circa un milione di metri cubi di materiale lapideo, da immettere sul mercato a basso costo; il tutto in assenza di PRG e di qualsivoglia strumento urbanistico e senza richiedere il parere al commissiario ad acta del PRG nominato dalla giunta regionale del Lazio, e che, tra l'altro, tale incarico, in procedura sempre prorogato, risulta concluso alla data del 18 giugno 1993; tali sostanziali e massicci interventi sul territorio, in analogia con quanto avvenuto in aree dell'Italia meridionale presumendo lo spostamento di notevoli capitali, facilmente ricollegabili con la costruenda superstrada Sora-Frosinone-Terracina ad opera della ditta Mambrini di Perugia, appaltante per 20 miliardi dell'ANAS provocavano ben 4 interventi intimidatori, in un mese della criminalita' organizzata ai danni delle persone e delle case della citata ditta, sempre sul territorio comunale Sonnino -: se possa ritenersi legittima e conforme con le vigenti disposizioni legislative e con quanto stabilito dalla legge n. 1766 al 16 giungo 1927, l'alienazione dei terreni comunali di Sonnino (LT) stante in giudicato la natura e qualita' dei suoli; se non si ravvisi palese contrasto tra le norme legislative in materia urbanistica, forestale e di impatto ambientale, e i progetti previsti sui lotti di terreno n. 1-5-6, all'atto dell'asta dichiarati "pascolativi"; se si ravvisi infine nell'intero procedimento amministrativo "Alienazione terreni comunali Sonnino (LT)" alla luce di quanto susseguentemente registrato, un conflitto o inattivita' dell'ente comunale nella tutela degli interessi della collettivita' sonninese; se e quali motivi ostino alla riconferma del commissario ad acta per il PRG di Sonnino ed alla presentazione ed approvazione dello stesso PRG. (4-16380)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16380 presentata da CRUCIANELLI FAMIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930714
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/16380
CRUCIANELLI FAMIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)